Mappa del rischio Milano, dal 2006 a oggi i campi rom abusivi sono scesi da 45 a 9, e quelli autorizzati da 12 a 8
La diminuzione della presenza dei rom in città, già confermata dal prefetto Gian Valerio Lombardi lo scorso ottobre, trova oggi riscontro documentale grazie alla “Mappa del Rischio” di Milano.
COS’E’ LA MAPPA DEL RISCHIO –
- La mappa del rischio è un sistema di monitoraggio della Polizia Locale condiviso con la Prefettura;
- è tenuta in costante aggiornamento ogni 12 ore: consente la localizzazione delle criticità del territorio (occupazioni abusive, edifici dismessi, discariche, spaccio, prostituzione, graffiti, scarsità di illuminazione, accattonaggio, veicoli abbandonati ecc).
- Il costante controllo permette un utilizzo razionale delle risorse operative a contrasto.
LA SITUAZIONE DI MILANO DAL 2006 A OGGI –
- Al 31 dicembre 2006 la Mappa presentava a Milano 56 insediamenti complessivi;
- ora, aggiornata al maggio 2011, la mappa riporta 17 insediamenti critici di nomadi tra autorizzati e irregolari.
- Più in dettaglio i campi autorizzati sono scesi da 12 a 8, mentre quelli abusivi da 45 a 9.
- Gli sgomberi effettuati durante il periodo considerato dalla mappa del rischio sono 535, mentre 2600 sono state le costruzioni abusive abbattute.
NEL 2007 I NOMADI ERANO 8000, ORA SONO 1500 – Leggendo la mappa si può notare quindi un diradamento visivo che conferma quanto aveva dichiarato il prefetto Gian Valerio Lombardi lo scorso ottobre, cioè che da una situazione di circa 8.000 nomadi abusivi in città raggiunta nel 2007 (in concomitanza con l’entrata della Romania nella Ue) i rom sono scesi a 1500 presenze non più solo a Milano ma tra Milano e provincia.
PICCOLI SPOSTAMENTI E MAXI-NSEDIAMENTI – Il bilancio delle operazioni svolte evidenzia due diverse situazioni:
- sia una situazione di fluidità e di piccoli spostamenti di rom (alcune decine di abusivi sono stati allontanati nelle ultime 48 ore da un’area delle Fs in via dei Pioppi/via Ercolano, da via Ajraghi, via Racconigi e via Macconago),
- sia, in contrasto, lo smantellamento dei maxi-insediamenti cittadini, ad esempio dalle località Pompeo Leoni, San Dionigi 93 e 111, Bovisasca, Via Noale, via Chiaravalle, via De Lemene, Via Dudovich, Cavalcavia Bacula, via Rubattino, l’area ex Innse. Senza dimenticare la chiusura del campo di via Triboniano, il più grande campo di Milano, che nel 2006 era occupato da 1500 persone.
- Il piano concordato con il ministro dell’Interno prevede la chiusura di ulteriori aree autorizzate.
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Di Redazione