Inter si ribella agli arbitraggi, Moratti, Paolillo, Ranieri, Lucio e capitan Zanetti accusano i fischietti italiani e sabato arriva la Juventus
“Io non voglio pensare a complotti nè a nulla, ma tutti questi rigori sono troppi”: è la seconda volta che Ranieri tira in ballo possibili spettri del passato, rievocando la paura, presente nella società e tra i supporters neroazzurri, che alla squadra di Moratti venga fatto pagare, sul campo, il beneficio ottenuto dall’assegnazione dello scudetto 2006 revocato alla Juventus.
COME METTERE LE MANI AVANTI – Sabato sera San Siro ospiterà il big match tra Inter e Juventus e la squadra neroazzurra, con le numerose dichiarazioni contro la classe arbitrale, cerca di mettere pressione a Braschi che tra poche ore sarà costretto a decidere chi dovrà arbitrare il “derby d’Italia”.
- Dopo le parole pronunciate da Paolillo, Moratti, Ranieri, Lucio e capitan Zanetti, il fischietto che dirigerà la sfida contro la Juventus potrebbe avere un occhio di riguardo per il Biscione.
- È questa la paura della Juventus che teme di vedersi vittima di una ricompensa in favore degli interisti.
- Ma andiamo a vedere, con ordine, le diverse lamentele fuoriuscite dalla bocca dei neroazzurri al termine del match pareggiato contro i bergamaschi di Colantuono.
IL TECNICO RANIERI – “Io non voglio pensare a complotti nè a nulla, ma tutti questi rigori sono troppi”: sono queste le prime parole del tecnico testaccino ai microfoni di Inter Channel.
- Durante la classica intervista al canale tematico neroazzurro, il tecnico ex Juventus ed ex Roma esplode: “Speriamo che finisca presto tutto questo. Anche perché il rigore l’arbitro non l’aveva dato, ma l’ha dato il guardalinee. I due giocatori si prendono per mano entrambi, si volevano bene evidentemente (sorride, ndr). Pazienza, quest’anno va così. Faranno notizia cinque rigori all’ottava giornata, ma lasciamo perdere”.
- Stesse parole pronunciate a Mediaset Premium, quando Ranieri si scaglia contro l’ex arbitro Paparesta che sostiene che Chivu abbia commesso fallo su Marilungo: “Ho visto tutto fuorché intensità in quel fallo; Chivu ha fatto il possibile per evitare il contatto, poi entrambi magari si sono toccati. Poi è stato il guardalinee a dichiarare che era rigore e non calcio d’angolo. Mi auguro sia giusto così, perché 5 rigori, tutti dubbi, in otto partite, sono davvero molto strani”.
- Una obiezione per Ranieri: sicuramente il rigore fischiato contro il Napoli per il fallo di Obi è stato un clamoroso errore, dal momento che il fallo c’era ma iniziava fuori area. Lo stesso discorso non può valere per il penalty fischiato a Nagatomo su Morimoto nella sconfitta contro il Novara piuttosto che quello di Samuel nella vittoria contro il Bologna.
- Diversi invece i casi di Castellazzi su Bergessio e di Chivu su Marilungo: entrambi a velocità normale danno l’impressione del rigore, mentre la moviola smentisce, in parte, questa tesi.
RINCARA LA DOSE PAOLILLO – Come se a rendere chiaro il pensiero societario non bastassero le parole del tecnico neroazzurro, arrivano anche le dichiarazioni dell’ad Ernesto Paolillo, che sbotta contro la classe arbitrale, rea di avere una sorta di suditanza psicologica verso la sua squadra.
- Queste le dichiarazioni rilasciate ad Inter Channel: “Vorrei sapere anch’io quello che sta accadendo, queste cose iniziano a farsi notare. Vengono dati rigori molto dubbi che meriterebbero d’essere valutati attentamenti e che vengono dati ora con facilità estrema. E’ diventata molto facile andare contro l’Inter, sono preoccupato perché vedo un ostracismo nel valutare attentamente quello che accade contro di noi, quando invece c’è da agire per noi non viene mai dato nulla”.
- Stesso discorso a Mediaset Premium: “Rimango perplesso di fronte a certi errori arbitrali; questo è il quinto rigore in otto partite, ma a lasciarmi più perplesso è la facilità con la quale si fischia contro di noi, quando invece in occasioni a nostro favore non si interviene”.
