La bayadère al Teatro alla Scala di Milano
Protagonisti il Corpo di Ballo del Piermarini con la étoile Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko
Un’India da leggenda, intrighi e drammi d’amore, guerrieri e danzatrici alla corte del Rajah, infine il suggestivo epilogo del Regno delle Ombre. Questi sono gli ingredienti di uno dei più celebri balletti del repertorio classico: La bayadère, creazione di Marius Petipa su musica di Ludwig Minkus.
Per sostenere la Fondazione Ospedale Niguarda, il 22 maggio 2024 alle ore 20, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia – accompagnati dal vivo dall’Orchestra del Teatro alla Scala – si esibiranno in un’anteprima benefica dello spettacolo (in cartellone ufficialmente dal 26 maggio) nella versione fastosa e ricca di virtuosismi creata per quest’opera in tre atti da Rudolf Nureyev, uno dei più grandi ballerini e coreografi della storia della danza.
La bayadère, ultima delle sue letture dei grandi classici, arriva per la prima volta alla Scala nel dicembre 2021. Ripresa per l’occasione da Manuel Legris, direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, con un nuovo allestimento di Luisa Spinatelli. A dirigere l’orchestra scaligera è il maestro Kevin Rhodes. Nei ruoli di Nikiya e Solor la neo étoile Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko. A interpretare la figlia del Rajah, Gamzatti, la prima ballerina Alice Mariani.
L’intero ricavato dell’anteprima benefica de La bayadère al Teatro alla Scala andrà a favore della Fondazione Ospedale Niguarda, nata nel 2022 per affiancare il grande ospedale pubblico metropolitano nel migliorare sempre più l’assistenza ai pazienti, così come per promuovere la ricerca clinica e l’innovazione.
I fondi raccolti grazie alla vendita dei biglietti contribuiranno in particolare a finanziare l’ampliamento del progetto pilota Close2Mi: una rete di prossimità per neogenitori, realizzato dalla Fondazione grazie al contributo di Regione Lombardia con l’obiettivo di migliorare la salute delle donne che hanno partorito al Niguarda, sostenere l’allattamento al seno e prevenire o intervenire in situazioni di difficoltà.
Tra i principali servizi previsti dal progetto, un sistema di assistenza domiciliare dopo il parto con visite di ostetriche dedicate, reperibili telefonicamente 24 ore su 24, e operatrici sociali al fine di individuare tempestivamente eventuali segnali di disagio psico-fisico, ma anche socio-economico o relazionale, e agevolare la presa in carico della mamma e della famiglia da parte degli specialisti e dei servizi competenti.
Ph Brescia e Amisano