“Qui è altrove: Buchi nella realtà” – Il film documentario
Il film documentario “Qui è altrove: Buchi nella realtà” scritto e diretto da Gianfranco Pannone continua il suo tour nelle sale italiane per raccontare come un altro carcere è possibile.
Il film distribuito da Bartlebyfilm, sarà in programma a Milano mercoledì 27 novembre al Cinema Ariosto alle 21.15. A introdurre la serata Gianfranco Pannone e Armando Punzo che, con La Compagnia della Fortezza da lui fondata, lavora da oltre 35 anni nel carcere di Volterra.
Sarà presente inoltre Cinzia de Felice, direttrice dell’Associazione Carte Blanche che cura e gestisce le attività della Compagnia della Fortezza e Andreino Salvadori, autore delle musiche. Interverranno in questa sede anche i rappresentanti delle realtà lombarde di teatro e carcere parte del progetto Per Aspera ad Astra: Ivana Trettel per Opera Liquida (Casa di Reclusione Milano Opera), Giuseppe Scutellà e Lisa Mazoni per Puntozero (IPM Cesare Beccaria) e Alessia Gennari di Rumore d’ali teatro per l’Associazione ForMattArt (Casa di reclusione di Vigevano). Presenti anche per Fondazione Cariplo, a sostegno del progetto: Cristina Chiavarino (Direttrice Area Arte e Cultura), Lorenza Gazzerro (Vice direttrice Area Arte e Cultura) e Maria Chiara Baretta (Programme Officer dell’Area Arte e Cultura e responsabile per il progetto Per Aspera ad Astra in Fondazione Cariplo).
A Volterra un altro carcere è possibile, dice il regista Gianfranco Pannone. A Volterra, infatti, sotto la guida di Armando Punzo è nata la Compagnia della Fortezza che ogni anno, nell’istituto di detenzione collocato all’interno della Fortezza Medicea, allestisce il suo spettacolo.
Insieme ad altre compagnie teatrali che operano in vari istituti di pena italiani, la Compagnia della Fortezza anima il Progetto Per Aspera ad Astra, promosso da Acri e sostenuto da 12 Fondazioni di origine bancaria, che vede allievi giovani e meno giovani conoscere da dentro il lavoro di Punzo e delle altre compagnie, confrontandosi su un altro teatro possibile. Il film arriva al cinema dopo la prima mondiale alla 65a edizione del Festival dei Popoli e il passaggio al MedFilm Festival e al Parma Film Festival – invenzioni dal vero.
“Qui è altrove: Buchi nella realtà” segue, fino al debutto nel carcere di Volterra, le prove di Armando Punzo con i suoi attori nell’ambito del progetto teatrale ATLANTIS cap. 1 – La permanenza. Qui, con altri registi provenienti da diverse esperienze di teatro-carcere, la Compagnia della Fortezza organizza la masterclass, riunendo tutte queste realtà nel segno di un’utopia possibile.
“Qui è altrove – dice Gianfranco Pannone – non è un film sul carcere, ma sul teatro in carcere che si fa linfa vitale. Tuttavia, non si può essere insensibili alla condizione dei nostri istituti di detenzione, che quest’anno hanno registrato al loro interno una sessantina di suicidi, oltre che un po’ ovunque diverse sollevazioni per le condizioni assai difficili all’interno delle celle, per i detenuti come per le guardie carcerarie.
L’esperienza di Volterra, che vede Armando Punzo animare da ben 35 anni anni la Compagnia della Fortezza, composta, insieme a dei professionisti del teatro, da detenuti-attori, è un’isola in un panorama per molti versi desolante, che ci dice una cosa semplice e chiara: ‘un altro carcere è possibile’. Possibile nella misura in cui i detenuti sono anzitutto persone che condividono con altre persone un’esperienza unica perché fortemente umana.”
Dice Armando Punzo: “Per Aspera ad Astra: attraverso sentieri impraticabili, raggiungere la luce. E la luce, le stelle, sono quelle di un’utopia concreta che si realizza lì dove è impensabile. All’inizio, forse, nessuno avrebbe scommesso su questo progetto di Teatro in Carcere. Eppure, a distanza di sette anni, è evidente a tutti che dalla nostra particolare postazione, attraverso un agire prettamente artistico, trascendiamo il carcere reale per parlare dei limiti e della prigione più ampia in cui tutti siamo rinchiusi. Per Aspera ad Astra – continua Punzo – racchiude in sé il senso dell’utopia quando si realizza. Nel suo più celebre volume, “Il Principio Speranza”, Ernst Bloch ha parlato di utopia concreta, del sogno ad occhi aperti, di quel davanti a noi che intravediamo e a cui lavorare giorno dopo giorno per realizzarlo. Ha proposto una filosofia che si oppone a una visione distopica, a una fuga dalla realtà, per arrivare a celebrare e affermare con forza le potenzialità dell’essere umano.
Ho riconosciuto in questa visione di speranza concreta la mia idea di teatro con la Compagnia della Fortezza e delle compagnie che fanno oggi parte di questo progetto. Trovo straordinario che il film di Gianfranco Pannone, “Qui è altrove”, provi a darne precisa e poetica testimonianza. Ringrazio Acri e le Fondazioni di origine bancaria che sostenendo con convinzione Per Aspera ad Astra si inseriscono con noi nel dibattito attuale sulla funzione dell’arte.”
“Per Aspera ad Astra – dice Donatella Pieri, Presidente della Commissione Beni e Attività culturali di Acri – è un progetto di sistema delle Fondazioni di origine bancaria, che mette in rete una pluralità di soggetti di territori diversi, dalle compagnie teatrali agli istituti di pena, con l’obiettivo condiviso di contribuire a rigenerare il carcere attraverso la cultura, offrendo, al contempo, ai detenuti l’opportunità di seguire percorsi di formazione nei mestieri del teatro: il progetto, di valore artistico e partecipato, sfida i pregiudizi e restituisce il diritto alla bellezza anche a coloro che si trovano in condizioni di privazione della libertà.”
“Qui è altrove: Buchi nella realtà” scritto e diretto da Gianfranco Pannone è prodotto da Bartlebyfilm e Aura Film, in co-produzione con RSI – Radiotelevisione svizzera, con la collaborazione di Acri – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa e Carte Blanche e con il patrocinio di Associazione Antigone. Il film ha aperto, come evento speciale, la 65a edizione del Festival Dei Popoli con un passaggio successivo alla 30a edizione del MedFilm Festival e al Parma Film Festival – Invenzioni dal vero.