Malattie primitive del miocardio, attivo nuovo centro al San Raffaele
Rientra in Italia, dopo una lunga carriera nel Regno Unito, il Professor Paolo Camìci, portando al San Raffaele la sua duplice competenza di specialista in malattie cardiovascolari, i suoi studi sulla fisiopatologia del circolo coronarico e la sua attività di pioniere nello sviluppo e nell’utilizzo in cardiologia delle tecniche di imaging non invasivo con la tomografia ad emissione di positroni (PET). L’integrazione di queste diverse componenti, che hanno caratterizzato il suo lavoro di ricerca, trova ora, presso il Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare dell’IRCCS San Raffaele, il luogo in cui svilupparsi al servizio dei pazienti.
UN MODELLO UNICO IN LOMBARDIA E IN ITALIA – Il nuovo Centro per le Malattie Primitive del Miocardio è uno spazio strutturato in cui il paziente con cardiomiopatie trova a sua disposizione professionalità diverse e coordinate tra loro in un modello procedurale unico in Lombardia e in Italia.
L’EQUIPE INNOVATIVA – Genetisti, intensivisti, elettrofisiologi, cardiochirurghi, emodinamisti, neurologi, radiologi, pediatri lavorano insieme a strettissimo contatto, colmando una significativa mancanza di strutture di riferimento e modalità di trattamento specifiche e adeguate per le cardiomiopatie, malattie erroneamente considerate rare, dato che per la sola forma ipertrofica si stimano in Italia almeno 100.000 pazienti, in gran parte non diagnosticati o con diagnosi errate.
IL NUOVO APPROCCIO OFFERTO AL PAZIENTE – Accedendo alla nuova struttura, il paziente trova, sia in regime di solvenza, sia tramite il Servizio Sanitario Nazionale, personale infermieristico specificamente formato e una presa in carico multidisciplinare che nell’arco di una giornata definisce la sua anamnesi personale e familiare, lo sottopone a tutti gli esami diagnostici del caso e ha con il paziente stesso e i suoi familiari un colloquio riassuntivo ed esplicativo.
TECNOLOGIA DI ULTIMA GENERAZIONE – All’altissima preparazione scientifica dell’equipe del nuovo centro si aggiunge inoltre una dotazione tecnologica straordinaria: una nuova PET-TAC, di cui esistono solo due esemplari in Europa, in grado di fornire prestazioni elevatissime specificamente per le applicazioni cardiache, e l’accesso a un centro di risonanza magnetica nucleare, nel Dipartimento di Radiologia, con un grande expertise nella diagnostica cardiovascolare.
L’IDENTIDICAZIONE DEI CASI PIU’ GRAVI – Il Professor Paolo Camìci e i suoi collaboratori hanno già dimostrato, in un importante lavoro pubblicato sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine (NEJM, 2003; 349), come in presenza di cardiomiopatia ipertrofica – patologia di cui inizialmente si occuperà il nuovo centro – la presenza e la gravità della disfunzione del microcircolo coronarico (valutabile con la PET) sia un fattore indipendente che permette di identificare i pazienti a più alto rischio di eventi gravi.
L’IMPORTANZA DI INDIVIDUARE LE ALTERAZIONI INIZIALI – Riconoscere le alterazioni iniziali del microcircolo coronarico prima dell’insorgenza di sintomi severi, potrebbe permettere di sperimentare nuovi trattamenti specifici al fine di prevenire laprogressione della malattia.
IL PROFESSOR PAOLO CAMìCI – Paolo Camìci è Professore Ordinario di Cardiologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Cardiovascolari presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. Rientra in Italia dopo un’esperienza trentennale nel Regno Unito presso l’Imperial College di Londra. La sua attività compendia la sua duplice formazione di specialista delle malattie cardiovascolari e di specialista in medicina nucleare: è noto a livello internazionale per il suo lavoro pionieristico nello sviluppo e nell’applicazione delle tecniche di imaging tridimensionale in cardiologia. Al suo attivo oltre 300 pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche internazionali e italiane. È membro della European Society of Cardiology, della American Heart Association e del Royal College of Physicians, è nell’editorial board di numerose riviste tra cui European Journal of Cardiology, European Heart Journal, Basic Research in Cardiology, Heart, Journal of Nuclear Medicine.
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