Maxi Lopez va al Milan, vediamo che succede invece a Tevez
Maxi Milan: è questo il titolo che campeggia sul sito ufficiale dei colori rossoneri. Il Milan ha scelto il suo nuovo attaccante; si tratta del 27enne argentino, ex Catania, Maxi Lopez. Sfuma invece l’arrivo di Tevez proprio quando, alle 18.45, sembrava tutto fatto per l’approdo a Milanello dell’ex City.
MAXI LOPEZ: SCOPRIAMOLO ASSIEME – Nato a Buenos Aires il 3 aprile del 1984, Maxi Lopez cresce calcisticamente nel suo paese natale, l’Argentina, dove debutta nella prima squadra del River Plate all’età di 17 anni. In 70 partite sigla 16 reti e vince tre Clausura consecutivi (2002, 2003 e 2004).
- L’occasione d’oro arriva a 21 anni; è il gennaio del 2005 quando il Barcellona, per sostituire l’infortunato Henrik Larsson, batte la concorrenza di Fiorentina e Milan ed acquisisce le prestazioni dell’argentino per una cifra pari a 6,5 milioni di euro.
- Al Camp Nou non dimostra il suo vero valore: 2 reti in 19 partite sono troppo poche. Numerosi anche i problemi muscolari; il più grave lo subisce il 30 aprile del 2005 quando rimane indisponibile per diversi mesi a seguito dell’infortuno al quinto metatarso del piede destro.
- Nonostante questo riesce a mettere nella propria bacheca due Liga (2004-05 e 2005-06), una Supercoppa Spagnola (2005) ed una Champions League (2005-06).
- È un periodo cruciale nella carriera della “galina de oro”, soprannome datogli per la sua voluminosa capigliatura bionda. Tra il 2006 ed il 2009 girovaga tra Spagna, Maiorca, e Russia, Fk Mosca, siglando 14 reti in 56 match.
- Si rilancia in Brasile, al Gremio, dove nel 2009 arricchisce il proprio tabellino di 17 gol in 41 partite. È la svolta: il 20 gennaio 2010 torna in Europa e, più precisamente, a Catania. Il club etneo lo acquisisce per 3 milioni di euro.
- La seconda parte della stagione è esaltante: 11 reti in 17 partite e tanti complimenti a Lo Monaco per l’affare concluso; nella stagione seguente però non si conferma: nelle 37 partite disputate realizza solamente 10 reti.
- Nell’ultimo calciomercato estivo è oggetto di diverse voci: viene accostato dapprima alla Fiorentina, per sostituire un’eventuale partenza di Gilardino e, poi, al Genoa. Ma non accade nulla: rimane ai piedi dell’Etna demotivato. Montella lo usa poco ma l’argentino, in 16 partite, mette lo zampino 5 volte.
- Il resto è storia recente: “Sono veramente felice dopo tutto quello che è successo è arrivato il premio di arrivare in questa grande squadra. Saluto tutti i tifosi di questo grande club e spero di ripagare l’affetto con tutti i miei sforzi”. Sono queste le prime parole dopo aver firmato un contratto che lo legherà ai colori rossoneri fino al 30 giugno 2015.
MAXI LOPEZ: DISPONIBILE ANCHE IN CHAMPIONS – I tifosi rossoneri sperano che il soprannome comminato a Maxi Lopez, “Galina de oro”, possa essere agganciato non più solo alla folta capigliatura bionda quanto, piuttosto, ai gol sfornati dalla punta.
- I punti a favore dell’argentino del Catania sono sicuramente due: è abile ed arruolabile da subito, al contrario di Carlitos che avrebbe avuto bisogno di almeno un mese per rimettersi in sesto, ed inoltre può disputare la Champions, al contrario dell’argentino del City.
- Tuttavia bisogna avere l’onestà intellettuale di riconoscere che Maxi Lopez era una semplice alternativa al mancato approdo a Milanello di Tevez. Un buonissimo giocatore, ma comunque un obiettivo secondario per la dirigenza milanista.
- Ma a questo punto che ne sarà di Inzaghi? Il bomber rossonero, se fosse approdato a Milanello Tevez, sarebbe stato inserito nella lista Champions. Le probabilità sono però decadute con l’arrivo a San Siro di Maxi Lopez.
- È quindi sempre aperta la pista che vorrebbe SuperPippo in un’altra squadra in questa seconda metà del campionato: il Parma di Ghirardi, che ha perso Crespo, è sicuramente la società che attira maggiormente l’attaccante del Milan.
