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Migranti a Milano, vogliono lavorare oppure no? Scriveteci

immigrato-senzatetto-migranteDi seguito la segnalazione inviata alla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it) da una cittadina che pone l’accento su un tema più che mai attuale: la difficoltà di trovare un posto di lavoro nella nostra città, Milano. A fronte di tale problema, dall’altra parte le offerte per gli stranieri, che si dividono tra chi non si lascia sfuggire l’opportunità, e chi invece preferisce lasciarsi mantenere dallo Stato, senza fare alcunché (in merito vedi la foto, scattata in zona Stazione Centrale, dove molti migranti stazionano tutto il giorno nelle aree verdi, in tutto relax).
GLI ITALIANI: SONO DAVVERO “SCHIZZINOSI?” IN TEMA DI LAVORO? –“Buongiorno – esordisce la nostra lettrice –, sarebbe opportuno smettere di dire che gli immigrati sono una risorsa perché fanno lavori che gli italiani non vogliono fare: direi il contrario.
MIO MARITO, 52 ANNI, IN MOBILITÀ” – “Mio marito di anni 52, in mobilità – prosegue la cittadina – farebbe anche le pulizie, il cameriere, il magazziniere.
– “Ma il punto – spiega – è che non viene neanche contattato dalle aziende alle quali evidentemente conviene assumere extra comunitari. E solo per fare un esempio – prosegue la lettrice – fino a un paio di mesi fa un locale sui Navigli esponeva il cartello ‘Si cercano indiani o filippini come camerieri’!
IL RAZZISMO NON C’ENTRA NULLA – “Quindi il punto non è il razzismo – spiega ancora la cittadina –, ma l’ingiustizia di essere trattati peggio di chi arriva in questa città.
– “Aggiungo infatti – osserva ancora – che qui non puoi fare nulla senza documenti, benestari, carte da bollo.. loro invece in un attimo aprono negozi (anche in zona Navigli, e con affitti non certo economici!) e ristoranti.
CONTINUIAMO A RACCONTARCI FAVOLE” – “Ma continuiamo pure a raccontarci favole – conclude la nostra lettrice –, e poi ci sono i disperati italiani che arrivano ad ammazzarsi perché sono senza lavori e ancora giovani!! Una moglie arrabbiata”.

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