Campagnaro, Andreolli, Laxalt, Botta e Icardi all’Inter, al via il Calciomercato dell’estate 2013
“La Champions League pesa tantissimo perché è importantissima, non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista sportivo e per l’orgoglio della società”. Parlando di calciomercato in casa Inter non si può che partire da queste parole, pronunciate da Massimo Moratti lo scorso 6 febbraio 2013. La società di corso Vittorio Emanuele si è già mossa, chiudendo per Campagnaro, Andreolli, Laxalt e Botta; altre trattative sono in dirittura d’arrivo, su tutti quella per Icardi, con il sogno Mourinho-bis ad agitare le menti dei tifosi.
60 MILIONI DI MOTIVI – Il presidente neroazzurro, in pochi secondi, ha lasciato intendere quanto il futuro prossimo della società da lui guidata possa dipendere dall’approdo o meno alla competizione continentale regina.
– Le cifre, poi, sono state spiegate solo pochi giorni fa da Marco Fassone, dg dell’Inter: “Oggi il rapporto dei ricavi che c’è tra la Champions League e l’Europa League è più o meno uno a cinque. Per darvi un’idea della differenza, noi quest’anno partecipando all’Europa League ed essendo eliminati negli ottavi di finale, partendo dal preliminare del 2 di agosto e giocando ben quattordici partite, abbiamo avuto un ricavo complessivo che è intorno ai 7 milioni di euro. In una partecipazione con un risultato simile nella Champions League ne avremmo presi circa 35”.
– E’ lo stesso direttore generale neroazzurro a spiegare i motivi di questa ampia forbice tra le due competizioni europee: “Questo dipende dal fatto che l’Europa League è una competizione nata da poco, che sta crescendo in termini di notorietà. Non ha ancora uno sponsor e partner dell’importanza di Unicredit”.
CALCIOMERCATO 2013: QUALE DIREZIONE? – Questa introduzione è fondamentale per capire, a seconda del risultato finale, quale potrà essere il mercato estivo che Moratti riuscirà ad imbastire.
– Prima di analizzare i due possibili scenari bisogna ricordare quanto il presidente si è impegnato nelle ultime due sessioni di calciomercato in cui sono stati spesi, seppur con risultati negativi, quasi 100 milioni di euro. Tra questi hanno brillato solamente Handanovic, Guarin, Palacio e, in parte, Kovacic. Decisamente negativo il rendimento di Silvestre, Pereira, Mudingayi, Schelotto, Kuzmanovic e Rocchi.
– In caso di mancato approdo alla Champions League, scenario che ad ora sembra il più probabile visto i sette punti – seppur con la trasferta in casa Sampdoria da recuperare – di distacco dal Milan che è attualmente al terzo posto, il restyling estivo non potrà che essere fatto da parametri zero o da prospetti interessanti.
– La qualificazione alla prossima Champions, invece, potrebbe aprire spazi di operatività fin qui esclusi; in questo caso l’obiettivo di Moratti sarebbe quello di portare ad Appiano Gentile un top player che possa sostituire, in avanti, Diego Milito; i nomi che si fanno sono quelli di Sanchez e Dzeko.
IL FUTURO DEI SENATORI – L’operatività nella prossima sessione di calciomercato dipenderà, in buona misura, anche dal futuro di alcuni senatori. Cambiasso, Milito, Samuel e Zanetti su tutti.
– Iniziamo dal capitano; molto probabile che “Pupi” possa continuare per un altro anno. Già in questa stagione ha capito di non poter disputare più tutti i match, ma la sua forma e la sua integrità fisica potrebbero convincerlo a non appendere le scarpette al chiodo.
– Discorso diverso per Samuel che, dopo l’ennesima stagione costellata da infortuni, deve decidere cosa fare. Ranocchia e Juan Jesus sono sicuri del posto e l’argentino potrebbe rimanere ad Appiano solo se dovesse accettare di fare da “chioccia” ai nuovi, disputando i match più importanti e delicati.
– Cambiasso: Esteban ha ancora un anno di contratto, ma la società vorrebbe proporgli una spalmatura di contratto sui prossimi due anni. O accetta o sarà addio, con il River in pole position.
