Seminario Ethnopsychopathology Università di Urbino 24 marzo 2017, il filo della psichiatria unisce Milano e Urbino grazie al Dott. Francesco Comelli
Venerdì 24 marzo 2017 si svolgerà a Urbino alle ore 11.00, presso il Magistero in Via Saffi sede Volponi, assieme all’associazione Ouverture creata dagli studenti di Psicologia Corso di Laurea Magistrale, un seminario su diversità e analogie fra “I fondamentalismi sintomatici occidentali (es le anoressie) e i fondamentalismi nati in giovani di pari età orientali”.
L’iniziativa si colloca nell’ambito dell’insegnamento di Ethnopsychopathology, e il relatore sarà lo psichiatra Francesco Comelli (nella foto).
Francesco Comelli divide la propria attività tra Milano e Urbino: “Il mio lavoro si divide geograficamente fra lo studio privato, in Milano – ci racocnta Comelli –, l’ABA (Associazione studio e ricerca Bulimia e Anoressia, l’IIPG (Istituto Italiano Psicoanalisi di Gruppo), e l’Università “Carlo Bo” di Urbino, dove ho un insegnamento di Etnopsicopatologia al corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica”.
“Scelsi Psichiatria subito dopo Medicina – spiega ancora il Dott. Comelli – sulla base di una passione, privilegiando sempre alcuni aspetti: l’interesse del paziente su quello delle scuole di pensiero e il desiderio di lavorare con colleghi e maestri in grado di trasmettere elementi autentici, piuttosto che frequentare ambiti magari prestigiosi ma in fondo di facciata”.
Il Dott. Comelli è anche coordinatore di Basti-menti (benessere psiche società), associazione che offre alle persone che hanno sofferto un disagio psichico, ai loro parenti o a chi avesse un qualunque interesse un aiuto per affrontare il reinserimento sociale e riabilitativo, sulla base di un approccio multiforme di partecipazione, tramite progetti innovativi a supporto della prevenzione, della diagnosi e della cura.
“Il percorso si basa su una ricerca continuativa sia clinica che sociale e culturale – ci spiega Comelli –, condotta dai partecipanti, con un’innovativa gestione del disagio mentale finalizzata a migliorare la qualità della vita delle persone, che hanno patito un’ esclusione o un dolore esistenziale che abbia gravemente inciso sul loro benessere o sulla capacità di vivere un’ adeguata dimensione sociale”.
Tra le attività di Baasti-Menti:
Le serate della cultura: Momenti di gruppo allargato, aperto anche ai non soci, in cui si trattano e si dibattono temi di cultura generale, condivisi da tutti i partecipanti, anche con spazi per l’esposizione di iniziative culturali dei singoli. Il principio di fondo delle serate culturali è il riconoscimento del valore terapeutico della cultura e dell’impatto positivo e curativo del dibattito.
Giornalismo emotivo: E’ attiva una redazione che pubblica un blog (borderblogpsiche. jimdo.com) e (it.facebook.com/borderblog) che ospita notizie sugli eventi correlati alle nostre attività ed interessi, realizza video-documentari, prevalentemente incentrati sul disagio psichico e sociale, lavora su temi culturali anche in coordinamento con le attività della serata della cultura.
Critica cinematografica: Si vedono film a tema o a richiesta di singoli o di gruppi cui segue un dibattito con approfondimenti. L’obiettivo è di far emergere problematiche “compresse” come la rabbia negli adolescenti per poi incanalarla verso strumenti di crescita e, eventualmente, percorsi di cura. Il dibattito e gli approfondimenti, elaborati dal gruppo di spettatori, è seguito da professionisti che favoriscono il loro inserimento nelle tematiche sviluppate dall’associazione.
Sostegno, coaching e progetti di gruppo ed individualizzati: Si tratta di forme di sostegno e di affiancamento a singoli o a gruppi omogenei per interessi che si esprime in forme diverse: dalle passeggiate di gruppo alla presenza domiciliare (“home care”) finalizzate a combattere l’isolamento sociale. I giovani sono seguiti nel rapporto con la scuola quando emerge un forte disagio legato al contesto. Il sostegno individuale è adottato nel caso sia difficile un lavoro di supporto classico; si procede tramite un intervento pedagogico di educazione al passaggio di vita del soggetto, individuando gli interessi e le abilità esistenziali di fondo, in parallelo con il percorso di cura psichiatrica.
Gruppo di scrittura creativa: Vengono elaborati testi sotto la guida di una giornalista professionista, su temi preventivamente discussi, con l’aspirazione ad una pubblicazione.
Spazio comunitario: La sede dell’associazione è aperta ai soci in orari concordati come luogo di incontro per intrattenimenti vari: dall’ascolto di brani musicali, alla lettura, ai lavori manuali quali la maglieria ed il ricamo.
Eventi culturali pubblici: Un gruppo di operatori e pazienti ha formato la compagnia teatrale “Gli Instabili” che si è esibita con un proprio spettacolo, riscuotendo successo nella manifestazione Bookcity Milano ed in altri contesti.
Navigare a vela: E’ un momento di incontro con la natura su una barca a vela, dal valore risocializzante e di recupero della fiducia in sé. Vi partecipano principalmente pazienti e terapeuti, pur essendo aperto a tutti i soci. La partecipazione è condizionata alla valutazione di idoneità psicofisica.
Esercizi di riequilibrio fisico: L’ associazione dispone di spazi per un lavoro di ascolto e rivitalizzazione del corpo con mezzi terapeutici di musica e di danza.
Gruppo multifamiliare: Pazienti, genitori e parenti congiuntamente o disgiuntamente lavorano su temi di vita familiare coordinati da professionisti specializzati. Le tematiche della famiglia diventano un terreno comune che gradualmente trasforma le conflittualità in spazi di lavoro psichico.
Per ulteriori informazioni:
– Università di Urbino, Magistero via Aurelio Saffi 15
– 61029 Urbino (PU).
– Tel 0722 305700.
– L’ingresso al seminario di venerdì 24 marzo a Urbino è libero e tutti saranno i benvenuti
Per conoscere tutto su Basti-Menti:
– https://www.facebook.com/bastimenti/?ref=page_internal
– info@basti-menti.org
– francesco.comelli@alice.it
V.P.