Aumento prezzo benzina e gasolio, come ridurre i consumi del carburante
Con la benzina che ha sfondato quota 1.50 euro al litro e si appresta ad arrivare a 1.60, ed il gasolio che supera ampiamente l’1.40, i prezzi dei carburanti rappresentano una vera e propria incognita da fronteggiare per le famiglie milanesi e non.
I COSTI RECORD DEL CARBURANTE – La crisi geopolitica della Libia ha portato i prezzi del carburante, in alcune zone d’Italia, a superare il livello record toccato tre anni fa: il costo più elevato è stato registrato in Campania, dove a Napoli si arriva a 1,601 euro al litro. E’ quindi evidente come una buona strategia da perseguire sia quella di cercare di ridurre i consumi di carburante per non farsi travolgere da questa ondata di rincari.
SE VADO VELOCE CONSUMO MENO? – Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sui miti comuni che imperversano tra molti automobilisti. Per sfatare uno dei piùnoti: non è affatto vero che andando veloce il consumo viene ridotto.
- Più precisamente, il consumo non è direttamente proporzionale né velocità (cioé non cresce al crescere della stessa), né al numero di giri del motore;
VELOCITA’, GIRI E ACCELERAZIONE – E’ vero, invece, che il consumo di carburante cresce al crescere della pressione esercitata sull’acceleratore.
- Appena si parte, si porta una pressione notevole sull’acceleratore, e questo provoca un elevato consumo.
- Una volta che si arriva ad una marcia piuttosto alta e si riesce ad avere una velocità costante e continua, senza repentini ed evidenti cambi di velocità, il consumo viene ridotto: questo perché si esercita una pressione minima sull’acceleratore e quindi il numero di giri si mantiene costante.
MA ALLORA COME GUIDARE? – Per raggiungere consumi minimi non basta andare piano o andare veloce, tuttavia l’ideale sarebbe poter accelerare lentamente, esercitando una pressione leggera e cambiando marcia appena possibile, al numero di giri più basso consentito dal tipo di motore della nostra vettura.
- Il motto perfetto da seguire nell’accelerazione sembra essere il “lieve e prolungato” e non il “breve ma intenso”.
L’IDEA CHE ARRIVA DALLA SPAGNA – Il problema dell’aumento dei prezzi del carburante non è solo italiano, bensì di tutti i Paesi che importanto petrolio dagli Stati nordafricani e mediorientali; è a questo proposito che sembra interessante menzionare l’idea del governo Zapatero che ha predisposto un pacchetto, in vigore dal 7 marzo, dove si prevede:
- la riduzione dei limiti di velocità sulle autrostrade a 110 chilometri orari (rispetto il precedente limite fissato a 120 all’ora).
- Con tale misura le autorità di Madrid pensano di poter ridurre del 15% il consumo di benzina e dell’11% quello del gasolio.
- Inoltre sono state previste misure volte a ridurre del 5% le tariffe ferroviarie di breve e corto raggio.
I DATI SUPPORTANO IL PROVVEDIMENTO – La strategia spagnola sembra essere supportata dai dati sul consumo di carburante resi noti da diversi siti e giornali specializzati, ad esempio:
- Prendendo un’utilitaria di 1000 cc (V marcia) a 100 km/h si arrivano a percorrere 16,5 km/litro; se la velocità dovesse aumentare a 120, i chilometri percorsi con un litro scenderebbero a 12,7.
- Se analizziamo i consumi di una berlina 1800 cc (V marcia) a 100 km/h vengono percorsi 12,7 km/litro, mentre con una velocità di 120 km/h i chilometri percorsi con un litro scendono a 10,0.
DA NOI LA DIMINUIZIONE DELLA VELOCITA’ C’E’, MA E’ PER LO SMOG –
- In realtà anche nella Provincia di Milano abbiamo da poco assistito ad un provvedimento che riduce le velocità (su tangenziali e provinciali), sebbene l’intento sia stato quello di fronteggiare il problema dell’inquinamento.
- A questo punto potrebbe essere interessante se le Amministrazioni facessero un fronte comune per cercare di adottare provvedimenti simili alla scelta spagnola: forse sarebbero decisioni impopolari ma, in quanto matematicamente efficaci, forse anche più favorevolmente accettate dagli automobilisti.
Matteo Torti