Esonero Mihajlovic Milan, arriva Brocchi con un contratto fino al 30 giugno 2016
Una decisione inaspettata fino alla tarda serata di lunedì, divenuta certezza nella giornata di ieri: il Milan ha deciso, Berlusconi ha dato seguito all’idea di esonerare Sinisa Mihajlovic. Al posto del tecnico serbo arriva Cristian Brocchi, ex allenatore della Primavera rossonera e da diversi mesi pupillo del patron del Diavolo. Per lui contratto fino al 30 giugno 2016. Il serbo paga la sconfitta contro la Juventus, anche se per molti milanisti è stata la partita migliore della stagione.
L’ANNUNCIO DEL MILAN – Sono le 10.55 di ieri quando un comunicato sul sito ufficiale rossonero ufficializza il cambio in panchina:
– “AC Milan comunica l’esonero del Signor Sinisa Mihajlovic dall’incarico di allenatore. Al Signor Mihajlovic vanno i più sentiti ringraziamenti per l’attività fin qui svolta con impegno e correttezza. La conduzione tecnica della Squadra è affidata, fino al termine dell’attuale stagione, al Signor Cristian Brocchi al quale AC Milan rivolge i più cordiali auguri di buon lavoro”.
UN MILAN PROFONDAMENTE DIVERSO DAL PASSATO – Se negli ultimi 2 anni esoneri lo stesso numero di allenatori, 4, esonerati nei 28 anni precedenti vuol dire che c’è qualcosa che non va, che nella società qualcosa è cambiato.
– Significa che il Milan di Silvio Berlusconi, per lustri modello da seguire in termini di coesione e comunicazione, ha perso questi plus fino a diventare una società qualunque, dove emergono barriere ed ostacoli, sgambetti e insicurezze. La scelta di oggi esonerare Sinisa Mihajlovic e di sostituirlo con Cristian Brocchi sembra andare in questa decisione.
– Una storia, almeno sotto il profilo dei tecnici, cambiata il 25 gennaio del 2014 quando Berlusconi, spinto dalla figlia Barbara, esonerò Max Allegri dopo la sconfitta per 4 a 3 contro il Sassuolo. Da lì sono arrivati Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic. Tutti con risultati più o meno deludenti, tutti finiti molto presto sotto la graticola ed esonerati di lì a pochi mesi.
UN PESANTE RIDIMENSIONAMENTO – Cosa ci si aspetta dal Milan di Brocchi? Probabilmente Berlusconi vuole calcio spettacolo e vittorie. Se così fosse, sarà inevitabile per il nuovo tecnico rossonero finire ben presto nelle grinfie del patron del Diavolo.
– È stato lo stesso presidente ieri sera a spiegare così la scelta: “Brocchi è una scelta per preparare il futuro, un futuro nel quale il Milan deve tornare al gioco e a risultati all’altezza della sua storia. A fine stagione trarremo le somme e opereremo tutte le scelte necessarie a questo fine”.
– Ciò che sembra sicuro è che il Milan sta operando sulla strada del ridimensionamento. Mercato della scorsa estate a parte, dove sono stati spesi 100 milioni di euro sulla scorta dell’entusiasmo per un opinabile arrivo di Mr. Bee e della sua cordata, i rossoneri sembrano destinati a rimanere in questo circolo vizioso per diversi anni.
– Almeno fin tanto che programmazione, competenza e lucidità tornino di casa a Milanello; elementi troppo spesso dimenticati negli ultimi anni quando l’avvento di Barbara in società ha causato più di una discussione con Galliani e quando la sempre maggiore presenza di Berlusconi non è sempre coincisa con lucidità nelle scelte.
– Un esempio è stata la telenovela Mr. Bee: un affare che si doveva chiudere la scorsa estate, rimandato poi a settembre, dicembre e ora alla fine del campionato. Un affare assolutamente utopistico con le cifre comunicate (500 milioni di euro per il 49% delle quote) e che racconta di un Milan che illude e sbaglia totalmente strategia comunicativa, che mette in mostra un Milan non più coeso, razionale e lucido, che mette in mostra un Milan che a molti non pare più essere il vero Milan.
IL MILAN DI BROCCHI – Ennesima vittima di un “guardiolismo” dilagante in cui competenza ed esperienza non sembrano più essere virtù necessarie per gli allenatori, Cristian Brocchi si siede sulla panchina rossonera con l’imprinting di Berlusconi, ma non di Galliani.
– Il presidente rossonero vede in Cristian un allenatore capace di far giocare bene le squadre; con la Primavera, pur non vincendo alcun trofeo, è stato così. Ma allenare i ragazzi della Primavera o quelli della Prima Squadra, come dimostrato anche da Pippo Inzaghi, è tutta un’altra cosa.
– Ad ogni modo il neo-tecnico ha le armi, almeno sulla carta, per convincere il patron del Diavolo: 4-3-1-2 con Bonaventura o Honda dirottati dietro le due punte che saranno Bacca e Balotelli. A centrocampo Brocchi avvierà l’operazione rilancio per Bertolacci, affidandosi a Kucka e lanciando Locatelli come sostituto di Montolivo. Tutto confermato dalla cintola in giù con Donnarumma tra i pali e Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli come titolari di difesa.
DOMENICA SERA PRIMA PROVA – E per vedere all’opera il nuovo Milan di Brocchi bisognerà attendere solamente le 20.45 di domenica quando i rossoneri saranno impegnati a Genova contro la Sampdoria. Obiettivo vincere, per iniziare bene e respingere gli attacchi al sesto posto di Sassuolo e Lazio.
Matteo Torti