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Rapine corso Como Milano, la mail di protesta di una giovane lettrice, aggredita a soli 23 anni

carmela-rozzaDi seguito la segnalazione inviata alla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it) da una giovane lettrice che racconta cosa accade “davvero” in uno dei quartieri più “fashion” e “ glamourosi” di Milano: corso Como. Dove la situazione della sicurezza è in realtà, ormai, fuori controllo, come testimoniato dalla notte di aggressioni avvenuta solo due giorni fa (nella foto Carmela Rozza, assessore alla Sicurezza di Milano). Di seguito la testimonianza di una giovane cittadina, la cui mail riportiamo per intero:

“Buongiorno,
Con grande rammarico scrivo oggi (23 gennaio 2017) questa lettera per denunciare l’estremo degrado in cui versano certe zone di Milano. Non parlo di noti quartieri malfamati quali la Comasina o Quarto Oggiaro. Nossignori, voglio parlare di una delle zone considerate più “in” e alla moda della nostra beneamata metropoli: quella di Corso Como. Sì, la Milano da bere, degli aperitivi, dei party e dei celebri locali notturni.
Sono una ragazza di 23 anni, e, le mie svariate esperienze negative vissute proprio qui, mi portano ad esprimere un pessimo giudizio a riguardo.
La notte scorsa la situazione è divenuta insostenibile: di ritorno da una famosa discoteca di via Tocqueville, in compagnia di amici e amiche, sono stata insultata pesantemente ed immotivatamente assieme a queste ultime da un gruppo di ragazzi sotto evidente effetto di alcol e droghe. (A tal proposito, è doveroso sottolineare come lo spaccio regni sovrano lungo il corso).
Dopo la mia reazione molto decisa, non contenti, ci hanno raggiunti nel parcheggio dove avevo lasciato la mia vettura, parandosi dinanzi al cofano e percuotendo diverse volte la macchina, spaventandomi non poco. Alla minaccia da parte mia di chiamare i carabinieri, si sono vigliaccamente zittiti andandosene via.
E così, una serata che avrebbe dovuto essere di svago e divertimento, ha finito per assumere contorni torbidi e pericolosi.
Questo è ciò che accade nella tanto cara Corso Como, e non è tutto, poiché a marzo dello scorso anno, sono stata vittima di furto proprio all’interno di uno dei locali più “in” del quartiere.
Come non parlare, infine, dello spaccio che avviene alla luce del sole? La marijuana viene venduta a fiumi e sotto gli occhi di tutti; alla stregua di pacchetti di caramelle.
Che amarezza.
Non mi sento più sicura nella mia città.
Non mi sento libera di divertirmi e di vivere spensieratamente i miei 23 anni.
Vi prego, con tutto il cuore, di pubblicare questa lettera, per smontare il mito di una Milano da bere che sta velocemente degradando in un’anarchia totale, mentre scivola in un vuoto incommensurabile di valori e di rispetto di quelle leggi (scritte e non scritte) che permetterebbero una minore diffusione della paura, la paura che ormai permea le nostre vite.
State attenti genitori, tenete lontano i vostri ragazzi da questo mondo il più possibile. Una vostra giovane lettrice”.

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