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Pirlo lascia il Milan: niente rinnovo per il centrocampista bresciano, è l'addio

Da almeno due anni la dirigenza rossonera e gli esperti di casa Milan indicavano il 30 giugno 2011 come una data cruciale vista la scadenza dei contratti di molti “senatori” rossoneri: Ambrosini, Nesta, Seedorf, Pirlo ed Inzaghi.

 

PIRLO SALUTA TUTTI – Tutti, ad esclusione di Andrea da Brescia hanno rinnovato; la notizia era nell’aria ed oggi, da via Turati, la conferma è arrivata direttamente dal centrocampista, a questo punto possiamo dirlo, ex Milan: “Ero qua solo per salutare e non per parlare di accordi. Sono stati dieci anni indimenticabili. E’ un divorzio consensuale con il Milan”.

 

MOTIVAZIONI TATTICHE – Era facilmente pronosticabile la fine del rapporto tra Pirlo e il Milan, dopo che mister Allegri ha deciso di impostare la squadra in modo differente rispetto a quanto fatto da Ancelotti.

  • L’allenatore ex Cagliari davanti alla difesa predilige un centrocampista in grado di rompere il gioco avversario, preferendo avere il “tattico della mediana” sulla mezz’ala di sinistra.
  • Nella stagione che a breve si concluderà Pirlo è stato falcidiato da infortuni, in ogni caso non ha gradito il dirottamento sulla mezz’ala di sinistra, come invece accettato da Seedorf. È sicuramente questa la motivazione che ha spinto entrambe le parti ad optare verso la separazione consensuale.

 

LA CARRIERA – 530 presenze con squadre di club (di cui 401 nel Milan ,dove ha siglato 41 reti), 149 con le Nazionali (di cui 72, condite da 9 reti e dalla vittoria nel Mondiale di Germania 2006, con la maggiore) bastano per capire la monumentale carriera di questo centrocampista, considerato per molti anni il precursore, oltre che il migliore, nel suo ruolo.

  • È il lontano 1994-1995 quando Andrea Pirlo fa il suo esordio in Serie A con la maglia del Brescia: il giorno del debutto ha solo 16 anni e 2 giorni.
  • Tre stagioni più tardi, nel 1998, viene ingaggiato dall’Inter dove vive stagioni travagliate collezionando solo 30 presenze, delle quali molte partendo dalla panchina; la società neroazzurra non crede nel regista italiano così, nel 2000 e nel 2001, lo gira in prestito alla Reggina ed ancora al Brescia.
  • Nell’estate del 2001 il Milan si assicura le sue prestazioni sborsando ben 35 miliardi di lire; fu Carletto Ancelotti all’inizio della stagione successiva ad inventarlo regista davanti alla difesa, ruolo ricoperto nel Brescia di Mazzone.
  • È l’inizio dell’era del rombo; Pirlo davanti alla difesa nel 4-3-1-2 che porta l’allenatore rossonero ed il centrocampista bresciano a vincere tutto: 2 Champions League, 1 Coppa del Mondo per Club, 2 scudetti, 2 Supercoppe europee, 1 Coppa Italia ed 1 Supercoppa italiana.

 

RECORD SINGOLARE – Tra le file dei rossoneri, Andrea Pirlo vanta un record singolare; è infatti il giocatore che ha disputato più partite in una singola stagione nella storia del club: 52 presenze collezionate nella stagione 2006-2007, quella conclusa ad Atene con la vittoria della settima Champions League della storia dei rossoneri.

 

L’ASCENSORE – Dal 2005 è questo il nome del colpo da fuoriclasse che ha aggiunto al suo bagaglio tecnico: l’ascensore, come ribattezzato dai compagni di squadra, è il modo con cui il centrocampista ha iniziato a calciare le punizioni.

  • L’ispirazione arriva dal brasiliano Juninho Pernambucano, ex del Lione; la differenza è che il pallone non viene colpito con le sole tre dita centrali del piede, come fatto dal brasiliano, ma con il collo del piede stesso, facendolo sollevare e scendere rapidamente e rendendo quindi veramente difficile l’intervento puntuale del portiere.

 

IL SALUTO DI INZAGHI – Al Milan Pirlo lascia tanti ricordi e tanti amici; questo lo si evince anche dalle parole di commozione pronunciate da Filippo Inzaghi, amico e compagno di tanti successi in rossonero:

  • “Quello che ha dato Andrea lo sanno tutti, mancherà a tutti però la vita è fatta così. Bisogna accettare queste cose. Io gli auguro la miglior fortuna, ma mi farà strano trovarlo da avversario. Lo apprezzo tantissimo come giocatore e come uomo, non sarà mai un avversario per me”.

 

FUTURO COME MEAZZA? – Gli esperti di calciomercato hanno associato ripetutamente Andrea Pirolo, nelle ultime settimane, alla maglia bianconera della Juventus. A questo punto la domanda è rovente: Andrea Pirlo seguirà lo stesso percorso di Giuseppe Meazza, passato dall’Inter al Milan per poi approdare alla Juventus?

 

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Matteo Torti

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