Tutor Milano – Meda, facciamo un po’ di chiarezza sulle telecamerine sui cavalcavia in zona Paderno Dugnano e Cormano
Da quel famigerato 6 luglio, giorno in cui la provincia di Milano ha emesso il provvedimento che riduce i limiti di velocità sulla Milano-Meda, gli automobilisti sono sempre meno sereni. E giorno dopo giorno si rincorrono voci, aumenta il panico e si moltiplicano le “imprecisioni da stress”, subito da sfatarsi per evitare che, gli utilizzatori della famigerata superstrada, passino più tempo a guardare telecamere & tutor piuttosto che a concentrarsi sulla guida.
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Anche all’interno di molti commenti inviati dai lettori ai precedenti articoli su Cronacamilano, si fa riferimento alle “telecamerine” poste sui cavalcavia presso Paderno Dugnano e Cormano e che, secondo l’opinion comune, sarebbero state identificate come “Tutor”, ovvero i Sistemi Informativi per il controllo della velocità.
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A questo proposito tranquillizziamo da subito tutti gli automobilisti partendo da una dichiarazione resa da Giovanni Sartori, assessore alla Sicurezza del Comune di Bovisio Masciago: “Non abbiamo autovelox fissi e nemmeno li vogliamo. Sappiamo che la Provincia di Milano ha installato alcune telecamere lungo il percorso, ma con il solo scopo di monitorare il traffico: strumenti, quindi, che non consentono di sanzionare. Autovelox fissi, però, a Bovisio Masciago proprio non ci sono: né nostri, né di altri enti”.
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Per fugare ogni dubbio, ecco di seguito qualche informazione per capire una volta per tutte “cos’è” il sistema Tutor, come viene utilizzato e soprattutto come dev’essere segnalato.
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COS’E’ IL TUTOR – il Tutor è un dispositivo sviluppato da Autostrade per l’Italia e Polizia Stradale, brevettato dalla prima e dato in gestione alla seconda dopo aver ricevuto l’omologazione ministeriale nel 2004. Il suo obiettivo è quello di rilevare la velocità media dei veicoli.
- Vista “la diatriba” su chi ottiene i proventi delle multe, è bene ricordare che in questo caso le sanzioni sono emesse ed incassate direttamente dallo Stato, senza che Autostrade per l’Italia abbia alcun beneficio economico.
- Il Tutor consente il rilevamento della velocità media lungo tratte autostradali di lunghezza variabile, tra i 10 ed i 25 km; è grazie al tempo di percorrenza che viene calcolata la velocità media.
- Funziona in qualsiasi condizione atmosferica e di illuminazione, ed è un sistema totalmente automatizzato, in quanto riconosce la classe del veicolo in relazione ai diversi limiti di velocità e risale direttamente all’intestatario interrogando gli archivi della Motorizzazione.
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COME FUNZIONA – Il veicolo che transita nelle tratte che prevedono il Tutor, viene fotografato una prima volta (riportando data ed ora) da apposite fotocamere installate su un “pannello messaggi”. A questo punto, durante il suo percorso porta con sé una carica magnetica attraverso due conduttori annegati nel manto stradale.
- Una volta raggiunto il punto di controllo finale, il veicolo è soggetto ad una nuova fotografia (sempre con data ed ora); se la sua velocità media risulta uguale o inferiore al limite massimo, le foto vengono immediatamente scartate.
- È bene notare che prima di raggiungere il punto di controllo finale, il veicolo può essere fotografato da pannelli o cavalcavia intermedi: se durante tale tratto ha viaggiato oltre il limite stabilito, riceverà delle segnalazioni luminose che lo esorteranno a rallentare.
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COME VIENE SEGNALATO – E’ esplicitamente menzionato sul sito di Autostrade per l’Italia che il sistema Tutor funziona unicamente in presenza del cartello che trovate all’inizio dell’articolo.
- E’ quindi da sfatare il mito secondo cui, almeno per ora e così come sono attualmente, le telecamerine poste sui cavalcavia della Milano-Meda siano i tanto temuti Tutor.
- Esse, infatti, sono accompagnate da un normale cartello di videosorveglianza, presente peraltro anche in svariati centri commerciali o presso normalissime aree urbane al fine di preservare la sicurezza comune.
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Alla luce di tutto ciò, è vero che sono diversi i punti che hanno scatenato le ire degli automobilisti ma, sul fatto che sulla Milano – Meda non sia presente alcun “Sistema Informativo per il controllo della velocità” non c’è ombra di dubbio. Anzi, di Tutor!
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