Fausto De Nisco “La porta del tempo”
Castello di Belgioioso 10 giugno – 02 luglio 2023
Il Castello di Belgioioso, celebre dimora viscontea costruita nel XIV secolo in provincia di Pavia, ospita “La porta del tempo”, mostra personale dedicata a Fausto De Nisco.
Nelle oltre quaranta opere esposte (anche di grandi dimensioni), oltre ad alcuni esempi rilevanti degli anni ottanta e novanta, è possibile affrontare compiutamente gli ultimi quindici anni di ricerca del maestro emiliano, in cui le forme sempre metamorfiche si fondono in un flusso cromatico mai domo e in una luce segreta. Fausto De Nisco (classe 1951) è tra quegli artisti contemporanei che hanno ritrovato meticolosamente l’alta qualità della pittura, per costruire un nuovo sguardo in grado si svelare per la prima volta ciò che appariva quotidiano e persino banale.
Quella di De Nisco è, infatti, una ricerca che non si ferma alle apparenze delle cose, anzi consuma quelle apparenze per coglierne i nessi che le legano a tutte le altre. “Ogni cosa s’intesse con tutto” come già sosteneva Goethe nel Faust, rilevando la radicale interconnessione della realtà. De Nisco è convinto della potente dinamicità delle relazioni e con la sua pittura si cala, creandolo, in un mondo in cui ciò che riconosciamo è istantaneamente già qualcosa di diverso.
Un corpo allora non ha uno sfondo ma è già quello stesso sfondo e si apre come uno spazio fatto di luce e colore, che si raccolgono in un segno quasi subito smaterializzato nel flusso incessante che tutto racconta. Eppure c’è ancora un corpo, di cui non sapremmo dire molto di più. E c’è uno sfondo che è più e meno di un paesaggio che mai riconosceremo.
E anche lo spazio ci spinge a oltrepassarlo (a oltrepassarci), si apre come un luogo senza fine, azzurro persino, ma non è un cielo oppure non lo è già più. I colori, i segni, la luce, sono l’essenza di quella natura dinamica, che mai si arresta eppure è immobile davanti e dentro di noi: è il presente di cui siamo l’incarnazione che si coglie mentre sfugge, è il tempo.
Ogni opera di De Nisco può davvero essere definita come una PORTA DEL TEMPO, in cui possiamo accedere a quell’illusione, forse non del tutto folle, che in noi permanga qualcosa d’immutato nel nostro perpetuo divenire.
È per questa sua natura temporale che la pittura di De Nisco ha anche una forte sensibilità musicale, in cui i ritmi sono talvolta incalzanti e talvolta si raccolgono in un intimo e potente lirismo. Chiude la mostra una selezione di opere su carta, soprattutto collage, in cui è possibile seguire il percorso creativo dell’artista, spesso basato sull’accumulazione di appunti visivi (raccolti anche a distanza di molti anni) poi assemblati in ampie composizioni.