Sicurezza Milano, aumento controlli in via Monreale e vie limitrofe respinti da maggioranza comunale
“Con vivo rammarico devo denunciare che ogni proposta di buon senso promossa dalla minoranza del Consiglio di Zona 7 viene metodicamente bocciata”
Così inizia la mail inviata alla Redazione di CronacaMilano da Alessandro De Chirico, Consigliere di Zona 7 presso il Comune di Milano.
“Sono uno dei consiglieri più attivi nel servire i miei concittadini e non posso rimanere in silenzio davanti agli sbarramenti ideologici di chi si è presentato a Milano come promotore di un nuovo corso politico, improntato sulla trasparenza e sulla partecipazione di tutti. Niente di più ipocrita. Su tutte, emblematiche le votazioni del Consiglio di lunedì 24 ottobre 2011.
Il secondo punto all’ODG verteva sulla richiesta di maggior sicurezza e più controlli nella via Mar Nero, limitrofa alla residenza di un ex-consigliere di zona che oggi siede a Palazzo Marino tra i banchi del PD. Risultato: il Consiglio di Zona 7 approva nella sua quasi interezza.
Il terzo punto all’ODG verteva su una mia mozione votata a maggioranza in commissione e per questo commutata in proposta di delibera con la stessa richiesta di maggior sicurezza e più controlli in via Monreale e nelle vie limitrofe: piazza Zavattari, via Albertinelli, via Tempesta, via Mosè Bianchi, via Monte Rosa, piazzale Brescia, via Pagliano, via Paris Bordone, via Pellizza da Volpedo, via Ghiberti.
In tali vie è numerosa anche l’utenza di case di cura e di scuole di diverso grado: chi conosce la zona, da attento osservatore, sa bene che sono tutte vie dove i reati da strada quali scippi, infrazioni di autovetture, furti, prostituzione etc, sono aumentati esponenzialmente.
Risultato: la proposta viene respinta anche da quei consiglieri di maggioranza che in commissione avevano votato a favore.
La colpa del mio lavoro, culminata con la presentazione di quest’ultima mozione, è quella di risiedere in un quartiere e viverlo ogni giorno.
Chi abita nei pressi delle vie sopraelencate, quindi, apprenderà con stupore che è un cittadino di serie B.
Sì: perché le priorità della nuova amministrazione di Zona 7 (la stessa dell’introduzione dell’IRPEF, dell’aumento dei biglietti ATM, dello spoil system, dell’allargamento dei confini di Ecopass, delle assunzioni degli amici anziché la regolarizzazione dei precari o l’utilizzo delle professionalità interne, etc), non sono quelle di risolvere i reali bisogni della gente comune.
Chi conosce un consigliere comunale di maggioranza abitante nei paraggi, è pregato di contattarlo per chiedergli che venga intensificato il pattugliamento perché, a quanto pare, non c’è altra soluzione”.
Come ogni articolo di CronacaMilano, anche questo contributo è aperto e commentabile da ogni lettore.
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Di Redazione