Presidio Milano Comitato Abitanti San Siro: il Comune non ha bloccato gli sfratti, il vento non è cambiato
Era il 26 giugno quando sotto Palazzo Marino si formò un piccolo presidio di immigrati e italiani, con tanto di megafono, con una richiesta scandita a gran voce per il sindaco Pisapia: “Come mai le case promesse in campagna elettorale non sono state veramente assegnate?” La protesta, ovviamente, rimase solitaria: unici spettatori in piazza della Scala soltanto qualche turista curioso e passanti più o meno frettolosi.
LA PROTESTA DEL COMITATO ABITANTI SAN SIRO – Oggi, le proteste per la “questione casa” si levano ancora, provenienti da altri delusi dalle promesse elettorali che hanno portato alla vittoria il nuovo Primo Cittadino.
- Le lamentele, questa volta, sono infatti venute dal Comitato Abitanti San Siro che, ieri, ha presidiato sotto le reverende mura di Palazzo Marino.
- Il motivo è la politica di sfratti usata da Aler contro gli abusivi delle case popolari.
- Secondo il Comitato, infatti, negli ultimi 3 mesi gli sfratti hanno continuato ad avvicendarsi, scacciando gli occupanti delle case popolari.
- Fin qui, nulla di così strano. Dopotutto, gli agenti Aler hanno continuato a procedere con la loro attività per ottenere lo sgombero degli abusivi e, quindi, permetterne il subentro ai cittadini regolarmente in graduatoria.
- Tuttavia, la questione non è così semplice e, per capire il risentimento e la delusione manifestata dal Comitato contro il Comune, bisogna risalire allo scorso 20 giugno.
IL BLOCCO DEGLI SFRATTI PROMESSO IL 20 GIUGNO SCORSO –
- I manifestanti hanno spiegato infatti che proprio il 20 giugno, durante il primo consiglio comunale della neo-giunta Pisapia, il neo-assessore alla Casa, Lucia Castellano, assieme al consigliere comunali Mirko Mazzali (storico avvocato dei centri sociali, ora eletto presidente della Commissione Sicurezza) aveva garantito che gli sfratti sarebbero stati bloccati entro l’estate.
- I manifestanti, infatti, dopo la vittoriosa giornata avevano scritto nel loro sito: “Con numerosi striscioni, stendardi e locandine i comitati per il diritto alla casa oggi hanno fatto un presidio sotto il primo consiglio comunale della giunta Pisapia. In mezzo a piazza San Fedele abbiamo allestito uno stand con sanitari rotti e una lastra di ferro per denunciare come in 20 anni le politiche abitative della giunta pidiellina abbiano creato una enorme emergenza abitativa (oltre 20.000 persone in attesa di casa popolare) e ciononostante l’Aler prosegua sgomberando famiglie, donne e uomini soli, senza nessuna preccupazione se no quella di liberare le case per venderle. Abbiamo molto da dire sui quartieri popolari e come vengono spesso abbandonati e anche su quanto è difficile “abitare” a Milano, soprattutto per i giovani, i precari e i poveri. Oggi, in piazza, abbiamo consegnato una lettera al Consigilere Comunale Mirko Mazzali e all’assessore alla casa Lucia Castellano, che sono entrambi venuti al presidio per ascoltare la voce dei comitati. In questa lettera abbiamo evidenziato le due urgenze principali, necessarie per trasformare Milano, sin da subito, in una città in cui accoglienza, solidarietà, diritti, non siano soltanto slogan.
- 1) Spazzare via i vertici Aler, corresponsabili di questa vergognosa politica, oltre che indagati per truffa d’asta, corruzione, turbativa d’appalto.
- 2) Bloccare immediatamente gli sgomberi e gli sfratti per i prossimi mesi, per impostare una nuova politica della casa che apra la strada alla sanatoria, all’assegnazione delle case sfitte e a molte altre misure che possono risolvere la drammatica emergenza.
- Su questo secondo punto siamo felici di allegare al comunicato una dichiarazione dell’assessore alla Casa, Lucia Castellano (all’assessore, davanti ad una videocamera, è stato chiesto: “Il Comune bloccherà gli sfratti per l’estate?” e l’assessore Castellano aveva testualmente dichiarato: “Sì, il Comune bloccherà gli sfratti entro l’estate”, ndr). Vigileremo e continueremo a manifestare affinché, al più presto, questo impegno si trasformi in realtà e migliaia di famiglie possano uscire di casa la mattina senza l’incubo di trovarla lastrata e chiusa.
LA RABBIA E LA DELUSIONE: IL VENTO NON E’ CAMBIATO – Quella giornata di vittoria e soddisfazione, di illusione che “il vento fosse davvero cambiato”, è però via via sfumata in una tempesta di rabbia, delusione, amarezza;
- proprio poiché, sostiene il Comitato, gli sfratti non sono affatto stati bloccati, la decisione di riunirsi nuovamente in presidio, ieri, questa volta sotto l’assessorato alla Casa di via Larga, per protestare contro la mancata attuazione di quanto promesso dell’assessore Lucia Castellano.
- E non è finita qua. Perché se un primo presidio è stato fatto, i militanti ne annunciano già un secondo, per il prossimo lunedì, 3 ottobre 2011.
- Intanto, delusi ed arrabbiati, i manifestanti affermano: “Il vento non è affatto cambiato”.
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Di Redazione