Economia

Elon Musk ne ha fatta un’altra: ecco la sua nuova società

Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX e proprietario di Twitter, ha annunciato poco fa il lancio di una nuova società di intelligenza artificiale chiamata xAI, con l’obiettivo dichiarato (e, in verità, piuttosto ambizioso) di “comprendere la vera natura dell’Universo“. Secondo il sito web dell’azienda, Musk e il suo team condivideranno ulteriori informazioni in una chat in diretta su Twitter Spaces in programma per la giornata di venerdì.

Per il momento, quel che si sa è che alcuni componenti del team di xAI sono ex dipendenti di DeepMind, OpenAI, Google Research, Microsoft Research, Twitter e Tesla, che hanno lavorato a progetti come AlphaCode di DeepMind e i chatbot GPT-3.5 e GPT-4 di OpenAI. Forse, già dalla provenienza dei membri del team dovrebbe essere chiaro come Musk intenda posizionare concretamente xAI per competere con aziende come OpenAI, Google e Anthropic, che sono alla base di chatbot leader come ChatGPT, Bard e Claude.

Cosa accadrà ora

La notizia del lancio di questa startup era già stata riportata dal Financial Times nel mese di aprile, insieme a quella secondo cui Musk si sarebbe assicurato migliaia di processori GPU da Nvidia, per alimentare un potenziale modello linguistico di grandi dimensioni.

Non si tratta dunque di una vera e propria novità, considerato anche che nello stesso mese di aprile Musk aveva condiviso alcuni dettagli dei suoi piani per un nuovo strumento di IA chiamato “TruthGPT” nel corso di un’intervista su Fox News Channel, aggiungendo di temere che le aziende di IA esistenti stiano dando priorità a sistemi “politicamente corretti“.

Il ruolo di Elon Musk nell’intelligenza artificiale

Uno dei consulenti della startup sarà Dan Hendrycks, direttore esecutivo del Center for AI Safety, un’organizzazione no-profit con sede a San Francisco, che poche settimane fa aveva pubblicato una lettera firmata da leader del settore tecnologico in cui affermava che “mitigare il rischio di estinzione da parte dell’IA dovrebbe essere una priorità globale insieme ad altri rischi su scala sociale come le pandemie e la guerra nucleare”. La lettera è stata respinta da molti accademici ed etici che ritengono che un’eccessiva attenzione alla crescente potenza dell’intelligenza artificiale e alle sue minacce future distragga dai danni reali che alcuni algoritmi causano alle comunità emarginate in questo momento, piuttosto che in un futuro imprecisato.

Al di là di questi contrasti di opinione, Musk non sembra voler rimanere indietro nella corsa all’intelligenza artificiale, soprattutto ora che iniziano a profilarsi – pur timidamente – quelli che potrebbero essere gli scenari più rivoluzionari di questa tecnologia, che potrebbe rivoluzionare il mondo con cui lavoriamo e interagiamo.

Rileviamo infine che, secondo le poche informazioni pubblicate da Musk, xAI è stata costituita in Nevada a marzo e che in precedenza, aveva cambiato il nome di Twitter in “X Corp.” in alcuni documenti finanziari. Sul sito web di xAI, l’azienda precisa però la sua separazione da X Corp. aggiungendo che “lavorerà a stretto contatto con X (Twitter), Tesla e altre aziende per fare progressi verso la nostra missione”. Cosa ci riserverà il futuro?

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