Arresto tunisino Legnano, moglie picchiata e ridotta in schiavitù per una gelosia folle
Protagonisti della vicenda sono R.C., 30 anni, tunisino, nullafacente e pregiudicato, e la sua convivente, italiana, impiegata, di 45 anni.
Secondo quanto ricostruito i due portavano avanti da 2 anni una relazione molto complessa a causa della maniacale gelosia dell’uomo, che aveva costretto la donna ad una regime di schiavitù requisendole il cellulare e, soprattutto, sottoponendola a percosse, scenate e umiliazioni ogni volta che per caso si trovava a parlare con amici, uomini o colleghi, al punto da averla obbligata ad abbandonare il lavoro.
Qualche giorno fa l’ennesima scenata: la donna era stata “sorpresa” a chiacchiere con un gruppo di conoscenti, tra cui alcuni uomini, di fronte a un circolo cittadino.
Questo è bastato per scatenare, una volta tornata a casa, la ferocia del tunisino, che si è scagliato contro la convivente con violenza inaudita tirandole pugni e calci al costato, alla testa e tentando addirittura di strangolarla.
Le urla sono state talmente violente che i vicini si sono spaventati e in meno che non si dica è sopraggiunta la Polizia del Commissariato di Legnano.
Gli agenti sono subito intervenuti per sottrarre la donna dalle mani dell’uomo: mentre il tunisino opponeva resistenza la convivente è stata soccorsa ed affidata a personale medico per concederla tutte le cure necessarie a sanare le lesioni fisiche e psicologiche patite dalla terribile situazione.
Intanto, per il tunisino sono scattate le manette con l’accusa di violenze domestiche.
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Di Redazione