Concerto John Hammond al “Bloom” 16 novembre 2013, l’occasione di incontrare un mito; info e biglietti
Sabato 16 novembre 2013 si svolgerà al XX una serata dove, l’ospite principale, sarà il Blues.
Blues nella sua sfumatura più affascinante e suggestiva, grazie ad un artista di eccezione come John Hammond, vincitore di numerosi Grammy e membro del “Blues Hall of Fame” dal 2011.
Nato il 13 novembre 1942 a New York, e con una carriera che si espande da ben tre decadi, John Hammond è uno dei pochi musicisti blues bianchi che è sulle scene americane dall’inizio della rinascita del blues, nella metà degli anni ’60, rinascita responsabile di un rinnovato interesse nella musica folk che ha portato all’apice la carriera di molti dei grandi chitarristi blues incluso Mississippi John Hurt, Rev Gary Davis e Skip James.
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La critica lo ha descritto come un Robert Johnson bianco, un musicista che dà giustizia ai classici blues combinando il suono della sua chitarra e dell’armonica alle sue espressività vocali e ad una dignitosa presenza scenica.
Durante la sua carriera ha ricevuto ben 8 Blues Music Awards e 10 nominations: vincitore, nel 1985, del Grammy per la performance in Blues Explosion (compilation del Montreux Jazz festival) nel 2002 ha vinto il premio come “Best Acoustic Album” per “Wicken Grin” prodotto, arrangiato e composto da Tom Waits, e nel 2003 e 2004 come “Best Acoustic Blues artist”. Successivamente, nel 2006 ha ricevuto una nomina per “In Your Arms Again” e nel 2010 come “Best Traditional Blues Album” per Rough & Tough e nel 2011 è vincitore del Blues Music Award come “Acoustic Artist of the Year” e l’inserimento, nello stesso anno, nel Blues Hall of Fame.
Attraverso gli anni della sua carriera, Hammond è diventato quindi una forza della natura: spiritualmente vicino alle icone che ha cercato di emulare fin da giovane, il suono della sua chitarra si è evoluto e le sue espressioni sono diventate sempre più profonde. Con il suo ultimo lavoro, Rough & Tough, realizzato per la Vanguard Records, si è conquistato la nomina come “Best Traditional Blues Album” e il 13° posto nelle classifiche radiofoniche blues. “Questo album non è dissimile da un live show, a differenza del fatto che non c’è un pubblico per il quale esibirsi… è da un po’ che volevo realizzare un album solista e sono molto soddisfatto..”
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Figlio del famoso talent scout John Hammond Sr della Columbia Records, la cosa che nessuno sa è che John Hammond Jr non è cresciuto con il padre; ancora piccolo, infatti, i genitori si separono e lui riuscì a vedere il padre solo dopo molti anni. Con la musica nel sangue, iniziò comunque a suonare la chitarra molto presto e rimase particolarmente impressionato dalla tecnica dello “slide”, quanto dal concerto dal vivo del suo idolo Jimmy Reed, all’Apollo Theater.
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Nel 1966 incontrò un giovane Jimi Hendrix, arrivato nel suo paese in cerca di lavoro, al quale propose di mettere insieme una band. Iniziarono così ad esibirsi regolarmente al Cafe Au Go Go, ed è proprio qui che la situazione cambiò, sostituendo le sessions e la chitarra elettrica con il folk-rock.
Proprio durante questo periodo, Hendrix venne avvicinato da Chas Chandler, che lo portò con sé in Inghilterra per realizzare un disco. Ritornò poi, un anno dopo, su richiesta di Hammond, per realizzare Chandler Up: “Quando lo rincontrai dopo un anno era già un grande star in Europa”.
Durante gli anni ’60 e ’70, Hammond ha continuato a suonare e collaborare con grandi artisti quali Robbie Robertson, Levon Helm, Duane Allman, Dr John, Charlie Musselwhite, Michael Bloomfield e David Bromberg.
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Restando uno dei più premiati artisti acustici, nonché un instancabile performer, Hammond ha alle spalle ben 4.000 e collaborazioni live con Jimi Hendrix, Eric Clapton, Muddy Waters, Howlin’ Wolf, JJ Cale, Tom Waits, The Band e John Lee Hooker.
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In più, Hammond ha portato a termine un compito molto speciale: mantenere vivi molti dei classici brani blues. Durante i suoi concerti, come Dr. John ha sottolineato molte volte osservando anche altri artisti, i fan spesso vogliono sapere di chi sono i pezzi originali che vengono esibiti. E, sebbene sia un poliedrico artista, Hammond non ha mai professato di essere un compositore. All’inizio della sua carriera, infatti, la cosa più importante per lui era portare questa forma d’arte al pubblico, rivisitando pezzi classici spesso dimenticati.
Ora, ben 30 anni dopo, continua a farlo esibendosi attraverso l’America, il Canada e l’Europa. Sia che sia da solo o con la sua band può fare di tutto e, mentre si esibisce, si viene travolti dallo spirito energetico di questo bluesman che continua a dare il meglio di sé.
Dicono di lui:
“John’s sound is so compelling, complete, symmetrical and soulful with just his voice, guitar and harmonica, it is at first impossible to imagine improving it… He’s a great force of nature. John sounds like a big train coming. He chops them all down.” Tom Waits
“…this SACD presents Hammond in crystalline studio sound, working with unflappable selfassurance through a setlist of blues from sources like Muddy Waters, Howlin’ Wolf, Little Walter and Blind Willie McTell, adding Tom Waits’s Get Behind The Mule and remaking his own Waitsian Slick Crown Vic. Apart from an unlikely Chattanooga Choo Choo, this has been more or less Hammond’s standard mix for several albums now, but as long as he continues to approach such venerable material with ingenuity and some independence of mind, who would want to complain?” – Mojo, review of Rough & Tough
“…a blues legend with a voice like Robert Johnson’s and a demeanor that belies his tear-it-up might before an audience…”
The New York Times
“A brilliant and prolific artist, John Hammond’s reputation can only improve.” offBeat Magazine
“…like bourbon, his voice only gets more seductively potent with age.” Billboard, review of Ready For Love
BLOOM IN BLUES 5ta Edizione
JOHN HAMMOND
– Sabato 16 Novembre
– Mezzago
– Via E.Curiel, 39
– 20050 MB
– tel. 039 6067351- 039 623853
– Apertura porte ore 21.00 | Inizio Concerti ore 22.00
– Ingresso euro 15,00
– PREVENDITE su Ticketone e presso “Bloomsbury – La libreria del Bloom”
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Di Redazione