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Itinerari Germania e Bassa Sassonia, tra Golsar e Celle: cosa vedere, dove dormire e dove mangiare, con prezzi per tutte le tasche

La settimana scorsa siamo andati alla scoperta della Bassa Sassonia visitando Wolfsburg e il suo Autostadt (l’imponente complesso di Volkswagen, aperto al pubblico), e le deliziose cittadine di Braunschweig e Braunschweig. Oggi la seconda puntata del nostro viaggio, che ci porterà a visitare le splendide Golsar e Celle.

Lasciata l’affascinante Wolfenbüttel, dopo meno di un’ora di treno, un paesaggio estremamente dolce, caratterizzato da colline e montagne ricoperte di boschi, ci annuncia quella che fu dal 1024 al 1125 la Capitale del Sacro Romano Impero. Si tratta della cittadina di Goslar, che deve le sue fortune alle grandi miniere di argento e piombo (che visiteremo). Città libera e imperiale fin dal Medioevo, poi fortunosamente scampata alle bombe inglesi, oggi Goslar è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

In pochi minuti a piedi raggiungiamo il nostro Alte Münze Hotel, una storica dimora del XVII° secolo finemente riconvertita in un albergo tre stelle grazie ad un contributo Comunitario. Posati i bagagli, in un attimo siamo nel Markt, la storica e coloratissima piazza del mercato, cuore della città, caratterizzata da una bella fontana con due bacini sovrapposti in bronzo, dominati dall’aquila imperiale. Sulla piazza affacciano il Rathaus (il Municipio), edificio gotico con un portico, al cui piano superiore si trova l’imperdibile Huldigungssaal (Sala dell’Omaggio), sapientemente affrescata, ed il Kaiserworth, un palazzo a graticcio ornato da allegoriche statue barocche. Dietro il Rathaus, invece, la Chiesa del Mercato, principale tempio protestante della città, nella quale si fondono elementi romanici, gotici e barocchi, a testimoniare i vari periodi di edificazione e rivisitazione. Ci godiamo l’assetto urbanistico medievale col le torri, le chiese, i canali, le vie lastricate e le variopinte case a graticcio del centro, tra le quali, lungo la Bergstrasse, spicca la Siemenshauus della fine del XVII° secolo.

Percorrendo la Hoher Weg giungiamo infine al Kaiserpfalz, residenza imperiale per tutto il Medioevo. Ricostruito dopo il 1870, presenta nella Reichsaal un ciclo di grandi affreschi che raccontano la storia della Germania, dall’Alto Medioevo, fino all’epoca Guglielmina. Da vedere anche la Cappella del Palazzo, intitolata a St. Ulrich, rimasta intatta dal 1125, anno di costruzione.

In fondo al grande prato ai piedi del Palazzo scopriamo poi la Domvorhalle, portale laterale della grande cattedrale del XI° secolo, demolita nell’Ottocento, al cui interno sono state sistemate le statue salvate dalla rovina del resto della Chiesa ed un trono imperiale in bronzo.

Dal Palazzo Imperiale un bus di linea ci porta quindi  alle famose Miniere di Rammelsberg, anch’esse oggi Patrimonio dell’Umanità. In tremila anni di attività, fino al 1988, da questa montagna sono stati estratti quasi trenta milioni di tonnellate di minerali tra rame, piombo, zinco, argento. Il complesso architettonico in superficie e l’insieme dei siti sotterranei, del resto, costituiscono un alto valore monumentale e documentale, che merita di essere visitato: lo spogliatoio dei minatori, l’esposizione delle lampade, la sala paghe, i magazzini, le officine, la centrale elettrica, le visite guidate nelle gallerie a piedi e con un trenino, la possibilità di provare strumenti e condizioni di vita dei minatori. Un’esperienza davvero forte, capace di suscitare emozioni e riflessioni.

Ridiscesi in città e provati dai lunghi percorsi della miniera, ceniamo in uno dei tavoli all’aperto della Brauhaus Goslar (Marktkirchhof 2), storico birrificio della città. Vista la bella atmosfera che si respira, con tante persone che affollano le piazze e le vie, ci concediamo un secondo giro di birre allo Schiefer, un locale sulla Marktplatz frequentato in prevalenza da giovani, e dal quale ci godiamo il suggestivo spettacolo del tramonto e l’accensione delle luci sulle case a graticcio e sulla grande fontana al centro della piazza, particolare che ci fa immaginare quanto sia suggestiva Goslar nelle settimane dell’Avvento, con il suo storico Mercatino e l’originale Foresta di Natale, con più di cinquanta alberi che trasformano una delle piazze adiacenti in un bosco magico.

