Tentata rapina posta via Carducci e via Andrea Doria Milano, assalto con finta cintura esplosiva
Non solo 2 rapine in banca in 5 giorni: l’agosto milanese è iniziato “col botto” e, i criminali, non accennano a calmarsi.
La lista, questa volta, si allunga di due rapine in altrettanti ufficia postali, compiute sabato 10 agosto 2013 tra le 11 e le 12 di mattina, in pienissimo giorno, in via Doria e nella centrale, elegante via Carducci, a due passi dal Castello Sforzesco. Peculiarità del modus operandi, il malvivente si è presentato con una cintura di finto esplosivo addosso.
In base quanto spiegato, il protagonista della vicenda è un uomo di 41 anni, nullafacente.
Il 41enne, pochi minuti dopo le 11, si è recato alla posta di via Carducci.
A questo punto il rapinatore ha chiesto di parlare con la direttrice, che lo ha ricevuto nel suo ufficio.
La situazione è decisamente degenerata quando la donna, vedendo la cintura esplosiva e piena di fili elettrici indossata dall’uomo, che ha sfoderato tanto di telecomando e scatolette in alluminio con cui ha iniziato a minacciarla per ottenere i soldi del conto, è andata in panico.
La direttrice, infatti, ha tentato di premere il pulsante di allarme, facendosi però scoprire.
La donna ha quindi cercato di allontanarsi con una scusa e ha provato a chiamare il 113 ma, preda di una vera e propria crisi isterica, non riusciva a digitare correttamente il numero.
Il rapinatore intanto, insospettitosi, ha deciso di lasciar perdere e si è allontanato. Tuttavia, poiché il lupo perde il pelo, ma non il vizio, si è diretto in via Doria, presso un altro ufficio postale.
Giunto presso la seconda succursale delle poste, il ladro ha messo in atto la medesima scena: è entrato in un ufficio e, mostrando la cintura esplosiva, ha minacciato 2 dipendenti.
Anche in questo caso, però, qualcosa è andato storto, tanto è vero che sul luogo sono sopraggiunte 2 volanti della Polizia di Stato.
All’insaputa del rapinatore, gli agenti hanno circondato l’ingresso della struttura, fatta anche evacuare dai 30 clienti che si trovavano al loro interno.
Presidiata anche l’uscita di sicurezza, il 41enne si è alfine arreso, uscendo dall’ufficio postale, lasciandosi ammanettare ed ammettendo che la cintura era imbottita di materiale totalmente innocuo.
L’accusa scattata nei suoi confronti, però, vera ed è di tentata rapina.
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Di Redazione