Sentenza clinica Santa Rita, Brega Massone condannato a 15 anni e mezzo
Erano le 23,45 di ieri quanto i giudici hanno letto la sentenza contro la quale, già hanno annunciato gli avvocati di Brega Massone, faranno appello appena comunicate le motivazioni: 15 anni e 6 mesi all’ex primario di chirurgia toracica della clinica Santa Rita, accusato di lesioni gravissime, falso ideologico e truffa ai danni del servizio sanitario nazionale.
Terribili le parole dell’accusa, che avevano definito Brega quale «un soggetto con un’indole particolarmente malvagia e a cui manca il senso di umana pietà».
D’altra parte, sono stati 83 i casi di lesione acclarati durante le indagini, uno su tutti quanto accaduto a una ragazza di soli 18 anni alla quale Brega asportò parte del seno intervenendo su una patologia tumorale benigna curabile senza l’utilizzo di un così drastico intervento.
Come sostenuto dall’accusa, lo scopo di tale operato era ottenere rimborsi e premi dalla Regione, elargiti in base al numero di asportazioni effettuate ai pazienti.
Per questo, sia per l’ex primario che per i suoi collaboratori, Fabio Pietro Presicci e Marco Pansera, l’accusa ha chiesto anche l’aggravante della crudeltà, poiché il numero spropositato di interventi non necessari era volto solo ed esclusivamente a motivi di interesse economico, che portavano gli stipendi a raggiungere fino a 27mila euro contro i 1700 realmente dovuti, senza minimamente considerare i diritti del paziente.
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