Comune di Milano, premio di 800 euro in busta paga a tutti i dipendenti
800 euro in più per un “premio di produttività”: chi non vorrebbe ritrovarseli nella busta paga, soprattutto con la crisi e, perché no, a seguito dell’obbligo di pagare 5 euro al giorno per raggiungere il posto di lavoro all’interno di Area C (stimati in 1305 gli euro che pagherà in più, ogni anno, chi lavora dentro la Cerchia)?
Il bonus, che farebbe gola a chiunque, arriverà a 16.000 lavoratori.
Per la precisione, 16.000 lavoratori dipendenti del Comune di Milano.
Il premio arriverà a marzo, in coincidenza con il cambio di stagione, senza fare distinzione per i diversi ruoli o le diverse funzioni all’interno della struttura comunale: se ci lavori, becchi 800 euro bonus.
Il gradito presente nasce da una trattativa che ha visto, due giorni fa, la firma siglata tra Amministrazione e sindacati, legata ad un Fondo di produttività arrivato a 23,7 milioni di euro.
Il 55% di tale fondo, sarà distribuito attraverso formule bonus.
Il rimanente 45%, attualmente bloccato con il contratto nazionale, verrà utilizzato per finanziare la progressione orizzontale per tutti, dal primo gennaio 2015.
Ancora fortunati, intanto, i dipendenti comunali, anche rispetto agli orari.
Pochi giorni prima del varo di Area C, infatti, era stata l’assessore al Personale, Benessere e Qualità della Vita, Chiara Bisconti, a presentare l’istituzione di un orario flessibile concesso da lunedì 16 gennaio 2012 (data di attivazione di Area C) al fine di “venire incontro alle esigenze delle famiglie e coniugare le necessità dell’organizzazione comunale con le nuove limitazioni sul traffico”.
Anche in questo caso, le “famiglie” quindi, sono quelle dei lavoratori del Comune, i cui dipendenti, per volere dell’assessore, possono quindi entrare in servizio, in via sperimentale per un mese intero, dalle 9 alle 11. Le ore perse saranno poi recuperabili “spalmandole” nei due mesi successivi.
“È questa una sfida per trovare soluzioni alle diverse esigenze delle persone – aveva spiegato l’assessore Chiara Bisconti. – “E’ il primo passo per l’avvio di un percorso di ricerca di flessibilità orarie e organizzative. Diamo fiducia alle lavoratrici e ai lavoratori e alle loro capacità di auto-organizzarsi”.
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Di Redazione