Banda di rapinatori di banca Milano e hinterland, dalla Sicilia alla capitale meneghina
E’ giunta a conclusione un’inchiesta dei Carabinieri di Monza, con oggetto una banda di rapinatori composta da 5 malviventi e rispetto ai quali, le indagini, erano iniziate a settembre 2013.
IL MODUS OPERANDI – In base a quanto emerso, i soggetti, tutti di origine palermitana, penetravano nelle banche seguendo la tattica del buco: operato uno squarcio nel muro durante l’orario di chiusura al pubblico, penetravano all’interno delle strutture.
Tutti travestiti nello stesso modo al fine di non essere né riconoscibili, né distinguibili, a questo punto i ladri intimavano ai responsabili della filiale l’apertura della cassaforte, mentre i dipendenti delle banche venivano immobilizzati con fascette da elettricista.
DALLA SICILIA, A MILANO, VIA AEREO – Durante le indagini, gli investigatori hanno analizzato documenti e tabulati telefonici, verificando anche liste di imbarco di aerei e traghetti in partenza dalla Sicilia.
– I controlli hanno consentito ai militari di individuare la banda, a partire da alcuni palermitani che, in occasione delle rapine analizzate, hanno effettuato viaggi dal capoluogo siciliano fino a Milano.
– Inoltre, i Carabinieri hanno anche appurato che, terminate le rapine, due congiunti di uno degli indagati partivano immediatamente alla volta di Milano, per assicurare il trasporto della refurtiva in Sicilia.
GLI ARRESTI – Mercoledì 14 gennaio 2015 è stata eseguita la misura cautelare per associazione a delinquere, finalizzata alle rapine ed ai sequestri di persona, emessa dal gip di Monza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei 5 soggetti.
-Al momento del raggiungimento della notifica, tutti e 5 i destinatari erano in carcere, tutti in arresto in flagranza nell’ambito di un intervento condotto il 7 febbraio 2014 dai militari dell’Arma, poco prima che la banda rapinasse una banca di Buccinasco.
LE DENUNCE – Denunciati a piede libero, inoltre, due fiancheggiatori incensurati del sodalizio criminale, anch’essi di origine palermitana.
– Procedendo alla perquisizione delle rispettive abitazioni, i militari hanno rinvenuto due Rolex e un diamante. Il tutto, è stato sequestrato, in quanto ritenuto frutto di attività criminale.
– Rinvenuti, nella medesima abituazione, anche 270 grammi di marijuana, il titolare è stato arrestato in flagranza di reato, con l’ulteriore accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
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Di Redazione