- Dose rincarata a Sky: “C’è però amarezza dal fatto che ormai quando c’è un rigore dubbio contro di noi viene sempre dato. Siamo al quinto in otto partite, di questi netti mi sembra non ce ne fosse neanche uno. Troppa superficialità su episodi che andrebbero valutati con più attenzione, oggi per esempio l’arbitro non lo aveva dato ma l’assistente gli ha fatto cambiare idea. Io rispetto la classe arbitrale e non credo ci sia un disegno contro di noi, niente di così grosso o macchinoso, ma credo che la classe arbitrale psicologicamente pensa di dover dare i rigori dubbi sempre contro l’Inter, perché magari non darlo gli fa credere di aver omesso qualcosa, mentre a darlo non succede niente”.
IN SINTONIA ANCHE CAPITAN ZANETTI E LUCIO – Alle parole espresse da Ranieri e Paolillo si uniscono in coro anche le voci di un argentino, capitan Zanetti e di un brasiliano, il difensore Lucio.
- Entrambi si allineano al pensiero societario sostenendo che non è possibile che l’Inter debba vedersi fischiati controcinque penalty in otto partite.
- Mentre Zanetti si limita ad un sobrio: “L’arbitro ha visto così, andiamo avanti però siamo ormai a cinque rigori contro in otto partite. Mi sembrano un pò tanti”.
- Lucio, rispondendo a chi gli chiedeva che parlare di arbitri contro potesse essere un alibi per l’Inter visto il momento di appannamento, ha così affermato: “Credo sia normale che proviamo a dire che non è rigore. Sono situazioni difficili, però speriamo sempre che gli arbitri possano fare la cosa giusta. Possiamo sbagliare tutti, però ci aspettiamo sempre che gli arbitri possano fare la cosa più giusta, per l’Inter e per le altre squadre”.
MORATTI GETTA ACQUA SUL FUOCO – Se ieri sera il rappresentate della società neroazzurra è stato Paolillo, oggi sulla questione arbitrale è intervenuto anche il presidente Massimo Moratti.
- Ai cronisti che lo attendevano fuori dagli uffici della Saras e che gli domandavano se fosse preoccupato dall’ennesimo episodio arbitrale sfavorevole, l’azionista di maggioranza neroazzurro ha così risposto: “Preoccupato… è inutile essere preoccupato perché tanto è successo, quindi la preoccupazione è stata superata. Questo comunque è un bravissimo arbitro, è stato certamente casuale: ma insomma, la casualità cinque volte di seguito dà fastidio”.
- Sulla sfuriata di Paolillo, Moratti approva la sostanza ma non i toni: “Credo che abbia parlato a istinto ma non ha mica detto una cosa sbagliata”.
E SABATO ARRIVA LA JUVENTUS – In tutto questo polverone mosso dalla società di corso Vittorio Emanuele contro la classe arbitrale, sabato sera San Siro riceverà la capolista Juventus in quello che, dopo il filone bis di Calciopoli, rischia di diventare uno scontro ancora più acceso, speriamo solamente dal punto di vista agonistico.
- Per la prima volta dal 2006, il “derby d’Italia” viene giocato con una Juventus in testa ed un’Inter in difficoltà; lo scorso anno la partita di San Siro, quando sulla panchina sedeva ancora Rafa Benitez, terminò con uno scialbo 0 a 0. Mentre il ritorno, vide i bianconeri trionfare grazie alla rete di Matri.
- Defezioni importanti in entrambe le squadre: Ranieri dovrà rinunciare a Julio Cesar dal momento che gli esami odierni hanno evidenziato uno stiramento di secondo grado all’adduttore della coscia sinistra. Per il portiere brasiliano si teme uno stop di oltre 30 giorni: il rientro, verosimilmente, potrà avvenire solo alla 14esima giornata, quando l’Inter incontrerà a San Siro l’Udinese. Qualora i problemi dell’estremo difensore neroazzurro dovessero protrarsi, a gennaio non si esclude il rientro di Viviano.
- Anche i bianconeri non avranno a disposizione il proprio numero 1: “Gigi non riuscirà a recuperare per sabato, a San Siro non ci sarà”. Sono queste le parole dell’ad bianconero, Giuseppe Marotta.
ARBITRI O NO: E’ ORA DI TORNARE A VINCERE – Dopo le sofferte vittorie contro Lille e Chievo ed il pareggio contro l’Atalanta, l’Inter è chiamata ad una prova di forza nel match chiave contro la Juventus.
- Una vittoria contro i bianconeri significherebbe riportarsi in carreggiata e ridurre il distacco dalla Vecchia Signora a soli cinque punti. Considerando che alle 18 di sabato ci sarà anche Roma – Milan, le posizioni di vertice potrebbero essere ancora più vicine.
- Ma attenzione: una sconfitta clamorosa potrebbe rendere ancora più incerto il futuro prossimo del Biscione e, non escludiamo, anche la situazione del tecnico Ranieri.
Matteo Torti