Crisi Inter e Milan: Stramaccioni e Allegri rischiano l’esonero; analisi e soluzioni tattiche
Due allenatori e due squadre diverse accomunate da una inesorabile tristezza. È questa la sintesi migliore che spiega il momento attuale che stanno vivendo neroazzurri e rossoneri. Prestazioni deludenti a San Siro e poche gioie in trasferta; che stagione sarà questa? Riusciranno Allegri e Stramaccioni ad ovviare a questo trend negativo?
LUCI (SPENTE) A SAN SIRO – Nelle sette partite ufficiali che, fin qui, hanno disputato Inter e Milan a San Siro, non c’è stata alcuna gioia per i tifosi. Il rifacimento del manto dello stadio milanese, a quanto si vede, non sembra aver portato particolare fortuna ai due club meneghini.
– Il tabellino è impressionante: due pareggi (firmati Inter) e cinque sconfitte (due per i rossoneri e tre per i neroazzurri). Tra le due tifoserie, quella che ha dovuto sopportare i risultati peggiori è stata quella del Biscione.
– L’Inter, che ha disputato la prima partita stagionale giovedì 2 agosto 2012, dovrebbe godere di una condizione fisica eccellente che, invece, non si è ancora vista in questo primo scorcio di stagione. Ed i risultati non hanno potuto che essere negativi: sconfitta 2 a 0 contro l’Hajduk Spalato il 9 agosto, pareggio per 2 a 2 contro il Valsui nel ritorno dei playoff di Europa League, sconfitta per 1 a 3 contro la Roma di Zeman, pareggio per 2 a 2 contro il Rubin Kazan e, storia recente, 0 a 2 contro il Siena di Cosmi.
– Rollino di marcia non certamente migliore per il Milan che, però, sapeva di dover faticare nella stagione che ha visto gli addii di Thiago Silva, Ibrahimovic e di un numero considerevole di ‘senatori’; 0 a 1 con la brillante Sampdoria di Ferrara all’esordio e 0 a 1 contro l’Atalanta di Colantuono.
DUE STORIE DIVERSE, UN UNICO RISULTATO – La fine del campionato scorso, a metà maggio, era stata accompagnata da dichiarazioni importanti per Inter e Milan. Da una parte, i neroazzurri, annunciavano gli acquisti di Palacio e Guarin mentre i rossoneri, persi tra gli sponsor, si affrettavano a dichiarare incedibili i propri gioielli.
– Il proseguo dell’estate, una volta terminati gli Europei di Polonia ed Ucraina, ha reso ancora più netta la differenza di ‘progetto’: l’Inter si è occupata di cedere alcuni giocatori, tra i quali Julio Cesar, Maicon e Pazzini, per poter puntare su Handanovic, Pereira, Gargano e Cassano.
– Il Milan, invece, ha dovuto soccombere al forcing del Psg privandosi, oltre agli addii di ‘senatori’ del calibro di Zambrotta, Nesta, Gattuso, Seedorf ed Inzaghi, di Ibrahimovic e Thiago Silva.
– Al 31 agosto, alla chiusura del calciomercato estivo, entrambe parlavano, seppur con accezioni differenti, di anno zero: vincere, dopo le due ultime deludenti stagioni, per l’Inter e ricostruire, dopo i successi dell’ultimo anno e mezzo, per il Milan.
– Il risultato? Brutte prestazioni che, in ambedue i casi, hanno deluso le rispettive tifoserie e società.
C’E’ DA FARE, C’E’ DA FARE – Dopo aver ottenuto, Stramaccioni ed Allegri, la conferma del posto, entrambi nel post-partita di ieri hanno parlato di soluzioni per uscire dalla crisi.
– Stramaccioni, dopo essere passato per ‘provinciale’ schierandosi con un coperto 4-4-1-1 a Torino, sembra più che mai deciso a rispolverare quella difesa a 3, vista ad Appiano Gentile con Gasperini nell’inizio della scorsa stagione, che rischia di diventare nuovamente indigesta per il patron Moratti.
– Il ritorno di Chivu e la freschezza atletica di Ranocchia e Juan Jesus potrebbero agevolare il tecnico romano a perseguire questo nuovo modulo. Con un centrocampo più folto, composto da capitan Zanetti, Pereira, Gargano, Cambiasso e Guarin ed un attacco formato a turno, da Cassano, Coutinho, Palacio e Milito l’equilibrio dovrebbe ritornare. E Sneijder? Che possa essere lui il sacrificato? Sarebbe un pieno ritorno alle idee di Gasperini.
– Allegri, invece, sembra intenzionato ad arretrare Boateng come mezz’ala “Uno come lui da mezz’ala può diventare tra i migliori d’Europa” ed a schierare due tra Emanuelson, El Shaarawi e Bojan alle spalle di Pazzini. Almeno fin tanto che non ritorneranno Robinho e Pato.
– Così come il collega romano, anche il livornese del Milan è seriamente preoccupato dal reparto difensivo; Abate non sembra più quello di due anni fa, Antonini e Mesbah non sembrano eccellere e De Sciglio, ad oggi, sembra l’unico terzino sul quale fare affidamento. Per non parlare dei centrali: Mexes e Zapata, ogni tanto, perdono la ‘brocca’, Acerbi non si è ancora inserito, Bonera ha continui problemi muscolari e Yepes, da solo, non può reggere l’intero reparto difensivo.
THE SEASON MUST GO ON – Ricevute le conferme da parte delle proprie dirigenze, Stramaccioni ed Allegri hanno l’obiettivo, questo si che li accomuna, di ricondurre a prestazioni dignitose le rose che allenano.
– L’obiettivo finale, però, era e deve essere diverso; Moratti ha chiaramente detto che questa squadra è stata costruita per vincere, mentre Galliani sa che sarà già un’impresa arrivare al terzo posto valido per i preliminari di Champions League.
– Come finirà la stagione? Presto per dirlo ora, ma il derby del 7 ottobre 2012 e la classifica prima della sosta per la Nazionale Italiana ci daranno delle indicazioni più precise sui reali obiettivi di neroazzurri e rossoneri.
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Matteo Torti