Milan – Udinese 1 a 2 Quarti di finale Coppa Italia, Seedorf fallisce il primo obiettivo
Era necessario licenziare Allegri e prendere Seedorf per vincere fortunosamente contro il Verona e perdere in casa contro l’Udinese in Coppa Italia? Dopo due partite possiamo dirlo: la scossa con il cambio di allenatore, in casa Milan, non c’è stata. Vedendo la partita di questa sera abbiamo l’ulteriore conferma che i principali colpevoli di questa disastrata stagione rossonera sono i giocatori che inanellano prestazioni ben al di sotto dei loro standard. E la società che in un momento così delicato decide di affidare la gestione tecnica ad un non-allenatore.
E’ di Coppa Italia la seconda presenza di Seedorf come allenatore del Milan; una sfida delicata che, anche grazie al tabellone, mette il Diavolo in condizione di poter raggiungere la finalissima del prossimo 3 maggio 2014 qualora superasse l’ostacolo Udinese.
Per mantenere in vita questo obiettivo, l’olandese si affida a Birsa, Kakà e Robinho alle spalle di Balotelli. A centrocampo sarà Nocerino a fare da supporto a De Jong. In difesa, davanti ad Abbiati, troviamo De Sciglio, Ramì, Zapata ed Emanuelson.
Guidolin, invece, si affida a Heurtaux, Domizzi e Danilo davanti a Brkic. Centrocampo con Widmer, Badu, Allan, Lazzari e Gabriel Silva. Davanti il talento e la velocità di Muriel a supporto di Fernandes.
Dopo 4’ bella triangolazione tra Kakà e Balotelli, ma il passaggio di ritorno di SuperMario per il brasiliano è troppo lungo; Brkic esce e fa sua la sfera.
Al 6’ grande contropiede dei rossoneri e partita sbloccata: Kakà lancia Birsa sulla destra, l’ex Torino serve subito in mezzo Balotelli che, di prima intenzione, sfrutta la ‘ciccata’ di Robinho e deposita in rete. 1 a 0 a San Siro.
Al 12’ primo giallo del match: Guida sventola l’ammonizione a Lazzari che entra in scivolata su Birsa al limite dell’area. L’Udinese sembra aver accusato il colpo; in questo primo quarto di match gli uomini di Guidolin non si sono ancora affacciati con pericolosità nella metà campo rossonera.
Al 22’ ci prova Muriel, favorito da uno stop errato di Ramì, ma l’attaccante friulano non va oltre un calcio d’angolo guadagnato. Al 33’ ci prova anche Allan, ma il suo destro si interrompe sui pugni di Abbiati.
Al 35’ ammonito anche Heurtaux che commette fallo su Balotelli; è l’occasione, per Seedorf, per effettuare il primo cambio: fuori Zapata e dentro Mexes. Per il difensore colombiano si sospetta un problema muscolare.
Decisamente più pericolosa l’occasione che capita al 36’ a Bruno Fernandes: liscio di De Jong e portoghese che parte in contropiede, ma non calcia sufficientemente forte da impensierire l’estremo difensore rossonero.
Al 41’ ingenuità di Emanuelson che frana addosso a Widmer nella propria area di rigore; Guida non ha dubbi: rigore. Dal dischetto si presenta Muriel: Abbiati intuisce, ma non riesce a mettere i pugni. 1 a 1 e giallo ad Urby. Tutto da rifare per il Milan.
Pochi istanti dopo i rossoneri protestano perché Brkic prende il pallone con le mani al di fuori della linea che delimita l’area di rigore. Guida lascia proseguire.
Dopo un minuto di recupero termina il primo tempo. A San Siro finisce 1 a 1 grazie alla rete in avvio di match di Balotelli ed al pareggio nel finale di tempo di Muriel su rigore; prova discreta dei rossoneri che, come domenica sera, tengono molto palla, ma prestano più volte il fianco al contropiede friulano. Cosa concludere: la fase offensiva è positiva, ma la difesa è sempre da rivedere.
Non ci sono cambi ad inizio ripresa, ma il Milan si presenta sul terreno di gioco con qualche minuto di ritardo. Al 52’ secondo cartellino giallo per i rossoneri: Guida ammonisce Birsa.
Al 59’ Udinese pericolosa con Muriel che, dall’altezza del dischetto dell’area di rigore, fallisce un gol già fatto calciando addosso ad Abbiati. I rossoneri reagiscono con un bel cross dalla sinistra per Balotelli, ma Brkic esce bene.
Al 60’ ancora Muriel protagonista, ma l’attaccante friulano si perde in un dribbling di troppo al limite dell’area e si fa recuperare da Ramì. Il pubblico di San Siro inizia a rumoreggiare ed a fischiare la squadra allenata da Seedorf.
Al 67’ primo cambio anche per Guidolin: dentro Pereyra per Fernandes. Due minuti dopo giallo anche per Danilo che falcia Balotelli al limite dell’area; della punizione si incarica SuperMario: conclusione potente, ma piuttosto centrale. Brkic si salva in angolo.
Al 73’ contropiede micidiale per l’Udinese che, con il neo entrato Pereyra, si divora per due volte l’occasione di andare in vantaggio. Guidolin cambia anche il secondo attaccante: dentro Nico Lopez per Muriel.
Al 76’ ci prova Heurtaux, ma il suo colpo di testa termina sopra la traversa. Passano sessanta secondi e l’ex Roma Nico Lopez supera Abbiati con un sinistro micidiale dai venti metri dopo aver corso indisturbato per trenta metri. Nessun ostacolo davanti a lui: 1 a 2 a San Siro.
All’81’ bordata di fischi per Nocerino che viene richiamato in panchina per lasciare posto ad Honda. Il giapponese, pochi secondi dopo, viene ammonito per un intervento a piedi uniti su Badu nel cerchio del centrocampo. All’85’ ammonito anche Mexes.
All’87’ Seedorf esaurisce i cambi facendo entrare Abate per Emanuelson. Al 91’ ci prova Balotelli, ma il suo interno destro finisce tra le braccia di Brkic. Nella pochezza generale di questa sera, SuperMario è l’unico rossonero a salvarsi ed a superare la sufficienza.
Al 92’ Guidolin decide di prendere tempo inserendo Pinzi per Lazzari. Niente da fare; dopo tre minuti di recupero Guida fischia la fine del match.
A San Siro termina 2 a 1 in favore dell’Udinese. Milan positivo solo nei primi quindici minuti, dopodiché è stato un crescendo continuo dei friulani che hanno prima pareggiato e poi trafitto definitivamente il Milan.
Il possesso palla, quando è così sterile, non serve a nulla. La difesa è perennemente incerta, il centrocampo non fa gioco, i trequartisti devono abbassarsi continuamente e perdono lucidità davanti. Insomma, c’è molto da lavorare. E in panchina c’è un non-allenatore. Il dilemma continua.
Seedorf fallisce il primo obiettivo stagionale uscendo, miseramente, contro un’Udinese con diverse riserve in campo. Alle Semifinali, contro la vincente tra Fiorentina e Siena, accedono i friulani.
La chiusura di gennaio e l’inizio di febbraio saranno molto intensi per il Diavolo che si trova a disputare la trasferta di Cagliari domenica 26 alle 15.00 e la gara casalinga contro il Torino alle 20.45 di sabato 1° febbraio.
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Matteo Torti