Il mattino successivo, sempre in treno, raggiungiamo Celle, ultima tappa del nostro tour in Bassa Sassonia. Situata sul fiume Aller, risparmiata dalla guerra, Celle si caratterizza per il suo celebre Castello, residenza dei Duchi di Braunschweig dal 1378 al 1705 e poi residenza estiva dei Reali di Hannover (famiglia che dal 1837 siede sul Trono Britannico, ma dal 1917 solo più con il nome di Windsor). Da notare il tipico impianto medievale del centro storico, composto quasi interamente dalle tipiche case a graticcio. Proprio in una di queste è situato il Borchers Hotel (SchuhStrasse 52), un piccolo e piacevole albergo all’interno dell’area pedonale, che con un bus urbano preso alla stazione raggiungiamo in pochi minuti. Da qui partiamo subito alla scoperta della città, particolarmente affollata in quanto, oltre ad essere giorno di mercato, la sera è in programma l’annuale Street Parade.

Dietro ai colorati banchi di fiori e frutta del Markt ammiriamo il rinascimentale Rathaus, ricco di stemmi tra i quali riconosciamo quello dell’Imperatore Massimiliano. Poco oltre, la grande Parrocchiale, di stile barocco, insolitamente ricca di decorazioni al suo interno, a differenza delle classiche chiese luterane. Passeggiando poi tra i vicoli del centro non possiamo non ammirare i preziosi intagli su legno, spesso dal significato allegorico, che rendono particolare ogni edificio.

Da non dimenticare, infine, anche il Castello, circondato da un bel parco cittadino, e caratterizzato dalle maestose torri angolari, più volte rivisto ma di chiara impronta barocca, del quale vanno sottolineati il Teatro e la Cappella di Corte. Sempre il Castello ospita le importanti collezioni del Residenzmuseum, oltre ad un’interessante sezione sullo sviluppo storico del Castello e sull’evoluzione dello stile di vita a Corte. Una volta usciti visitiamo ancora il grande parco che delimita, a sud, il centro, conosciuto come Giardino Francese, prima di tuffarci nel clima di festa che per tutta la sera animerà Celle, con sfilate, concerti, tipici street food e fiumi di birra. La serata ideale, dunque, per chiudere in bellezza il nostro viaggio.

La mattina seguente, a bordo del treno ICE che ci riporta verso l’Italia, non possiamo non registrare alcune considerazioni su quanto abbiamo scoperto in questi giorni in Bassa Sassonia. Certo ci è dispiaciuto non avere il tempo di visitare anche Hameln, la città del pifferaio magico, Göttingen, una delle più belle città universitarie d’Europa, Hildesheim e la stessa Hannover. Rimane però la soddisfazione di aver visitato una regione tanto bella quanto ancora poco conosciuta dai turisti italiani, percependo costantemente intorno a noi un clima di grande efficienza e sicurezza, usufruendo di un sistema di trasporti pubblici davvero eccellente e dalle tariffe ragionevoli (come viaggiatori individuali abbiamo potuto godere di un pass regionale, ma offerte ancora più convenienti sono riservate ai giovani ed alle famiglie).

Il discorso sui prezzi vale a maggior ragione per quanto riguarda i pernottamenti ed i ristoranti: nei tre stelle, tutti molto accoglienti, abbiamo speso in media sugli 80,00 Euro a notte per una camera doppia, tariffa che comprende sempre una prima colazione a buffet molto abbondante e (quasi sempre) la connessione Wi-Fi. Per i pasti (le cene, in quanto a pranzo ci è sempre bastato un veloce spuntino) scegliendo i caratteristici birrifici non siamo mai andati oltre i 20,00 Euro a persona.

Naturalmente non mancano gli hotel a quattro e cinque stelle, né i ristoranti che offrono una cucina tipica più ricercata, ma anche per chi volesse spendere meno segnaliamo la fitta rete di ostelli e di hotel a costi più contenuti, frequenti soprattutto nelle periferie, forse più anonimi, ma i cui standard qualitativi sono garantiti dai marchi delle grandi catene alberghiere.

Anche le connessioni internet gratuite in giro per le città sono molto facili da trovare, soprattutto in prossimità di uffici pubblici, piazze, ristoranti e caffetterie. A tale proposito, una comoda App, YouthHotSpot, disponibile gratuitamente per IOS ed Android, vi segnala dove trovare la connessione gratuita più vicina, ovunque vi troviate in Germania.

Una destinazione dunque davvero sorprendente, adatta ad ogni età e portafoglio, in grado di coniugare cultura, tecnologia, momenti di relax e buona cucina. Una destinazione che certamente merita e rispetto alla quale, come sempre, non ci resta che un’esortazione per tutti: buon viaggio!

Giulio Ciaffi

 

 

 

 

 

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