Teatro alla Scala: il discorso del Presidente della Repubblica accolto dalla commozione del Premier Silvio Berlusconi e dagli applausi dei presenti
“Se noi tutti, Nord e Sud, tra 800 e 900 entrammo nella modernità, fu perché l’Italia si unì facendosi Stato.”
Queste le parole che oggi pomeriggio ha pronunciato, al Teatro alla Scala, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mettendo in evidenza il grande ruolo avuto dalla riunificazione attraverso gli eventi del Risorgimento, la nascita della Repubblica e la resistenza.
“Celebrare il 25 aprile nel suo profondo significato nazionale;” prosegue il Capo dello Stato, “è così che si stabilisce un ponte ideale con il prossimo 150esimo anniversario della nascita dello Stato unitario”.
Ad ascoltare le parole del Presidente delle Repubblica, anche il Premier Silvio Berlusconi, Letizia Moratti, Roberto Formigoni, Guido Podestà e i numerosi cittadini che hanno voluto essere presenti alla celebrazione di questa vigilia della Festa di Liberazione.
Nel suo discorso, il Capo dello Stato ha citato anche le parole del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che lo scorso anno, ad Onna, parlò di “debito inestinguibile verso quei tanti giovani che sacrificarono la vita per riscattare l’onore della patria”, ricordando “tutti i caduti”, senza che “questo significhi neutralità o indifferenza”.
Napolitano ha anche ricordato, commosso, il partigiano Sandro Pertini: “E’ stato un onore per l’Italia – ha detto con voce rotta – avere fra i suoi presidenti Sandro Pertini”. E ricordando il ruolo di Pertini nella resistenza ha sottolineato: “Fu combattente instancabile, senza eguali per slancio, audacia, generosità.
“L’omaggio che oggi gli rendo – ha aggiunto – vorrei fosse però incitamento ed auspicio per un nuovo e deciso impegno istituzionale, politico, culturale, educativo. Un impegno siffatto e’ mancato o e’ sempre rimasto al di sotto del necessario”.
Al termine della celebrazione, Silvio Berlusconi ha commentato: “E’ stata una cerimonia commovente, il Presidente della Repubblica ha svolto un intervento toccante, con riferimenti storici importanti, che mi hanno fatto pensare come anche per le nuove generazioni sia assolutamente doveroso far conoscere questo pur recente passato.”
Grande sintonia, quindi, tra Napolitano e Berlusconi e, riferendosi proprio alle riforme, il Capo dello Stato ha concluso: “Si tratta di uscire da una spirale di contrapposizioni indiscriminate”.