– Milito: il Principe, vittima di un bruttissimo infortunio al ginocchio, ha voglia di rimanere all’Inter per un altro anno. Il contratto dice questo; lui potrebbe tornare in campo, seppur con una condizione fisica ancora tutta da valutare, nel prossimo autunno. Una sua partenza sarebbe comunque una grave perdita: Icardi non può essere il sostituto nell’immediato.
CAPITOLO RISCATTI – La questione più delicata, per costo e rendimento, è quella legata a Matias Silvestre. Arrivato ad agosto per 2 milioni di euro, il riscatto è fissato per l’estate 2014.
– L’Inter, quindi, non ha fretta di sedersi al tavolo con Zamparini, ma l’ideale sarebbe trovare una squadra di Serie A che voglia dargli nuovamente fiducia. Ad Appiano non ha mai fatto vedere quanto di buono ha saputo fare al Palermo.
– Meno delicate, invece, le questioni Mudingayi e Gargano. L’ex Bologna, nonostante una stagione piena di infortuni, sarà riscattato per la cifra di 750 mila euro; per completare l’acquisto dell’ex Napoli, invece, si dovrà sborsare 5 milioni di euro.
FONDAMENTALI LE CESSIONI – Con 5,75 milioni di euro già, virtualmente, spesi per il riscatto di Mudingayi e Gargano, il mercato dell’Inter non può che essere subordinato a qualche partenza. Su tutti tre nomi: Silvestre, come detto sopra, Pereira e Cassano.
– Sull’argentino potrebbe farsi avanti qualche squadra di media caratura come Roma, Lazio o Fiorentina; è ancora di proprietà del Palermo, per cui i neroazzurri non ricaverebbero molto altro se non un risparmio nell’ingaggio, fissato a 1,8 milioni di euro netti all’anno.
– Pereira; è stata una delle maggiori delusioni interiste di quest’anno. Corteggiato per settimane, preso per oltre 11 milioni di euro, l’uruguaiano non ha mai dato prova di poter essere un titolare di questa squadra. L’unica alternativa è quella di piazzarlo all’estero: difficile, però, pensare di ottenere più di 6 milioni di euro. Rassegnarsi ad una minusvalenza.
– Chiudiamo con Cassano. La lite con Stramaccioni ha segnato il destino del barese che, nonostante sia stato autore di una stagione discreta, fatica sempre di più ad essere inserito all’interno di un contesto in cui si richiede perfetta forma fisica e voglia di correre. Anche in questo caso difficile pensare di ottenere soldi; tuttavia il risparmio sull’ingaggio sarebbe notevole.
VENIAMO AGLI ACQUISTI – Dopo queste premesse, possiamo finalmente parlare di acquisti veri. L’Inter, di fatto, ne ha già conclusi quattro. Stiamo parlando di Campagnaro ed Andreolli per la difesa, con Laxalt e Botta per il centrocampo.
– Campagnaro, classe ’80, è in scadenza di contratto con il Napoli. A giugno arriverà ad Appiano Gentile gratis; esperienza e fisicità al servizio dell’Inter. Ideale per una difesa a tre. Peccato per l’età; sarà il sostituto, almeno sulla carta, di Samuel.
– Andreolli. A distanza di sei anni dall’ultima presenza in neroazzurro, datata 2007, Marco Andreolli farà ritorno ad Appiano Gentile; anche lui a parametro zero. Potrebbe prendere il posto di Silvestre e completare il reparto difensivo. Contratto da 1 milione di euro netti all’anno più bonus fino al 2017.
– Laxalt. E’ stato il colpo a sorpresa dello scorso gennaio; problemi burocratici hanno fatto rimandare a giugno il suo approdo a Milano. È un regista difensivo che, in Uruguay, paragonano a Gargano. Classe ’93 potrebbe rappresentare, con Kovacic, il futuro della mediana neroazzurra. Ancora da valutare, nonostante le buone prestazioni evidenziate al Sub-20. Poco meno di 3 milioni la cifra versata per assicurarsi il suo cartellino, ambito anche dalla Lazio.
– Chiudiamo con Ruben Botta. 23 anni, argentino, in forza al Tigre e con il contratto in scadenza a giugno 2013. Siamo sicuri che potrà essere lui il futuro craque della Serie A italiana? I dubbi vengono. L’Inter, però, sembra molto convinta. Arriverà il 1° luglio e firmerà un contratto di cinque anni ad un milione netto a stagione. Gioca da trequartista o attaccante esterno sinistro; in questa stagione 6 gol e 3 assist in 28 match. Un po’ poco per uno del suo ruolo.
