Cultura e Società

Italia e Germania a confronto

mappa-italiaL’Unione Europea è percepita diversamente in Germania e in Italia: la maggior parte dei tedeschi, a differenza degli italiani, sono sostenitori del processo di integrazione europea. La Germania è il Paese economicamente più forte in Europa, e ha anche tratto benefici dalle politiche di austerità. L’economia italiana invece ha vissuto addirittura una recessione. I tedeschi considerano quindi gli italiani dei nazionalisti, mentre loro sono in gran maggioranza europeisti. La Germania in sostanza ha saputo trarre benefici dall’euro, e dal rapporto con la Banca Centrale Europea.
Nel continuare il confronto tra italiani e tedeschi, è bello considerare che in Germania alcuni italiani famosi sono molto apprezzati: per esempio Eros Ramazzotti nella musica, Sophia Loren come attrice, Umberto Eco nel mondo della letteratura.
In Italia invece attori, registi, e autori contemporanei di area teutonica sono in pratica sconosciuti: qualcuno ha mai sentito parlare del musicista Wolf Biermann? O dello scrittore Uwe Timm? Noi italiani abbiamo presenti il poeta Johann Wolfgang von Goethe, e il musicista Beethoven; inoltre il filosofo tedesco più conosciuto è Immanuel Kant (un autore del settecento), e tra le attrici siamo ancora fermi a Marlene Dietrich.
L’Italia non è solo stata penalizzata dall’austerità, ma è anche il Paese europeo che ha vissuto maggiormente il fenomeno dell’immigrazione: complice la nostra vicinanza alla costa nordafricana (in particolare la Libia), siamo stati i più esposti all’arrivo dei profughi. La stessa Angela Merkel, però, è stata piuttosto tiepida nel riconoscerci il ruolo svolto; d’altro canto la maggior parte degli abitanti del Belpaese, è poco disposto a riconoscere il primato della Germania in Europa.
La Germania è anche lontana dalle nostre menti, poiché siamo portati a percepire come nostri vicini, e più affini, la Francia e la Spagna. Per noi italiani i tedeschi sono freddi ed individualisti, mentre l’Italia per i tedeschi rimane il Paese della “Dolce Vita” e delle famiglie numerose (seppure a guardare con attenzione le statistiche: in Europa l’Italia risulta il Paese col tasso di natalità più basso).
(foto: wikipedia.org)

     Sandro Curti

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