“Spezzato è il cuore della bellezza” – premio Ubu novità drammaturgica
Da giovedì 7 a domenica 10 marzo in scena al Teatro Fontana in prima milanese Spezzato è il cuore della bellezza, uno spettacolo di Mariano Dammacco con Serena Balivo, premiato come Nuovo testo italiano /scrittura drammaturgica ai Premi UBU 2020/21, sguardo sull’Amore nelle sue pieghe dolorose e tormentate, in cui però si ride davvero molto, in un gioco continuo tra tragedia ed umorismo.
Che cosa è l’amore? E come accade che questo sentimento si trasformi, degeneri, tradisca desideri e aspettative di chi lo vive?Parte proprio da qui la storia di un cosiddetto triangolo amoroso (lui, lei, l’altra) ,dai toni tragicomici. Sulla scena, Serena Balivo – Premio Ubu under 35 nel 2017 e fondatrice della compagnia con il regista ed autore Mariano Dammacco – dà corpo, nervi e voce alle due donne protagoniste, due ruoli opposti dello stesso fronte, in un intreccio di immagini e frammenti a rivelare un universo emotivo in cui non si potrà non riconoscersi: conflitti, illusioni , entusiasmi, rancori, frivolezze, solitudini. Accanto a lei (loro), agita da Erica Galante, anche la figura muta dell’uomo al centro del triangolo, immerso in uno scenario onirico che fa di lui una maschera silenziosa, una presenza evanescente.
Piccola Compagnia Dammacco è nata nel 2009 dall’incontro tra Mariano Dammacco, attore, autore, regista e pedagogo teatrale di esperienza ventennale e alcuni giovani artisti che hanno aderito alla sua poetica e alla sua prassi di lavoro. Il percorso della compagnia si è presto evoluto in una ricerca artistica realizzata da Dammacco insieme all’attrice Serena Balivo, ricerca a cui si è poi unita la disegnatrice Stella Monesi e, dal 2019, l’attrice Erica Galante.
La compagnia porta avanti il proprio lavoro perseguendo un’idea di teatro etico, un teatro che sia d’arte e d’autore e, al tempo stesso popolare, ovvero accessibile a tutti per contenuti e linguaggi. La compagnia svolge la propria ricerca contenutistica e formale incentrandola sul lavoro dell’attore e sulla composizione di drammaturgie originali. La compagnia ha creato finora cinque spettacoli: L’ultima notte di Antonio (2012), L’inferno e la fanciulla (2014), Esilio (2016), La buona educazione (2018), Spezzato è il cuore della bellezza (2020).
Il lavoro artistico della compagnia ha ricevuto alcuni riconoscimenti: Esilio è vincitore di Last Seen 2016 (spettacolo dell’anno su Krapp’s Last Post), è vincitore del Premio Museo Cervi, è finalista al Premio Rete Critica 2016, è finalista al Premio Cassino OFF 2017, è Selezione Premio In Box blu 2017; L’inferno e la fanciulla è finalista al Premio In box blu 2016.
Serena Balivo è vincitrice del Premio Ubu 2017 come miglior attrice under 35, è vincitrice del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2011, è vincitrice del Premio internazionale Ivo Chiesa 2021.
Mariano Dammacco è vincitore del Premio Ubu 2020-2021 nella categoria Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica per Spezzato è il cuore della bellezza, è vincitore di Italian And American Playwrights Project 2020/22 per il testo La buona educazione, è vincitore del Premio nazionale di drammaturgia Il centro del discorso 2010 per il testo L’ultima notte di Antonio e, precedentemente al percorso con la compagnia, è vincitore del Premio ETI/Scenario 1993 con lo spettacolo Sonia la Rossa e del Premio ETI/Vetrine 1996 con lo spettacolo Amleto e la Statale 16.
Il testo dello spettacolo è stato pubblicato in “Danzando con l’umano. Cinque drammaturgie di Mariano Dammacco”, un libro a cura di Sergio Lo Gatto e Debora Pietrobono, edito nella collana Linea di Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro Nazionale diretto da Valter Malosti, per i caratteri di Luca Sossella Editore. Il libro raccoglie cinque drammaturgie di Dammacco (L’inferno e la fanciulla, Esilio, La buona educazione, Spezzato è il cuore della bellezza, Danzando con il mostro) composte negli anni di collaborazione con l’attrice Serena Balivo e accompagnate da quattro apparati critici curati da Gerardo Guccini, docente di Drammaturgia presso l’Università di Bologna e attento osservatore delle interazioni fra testo e spettacolo sia nelle esperienze storiche che in quelle contemporanee.
Ph: Luca Del Pia