Sequestro Casa 139 Milano, De Corato: La movida deve avvenire in sicurezza, per questo la Procura ha dato delega per eseguire il sequestro
Il sequestro del circolo privato La Casa del 139 di via Ripamonti ha suscitato non poche polemiche, anche tra i vari schieramenti politici.
IL MOTIVO DEL SEQUESTRO – L’operazione è avvenuta la scorsa settimana quando, su delega della Procura, agenti di Polizia Locale, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco e Siae hanno eseguito un controllo all’interno del noto locale milanese, rilevando gravi carenze tra le quali:
- una capienza stimata per 100 persone, mentre nel circolo erano presenti circa 380 avventori e un’80tina di persone ancora erano fuori in attesa di entrare;
- lo svolgimento di una serata con musica live non autorizzata per le attività del circolo;
- luci emergenza carenti,
- uscite ostruite da tendoni,
- materiale infiammabile.
- Il locale è stato quindi posto sotto sequestro per apertura di esercizio pubblico senza autorizzazione e privo di agibilità;
- Il titolare, recidivo, già nell’ottobre del 2010 era già stato segnalato all’Autorità giudiziaria per la violazione dell’articolo 681 del codice penale: apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo
MOVIDA Sì, MA IN SICUREZZA –
- “La questione – ha sottolineato il vicesindaco e Assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – non è quella di spegnere la movida, ma di rispettare le regole. E soprattutto la sicurezza degli avventori. Si dà il caso infatti che quel locale sia un mero ‘circolo privato’ e, pertanto, non può trasformarsi abusivamente in pubblico esercizio non avendo né la licenza né l’agibilità.
- “L’attenzione da parte della Polizia Locale, come delle altre forze di Polizia e della magistratura inquirente, – ha aggiunto il vicesindaco, – è quella di evitare che gli abusi della ‘movida’ portino a gravi conseguenze sul piano della sicurezza, ricadendo su ignari avventori che in caso di incendio o crolli, in edifici non idonei, rischiano di fare la fine dei topi in gabbia.
OPERAZIONE AVVENUTA SU DELEGA DELLA PROCURA, CON AGENTI DEL PROCURATORE AGGIUNTO – “Pisapia e compagni hanno quindi preso l’ennesima cantonata – ha replicato De Corato alle rimostranze alzate sull’avvenuto sequestro. – La chiusura del circolo privato ‘La Casa 139’ di via Ripamonti, infatti, è avvenuto su delega della Procura. E ha visto l’ intervento congiunto di Polizia di Stato, Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Siae, facenti parte della task force del procuratore aggiunto Nicola Cerrato. Si tratta di un sequestro, quindi, in mano all’Autorità giudiziaria: evidentemente il fatto che fosse un circolo Arci ha scaldato il Pd. Ma non si può invocare l’intervento dei giudici solo quando fa comodo”. “I lamenti rossi sollevati solo perché è stato toccato un circolo Arci – conclude de Corato – sono francamente patetici”.
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Di Redazione