MA TEVEZ? ALLE 18.45 ERA (QUASI) TUTTO FATTO – “Eravamo molto vicini ad un accordo e alle 18.30, ero convinto di chiudere per Tevez”: sono queste le parole pronunciate da Adriano Galliani alle 19.45 durante il primo intervento al canale tematico rossonero, Milan Channel.
- Ma come mai non si è concretizzato l’acquisto di Tevez? L’Ad rossonero spiega così: “Eravamo vicinissimi ma ho dato una parola d’onore al Catania e a Maxi. Lui è un giocatore forte e pronto da subito”.
- Come a dire, avevamo in mano Maxi Lopez e non potevamo aspettare ancora Tevez. Siamo sicuri che sia andata veramente così?
- Indiscrezioni parlano, proprio quando il City si è convinto di concedere Carlitos in prestito oneroso con riscatto nel giugno 2012 condizionato alla partenza di uno tra Pato e Robinho oppure rimandato al giugno 2013, di una penale che il Diavolo avrebbe dovuto versare agli inglesi in caso di mancato riscatto della punta argentina.
TEVEZ-MILAN TUTTO FINITO? NON SECONDO GALLIANI – “Chissà che con Carlitos ci sia solo qualche mese di separazione e basta, io sono contento per come ci siamo lasciati con il City, abbiamo un buonissimo rapporto”.
- Sempre a Milan Channel, il plenipotenziaro rossonero, si è mostrato possibilista verso un futuro approdo a Milanello di Tevez.
- Per poi ribadire, a Sky Sport 24: “Siamo contenti così. I rapporti col City sono di nuovo buoni, quindi ora può succedere di tutto”.
- L’Ad milanista lascia aperte le porte ma non per gli ultimi giorni di mercato: “Abbiamo preso Maxi Lopez, Tevez non arriva al 100%”.
- Idea diversa per l’Ad del Catania, Pietro Lo Monaco che commenta così la vicenda Tevez-Milan: “Può ancora succedere di tutto. Galliani non è uno che si arrende e li vuole tutti e due”.
GIUGNO? MA DI CHE ANNO? – Discorso rimandato a giugno quindi? Proprio durante l’ultima estate, nel mese di agosto, noi di Cronacamilano.it abbiamo pubblicato un’inchiesta che trattava diversi temi: Fair Play Finanziario, Ranking Uefa, questione Stadi di proprietà ed azionariato popolare nelle società calcistiche.
- Il risultato è stato netto: i campioni in Italia approderanno sempre più difficilmente. I motivi? Il calcio italiano sta perdendo, a vista d’occhio, competitività.
- E l’esempio netto è la mancanza di interesse da parte di finanziatori esteri. Se si esclude la Roma, acquistata ancora non si sa come da Di Benedetto-Pallotta, nel calcio italiano le società sono tutte di proprietà di mecenati.
- E non c’è quinid da sorprendersi che gli sceicchi, che sicuramente stiamo ben lungi dall’invocare, guardano altrove: Spagna, Francia, Inghilterra e Germania.
- Fino a poche ore fa l’unica possibilità, per i grandi club italiani, per acquisire un top player era quella di inserirsi in “litigi” tra il giocatore e la società di militanza. Vedi i casi Ibrahimovic, Robinho, Cassano, Pazzini e, quasi, Tevez.
- Ma se l’argentino farà scuola, rimarrà un’unica possibilità per acquistare grandi giocatori: cedere un big. Esattamente come stava facendo il Milan nell’infuocata settimana pre-derby: via Pato e dentro Tevez. Non c’è alternativa.
QUATTRO GIORNI PER “CREDERE NELLE FAVOLE” – Parlare ora di acquistare Tevez a giugno 2012 non ha senso. In estate il City si dovrà accontentare di molti meno soldi. Con 15/18 milioni lo si potrebbe portare a casa senza problemi.
- Ma in quel momento il nodo cruciale diventerebbe l’ingaggio; si potrebbe scatenare un’asta al rialzo tra i club più ricchi del Mondo. E lo sappiamo, nelle aste le società italiane perdono. E, a giugno, non c’è flirt che tenga. Il progetto ambizioso del Psg, nella prossima estate, potrebbe essere decisamente più interessante di ora.
- Inutile quindi parlare di Tevez rossonero nel giugno 2012. O la storia d’amore tra l’argentino ed il Milan si chiude in questi ultimi quattro giorni oppure rimarrà uno di quei colpi mancati.
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Matteo Torti