LA TRATTATIVA IN CORSO – La trattativa che, nelle ultime settimane, sta tenendo banco in corso Vittorio Emanuele è quella legata a Mauro Icardi. L’attaccante classe ’93, in forza alla Sampdoria, è fortemente cercato dagli uomini di mercato interisti che, in lui, vedono il futuro Diego Milito.
– I blucerchiati, che l’hanno prelevato nel gennaio del 2011 dalla cantera del Barça per 400mila euro, stanno gongolando nel vedere il valore del suo assistito cresciuto esponenzialmente. Ora, Mauro, vale non meno di 15 milioni di euro.
– Il motivo? Le sue ultime prestazioni. Dopo un avvio difficile, l’attaccante argentino ha siglato 9 gol, di cui 4 nella partita contro il Pescara, nel giorno del commosso addio al presidente Garrone.
– Abian Morano, procuratore del ragazzo, ha le idee chiare: “Se l’Inter lo vorrà davvero, dovrà andare dalla Sampdoria a presentare un’offerta ottima, e poi dovrà parlare con noi”.
– La dirigenza della Sampdoria sa che, a fine stagione, perderà il ragazzo. L’Inter, che appare in vantaggio sul Napoli grazie alla folta troupe di argentini di Appiano, ha già un piano: 14 milioni di euro cash più 3 di bonus.
– Una cosa è sicura: il passaggio da Diego Milito a Mauro Icardi potrebbe non essere facile. Lo capiranno i tifosi interisti? Come reagirà il pubblico di San Siro a qualche prestazione non entusiasmante dell’attaccante? I casi Coutinho ed Alvarez insegnano.
IL COLPO A SORPRESA – Con Campagnaro, Andreolli, Laxalt, Botta ed Icardi il mercato neroazzurro potrebbe anche già essere chiuso. Le porte torneranno ad aprirsi solo in caso di qualificazione alla prossima Champions League.
– In quel caso Moratti sarebbe propenso a fare un grosso investimento; il nome è quello di Alexis Sanchez. Il cileno, autore di tre ottime stagioni con l’Udinese tra il 2008 ed il 2011, sta trovando poco spazio nel gioco corale del Barcellona e, a fine stagione, potrebbe decidere di cambiare aria.
– I neroazzurri hanno già avviato dei contatti con il procuratore dell’attaccante 26enne, Fernando Felicevich, ma ciò che preoccupa è il prezzo. I catalani, soltanto due estati fa, lo pagarono 43 milioni di euro. Difficile pensare che si possa liberare per meno di 20; senza contare il contratto: da 4 milioni netti all’anno.
– Insomma, un’operazione complessa che, al lordo, potrebbe costare quasi 55 milioni di euro in quattro anni tra cartellino ed ingaggio.
CHIUDIAMO CON L’ALLENATORE – La chiosa finale non può che essere per il tecnico. Moratti non sembra più convinto al 100% da Stramaccioni; il tecnico romano ha perso parte della fiducia a causa dei risultati negativi inanellati tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013.
– La reazione della squadra, comunque vana ai fini della qualificazione, nel ritorno degli Ottavi di Europa League contro il Tottenham ha, di fatto, solo rimandato il giorno del giudizio per l’ex allenatore della Primavera.
– In casa Inter, si sa, la pazienza finisce in fretta e, dopo l’addio di Mourinho, Stramaccioni potrebbe essere il quinto tecnico “silurato” dal presidente. Difficile, però, pensare ad un sostituto. L’ideale sarebbe Mazzarri, che però deciderà il suo futuro solo a fine stagione e, comunque, è consapevole che, in questo momento, il Napoli è superiore all’Inter.
– Le altre idee sono molto labili. Si parla di Mihajlovic, che però non ha molta esperienza, e di Simeone, che sta facendo discretamente bene con l’Atletico Madrid.
– Escludiamo a priori, invece, il Mourinho-bis. C’è veramente qualcuno che crede che il portoghese possa accettare di ridursi l’ingaggio ad una manciata di milioni per tornare ad Appiano e rimettersi in discussione allenando Juan Jesus, Campagnaro, Andreolli, Schelotto, Pereira, Nagatomo, Gargano, Rocchi e Kuzmanovic?
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Matteo Torti