Bosnia ’96: i soldati italiani in missione di pace. Verità dimenticate
Giovedì 16 novembre, ore 18, presso la Veranda – Palazzo Castiglioni (Corso Venezia, 47 – Milano) nell’ambito degli incontri di Bookcity Milano, Giovanni Luigi Navicello autore “Dannati e condannati” (Cairo) darà vita a una riflessione dal tema: “Bosnia ’96: i soldati italiani in missione di pace. Verità dimenticate”.
Intervengono Vittorio Feltri, Letizia Moratti e Melania Rizzoli. Letture di Simone Tudda, attore e performer.
Matteo Lovoci vive a Villari, una cittadina sul confine della Basilicata, in cui la vita scorre lenta, ci si conosce un po’ tutti e le notizie circolano tra i bar e i confessionali della parrocchia di don Mico. È il ’94 quando il ragazzo riceve la chiamata per la leva obbligatoria. Lui è un pacifista, non vorrebbe andare e non vorrebbe sparare, ma sa che se non lo facesse perderebbe il posto in polizia «ereditato» da suo padre.
Così parte e, dopo un mese al centro di addestramento reclute di Orvieto, passa ai lancieri di Montebello dove viene promosso caporale. In poco tempo Matteo si accorge che impartire ordini gli piace e che qualcosa dentro di lui sta cambiando. Perciò decide di tentare il concorso per ufficiale che supera brillantemente.
Nel ’96 il tenente Lovoci salpa da Brindisi, a bordo della San Giorgio per la Bosnia, in «missione di pace» convinto di tornare in Italia col suo plotone al completo: Antonio Riccio, arruolato per fuggire alla miseria del rione Sanità; Angelo Parisi pescatore di Mazara del Vallo, Gregorio Liviero, partito senza speranze dalla provincia di Caserta… Ma non sarà così. L’orrore della guerra, la paura delle bombe, la fame e la morte lo cambieranno per sempre.
Terminata la missione i soldati tornano a casa, qualcuno sceglie di ripartire, altri di riprendere le abitudini di un tempo. E Matteo, che da Villari era partito con grandi ideali, lascia Sarajevo con nessuna certezza, tranne una: la pace è un’utopia.
Giovanni Luigi Navicello nasce a Milano il 25 marzo 1970. Scrive diversi racconti brevi e lunghi, poesie e componimenti in prosa poetica, alcuni dei quali pubblicati negli anni Novanta dalla casa editrice Nuovi Autori nella raccolta Spiragli 40 e, negli stessi anni, partecipa al concorso letterario «Nuovi talenti» organizzato dal Corriere della sera, dove un suo scritto, dal titolo Io e Anna, viene pubblicato il 26 aprile 1998. Nel 2004 pubblica The Knife style, il suo primo romanzo, e nel 2008 L’età ingiusta con la prefazione di Alda Merini, vincitore della XIII edizione del Premio Internazionale Letterario «Il Molinello» nella sezione Premio speciale della giuria.