Milan Chievo 4 a 0 Serie A tredicesima giornata, poker rossonero
Allegri, dopo il big match di mercoledì contro il Barcellona, si rituffa nel campionato e decide di affrontare la sfida casalinga contro il Chievo con Boateng alle spalle di Ibrahimovic e di Pato, tornato titolare dopo le panchine contro Fiorentina e Blaugrana. A centrocampo spazio ad Aquilani, Van Bommel e Nocerino, mentre la difesa sarà guidata da capitan Thiago Silva con Yepes che subentra a Nesta ed Abate con Antonini sulle fasce. In porta esordio stagionale di Amelia che sostituisce l’infortunato Abbiati.
Dopo poco più di quaranta secondi il Milan va già vicinissimo al vantaggio: Pato stoppa un pallone al limite dell’area e lo appoggia ad Ibrahimovic che, di interno, cerca di sorprendere Sorrentino con un pallonetto. Palla che scheggia la parte superiore della traversa ed esce.
Al 5’ è ancora lo svedese a rendersi protagonista: dalla trequarti passaggio filtrante per Aquilani che, in allungo, non arriva sul pallone; ottima chiusura dell’estremo difensore clivense.
L’inizio scoppiettante del Diavolo non può che legittimarsi: è quanto avviene al 7’ quando sugli sviluppi di un corner Thiago Silva, ricevuta palla da Boateng, dal limite destro dell’area calcia un preciso diagonale che si insacca. Milan subito in vantaggio grazie al suo, almeno per oggi, capitano.
Gli ospiti si fanno vedere, per la prima volta, all’11 quando, sugli sviluppi di una punizione dal limite dell’area, servono Pellissier che però viene murato da Amelia. Rossoneri un po’ in affanno nell’occasione.
Il pericoloso occorso sveglia nuovamente i rossoneri che, al 15’ non lasciano bensì raddoppiano: Ibrahimovic, dal limite dell’area, riprova il pallonetto fatto dopo quaranta secondi e, nell’occasione, beffa Sorrentino. Dopo solo un quarto d’ora partita incanalata per Allegri & Co.
Come normale che sia, dopo il doppio vantaggio, il match si rilassa: i rossoneri cercano di addormentare il gioco con il possesso palla senza disdegnare qualche ripartenza, specialmente con Abate, Boateng ed Ibrahimovic. Ancora un po’ fuori dal gioco Pato che, però, si incarica di battere tutti i calci d’angolo.
Il brasiliano si riscatta pienamente al 32’ quando cala il tris: schema dal corner con Aquilani che calcia al volo; la palla rimane in area ed il Papero è il più lesto ad accorgersene ed a depositare in rete.
Ma la prima frazione di gioco non finisce qui: occasione clivense al 41’: Sammarco dalla sinistra crossa per Bradley che, al volo, gira di destro: Amelia può solo guardare il pallone scorrere e spegnersi a lato.
Sul capovolgimento di fronte è Pato a portare a spasso Luciano che, quasi sulla linea di fondo, lo atterra: penalty per il Diavolo che Ibrahimovic realizza. Poker rossonero ed abbraccio tra i due attaccanti.
Padroni di casa che, non sazi, tentano il quinto gol con Antonini allo scadere: duetto tra Pato ed Ibrahimovic e palla che finisce tra i piedi del terzino sinistro che, dal limite dell’area, calcia a lato.
Ripresa che inizia con un fulmine: passano trentacinque secondi ed Antonini imbecca Ibrahimovic che, non appena entrato in area, scaglia un gran tiro che termina alla destra della porta difesa da Sorrentino.
Dopo questo inizio turbo, il match si riallinea su binari più calmi e più leggeri: i rossoneri non infieriscono ed Allegri, al 60’, sostituisce Boateng inserendo Emanuelson.
Il secondo tempo, con il tabellino che segna un impietoso 4 a 0, ci consente di registrare solamente le sostituzioni: al 68’ è la volta di Robinho che subentra ad Ibrahimovic. Standing ovation per lo svedese autore di un’ottima doppietta e di una prova intensa.
Dopo due minuti si fa vedere il Chievo: punizione dal limite per Pellissier e parata sicura di Amelia. Al 72’ si rivedono i rossoneri: punizione di Aquilani che trova Antonini che, in sforbiciata, “cicca” il pallone e manda su Sorrentino.
Al 76’ ultimo cambio per il tecnico livornese: fuori un volenteroso Pato e dentro il giovane El Shaarawi. È l’ultimo fatto degno di nota di un match che il Diavolo ha incanalato subito sui giusti binari e che gli ha permesso di non disperdere forze inutilmente.
Rossoneri che con la vittoria odierna balzano a quota 24 ad una lunghezza di distanza dalla capolista Juventus che, martedì, recupererà il match rinviato in quel di Napoli. Allegri si gode il buon momento dei suoi che, nelle ultime sette partite ha messo a segno ben 22 reti (più di tre ogni 90 minuti) e subendone sei (meno di una a giornata).
Matteo Torti