Cultura e Società

Orologi: settore in crisi o in ripresa. Scopriamolo

Parlare di orologi significa parlare non soltanto di moda e tendenze, ma anche di numeri e vendite. Dopo un periodo di profonda crisi, il settore si è ripreso stabilizzando le sue vendite grazie anche (e soprattutto) all’e-shopping. Sì, perché non è un segreto che la modalità di acquisti on line ha reso più semplice lo shopping oltre che aver coinvolto diverse tipologie di persone. Non essendo più necessario recarsi personalmente nelle gioiellerie per acquistare un orologio, molti utenti come i lavoratori che difficilmente riuscivano a trovare un momento libero, in questo modo possono dedicarsi un acquisto online. La comodità e la rapidità legati alle nuove tecnologie lo permettono. Probabilmente senza la rete, il calo delle vendite degli orologi avrebbe continuato ad avanzare.
Gli orologi Diesel sembrano essere quelli che la fascia media ama di più. I modelli di orologi Diesel vanno incontro alle esigenze di tutti, da questo dipende la loro popolarità.
Stando ai dati ufficiali elaborati da Gfk per Assorologi, internet rappresenta il canale preferito e in continua crescita, si parla di siti ufficiali, aste e commercio elettronico. Precisamente nel 2017 il canale internet ha movimentato a volume quasi un terzo dell’intero mercato con un 28,2% di vendite a quantità rispetto all’anno precedente che erano il 25,6%. La quota di mercato a valore è letteralmente raddoppiata passando dal 14,6% al 23,5%.

Orologi: curiosità sulle preferenze degli utenti
Sempre secondo la ricerca di Gfk per Assorologi, quello degli orologi è un mercato non legato alle stagioni. Dicembre sembra essere il mese preferito per acquistare questi accessori di lusso, anche se la tendenza non è legata all’occasione del Natale. I mesi più attivi per le vendite di orologi sono gennaio, aprile e luglio, decisamente lontani da ogni tipologia di festa sul calendario.
Per gli orologi Diesel la situazione non cambia, rispecchiando infatti i dati della ricerca.
Insomma, ci troviamo di fronte a un settore altamente fuori dalle mode e dalle tendenze del momento, un settore che avanza da solo senza doversi tenere forte a ciò che va e a cosa no.
Le motivazioni per la decisione di acquisto sono (senza troppa sorpresa) il design per un bel 41% e il prezzo con il 30% che chiaramente fa la differenza soprattutto se si ha un budget da rispettare. Lasciare libera la fantasia quando si decide di acquistare un accessorio di lusso come questi, non è la scelta adatta. Per alcuni prodotti si possono spendere cifre esorbitanti.


Orologi: tramonto dei canali tradizionali?

Il calo dei canali tradizionali è evidente e in continuo aumento. Nel 2017 gli acquisti nelle gioiellerie e nelle orologerie sono stati il 43,4% a quantità contro il 53% del 2016 e il 49,6% a valore contro il 56% dell’anno precedente. Dati allarmanti se non fosse per il canale Internet che rende tutto più controllato e in movimento. A restare nel limbo sono i negozi mono marca che si salvano con le loro vendite a quantità calate in un anno (dall’8,4% sono passate all’8,1%), ma con l’aumento delle vendite a valore che sono passate dal 4,1% al 6,6%.

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