Cronaca

Corteo Dax Milano centri sociali, 400mila euro di danni. E Pisapia cosa dice?

L’occasione è stato il decennale della morte di Davide Cesare, per tutti “Dax”. Il giovane, appartenente al centro sociale Orso, venne accoltellato nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003, per un grave diverbio di natura politica, scoppiato con aderenti di parte opposta.

 

IL RITROVO DEI CENTRI SOCIALI, SOPRAGGIUNTI DA TUTTA ITALIA – Lo scorso venerdì si sono pertanto radunati, a Milano, militanti dei centri sociali di tutta Italia, allo scopo di sfilare per le vie cittadine “ricordando” il passato, in realtà già archiviato da un processo che ha visto condannare il responsabile dell’uccisione del giovane.

 

IL PERCORSO: LA CITTA’ A FERRO E FUOCO – Per il punto di incontro è stata scelta piazza XXIV Maggio. Da qui gli antagonisti hanno raggiunto via Tabacchi, dove ha sede il Commissariato di Polizia di zona.

 

SASSAIOLE CONTRO IL COMMISSARIATO DI VIA TABACCHI – La scelta logistica non è stata casuale poiché, secondo i centri sociali, durante la famigerata notte del 2003, proprio da tale Commissariato partirono alcune volanti alla volta dell’ospedale San Paolo, dove un gruppo di amici del giovane ucciso sarebbero stati caricati dalla stessa Polizia.

– Pertanto, tornando allo scorso venerdì, gli antagonisti si sono scagliati proprio contro il Commissariato, lanciando sassi e bottiglie.

– Proseguendo, il corteo si è snodato lungo via Brioschi, dove una lapide ricorda Dax, passando poi davanti all’università Bocconi.

 

FUMOGENI E SCRITTE SU PALAZZI PUBBLICI, STORICI E PRIVATI – Mentre dietro di sé, i centri sociali, hanno lasciato prevalentemente scritte di ogni genere ad imbrattare cartelloni pubblicitari e pensiline degli autobus, nonché edifici privati, storici e pubblici, la cui pulitura verrà pagata dai cittadini, non è mancato anche l’oramai irrinunciabile lancio di petardi e fumogeni davanti a vetrine commerciali e ingressi di banche.

 

VETRINE SFONDATE A COLPI DI PICCONE COLPI DI PICCONE – In questo senso, con una forza devastatrice più violenta del solito, in corso Italia, la vetrina di Cariparma è stata sfondata con colpi niente meno che di piccone.

 

SFONDATE ANCHE LE FINESTRE DELLA SCUOLA MILITARE DI VIA TEULIE’ – Ma c’è di più. E proseguendo nel proprio corteo per le vie cittadine, i manifestanti hanno anche lanciato fumogeni che hanno sfondato le finestre della scuola militare Teulié, e imbrattato i muri con la scritta ‘scuola di morte’.

 

ANCORA VETRINE SFONDATE AI DANNI DI UNA DECINA DI BANCHE IN PORTA ROMANA – Nuovo percorso di guerra anche in corso di Porta Romana, dove i centri sociali non hanno risparmiato tutti gli istituti di credito incontrati, “assaltando”  almeno una decina di banche e sfondandone le vetrine.

 

VASI DI CEMENTO LANCIATI ANCHE CONTRO L’INGRESSO DELLA BNL – Contro la porta della Bnl, inoltre, sono stati scagliati anche alcuni vasi di cemento, che ne hanno letteralmente sventrato l’ingresso.

 

DANNEGGIATE ANCHE LE AUTO DI PRIVATI CITTADINI PARCHEGGIATE LUNGO IL PERCORSO DEL CORTEO – In più, se gli aderenti ai centri sociali hanno messo a ferro e fuoco la città prendendosela con negozi e banche, non sono mancate anche azioni “di giustizia” contro le auto incontrate lungo il percorso del corte, e ritenute “di lusso” dai manifestanti.

– In questo caso, dopo che i cittadini pagheranno con i propri soldi tutti i danni provocati, i privati si troveranno anche a che fare i conti con i danneggiamenti inflitti alle proprie vetture, da pagare personalmente.

 

OLTRE 400MILA EURO I DANNI PROVOCATI – Secondo le primissime stime, si parla di oltre 400mila euro di danni provocati dalla “manifestazione” dei centri sociali. Una stima più dettagliata si potrà ottenere solo successivamente.

 

LE PAROLE DEL SINDACO PISAPIA, GIA’ AVVOCATO DELLA FAMIGLIA DI DAX – In merito all’accaduto, il sindaco Giuliano Pisapia non ha potuto che stigmatizzare la devastazione operata.

– Proprio Pisapia era stato avvocato della famiglia di Dax, durante il processo successivo alla morte del giovane.

– Al termine della pronuncia della Corte che condannò il responsabile della morte del giovane, Pisapia dichiarò: “La sentenza d’appello, nel confermare la condanna di chi ha crudelmente e proditoriamente ucciso un giovane come Dax, che si era sempre battuto per un mondo migliore e una società senza ingiustizie, di certo non può restituire il padre al giovane figlio ma, quanto meno, gli permetterà di credere nella giustizia e di non confondere mai la giustizia con la vendetta. E’ importante che la sentenza, particolarmente equilibrata, sia stata emessa in tempi celeri perché, così, – concluse Pisapia – sarà restituita fiducia nella giustizia a tutti coloro che credono in un mondo migliore e contribuirà in futuro ad evitare che possano ancora accadere analoghi fatti così gravi”.

 

COSA DICONO L’ASSESSORE ALLA SICUREZZA GRANELLI, E IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SICUREZZA, MIRKO MAZZALI, STORICO AVVOCATO DEI CENTRI SOCIALI MILANESI? – Si attendono, invece, le dichiarazioni da parte dell’assessore alla Sicurezza di Milano, Marco Granelli, e dal Presidente della Commissione Sicurezza di Milano, Mirko Mazzali, ex consigliere comunale della giunta Pisapia, strenuo sostenitore del ritiro dei pattugliamenti misti nelle strade più a rischio della città e, a suo stesso dire, storico avvocato dei centri sociali milanesi.

 

INVITIAMO I CITTADINI AD ESPRIMERE LA PROPRIA OPINIONE – In merito, invitiamo ogni lettore ad esprimere la propria opinione, sia commentando il presente articolo, sia scrivendoci a Redazione@cronacamilano.it .

 

INVIATECI LE VOSTRE FOTO E SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci e mandateci le vostre foto a redazione@cronacamilano.it

– Il nostro Staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.

 

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Di Redazione

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