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Chievo – Milan 0 a 0 Serie A dodicesima giornata, iniziamo a preoccuparci

Stadio ChievoOra c’è davvero da preoccuparsi. Non lasciamoci ingannare dalla quantità di ottime palle-gol create dal Milan contro il Chievo, ma analizziamo tutti gli spazi lasciati ai gialloblu che, supportati dal fatto che sono il peggior attacco della Serie A, non ne hanno approfittato. Anche con il 4-4-1-1 manca l’equilibrio: bene avanti (ma quanti errori!) e male dietro (una consuetudine!). Ed ora che futuro? A poco meno di un terzo del torneo, il Diavolo viaggia con una media retrocessione davvero poco confortante. La Serie B a fine stagione ci sembra eccessiva, ma una stagione da 50 punti e da 10°/12° posto appare francamente verosimile.

 

Allegri contro Sannino. Due allenatori a rischio esonero; forse a rischiare di più è il tecnico dei padroni di casa visto che Galliani ha più volte ribadito la fiducia nell’allenatore rossonero. Ad ogni modo, la sfida si preannuncia decisiva per il prosieguo della stagione di entrambe le squadre.

 

Allegri lascia da parte il 4-2-3-1 ipotizzato i giorni scorsi e torna ad affidarsi ad un più solido e, si spera, equilibrato 4-4-1-1 con il solo Kakà alle spalle di Matri. A centrocampo dentro Poli con Montolivo, De Jong e Muntari. In difesa, davanti ad Abbiati, spazio per Abate, Zapata, il rientrante Mexes ed Emanuelson.

 

Nel Chievo troviamo l’ex rossonero Paloschi con Thereau in attacco. Centrocampo con Estigarribia, Rigoni, Radovanovic, Pamic e Sardo. In difesa, davanti a Puggioni, troviamo Frey, Dainelli e Cesar.

 

Al 4′ rossoneri in avanti con Abate: cross dalla destra e calcio d’angolo guadagnato per deviazione di Pamic. Della battuta si fa carico Kakà: Rigoni allontana. Nulla di fatto.

 

Al 7′ punizione battuta da Kakà e colpo di testa in avvitamento di Mexes che termina sopra la traversa della porta difesa da Puggioni. Il Chievo si fa vedere al 9′: conclusione dalla sinistra di Estigarribia; palla a lato.

 

Al 16′ doppia occasione per il Chievo: conclusione mancina potente di Estigarribia che viene smanacciata in angolo da Abbiati. Sugli sviluppi dello stesso, palla in mezzo per Cesar che manda a lato con Abbiati immobile.

 

Al 19′ risponde il Milan: no-look di Poli di esterno destro per Matri che però non ci arriva. Blocca Puggioni in uscita. Sono soprattutto le ripartenze a dare origine a delle occasioni pericolose; per il resto è una partita piuttosto brutta.

 

Al 34′ primo giallo del match: Orsato lo sventola a Cesar che ferma Kakà sulla trequarti gialloblu.

 

Al 41′ rossoneri pericolosi con Poli: l’ex Sampdoria va al tiro di destro su assist di Matri. Palla che si spegne a lato alla destra di Puggioni. Al 43′ ancora il centrocampista rossonero protagonista di un colpo di testa mal riuscito da ottima posizione.

 

Al 43′ protesta il Milan per un possibile fallo di Cesar su Poli; Orsato lascia proseguire. Al 45′ ammonito Montolivo che ferma il pallone con la mano. Era diffidato, salterà la gara casalinga contro il Genoa.

 

Non c’è recupero: al 45′ esatto, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Un primo tempo non particolarmente bello ravvivato dal sinistro di Estigarribia al 16′ e dalla conclusione di Poli al 41′. Rivedendo l’episodio alla moviola, il rigore sul centrocampista rossonero poteva starci. Delude la prestazione di Matri, mai pericoloso.

 

La ripresa inizia con un cambio: dentro Hetemaj al posto di Estigarribia. Nel Milan si è scaldato a lungo Niang, ma al momento rimane ancora a bordo campo. Dopo quaranta secondi ci prova Muntari con il mancino: palla a lato nonostante un rimbalzo insidioso davanti a Puggioni.

 

Al 51′ disattenzione di Kakà che regala il contropiede a Paloschi: l’italiano serve sulla sinistra Thereau che però si fa respingere il tiro da Abbiati. La palla termina sui piedi di Rigoni che, dal vertice destro dell’area piccola, non inquadra la porta. Milan graziato.

 

Al 57′ arriva la risposta del Milan con Kakà: conclusione potente dai ventidue metri e palla che lambisce la traversa; ma Puggioni ha dato l’impressione di essere in traiettoria. Un minuto dopo ci prova anche Emanuelson: Puggioni respinge con i pugni.

 

Buon forcing del Milan: al 60′ va al tiro anche Mexes: Puggioni si distende e manda in corner. Sugli sviluppi dello stesso tiro di De Jong: respinge Frey con il corpo.

 

Al 64′ Sannino si accorge che la sua squadra è in difficoltà e ricorre al secondo cambio: fuori Thereau e dentro Pellissier. Pochi secondi dopo accelerazione di Kakà e palla dentro per Matri che, anche in questo caso, fallisce l’aggancio. Davvero da 4 la prestazione dell’ex Juventus.

 

Anche Allegri cambia: dentro Robinho e fuori Muntari. Ora il tecnico toscano cerca di aumentare la pressione offensiva dei suoi affidandosi ad un 4-3-2-1. Brasiliano che segnò il primo gol in Italia proprio al Chievo, due anni fa.

 

Al 67′ ancora dubbi nell’area del Chievo: conclusione di Montolivo e palla che colpisce il braccio di Dainelli. Braccio attaccato al corpo, giusta la decisione di Orsato di non concedere il rigore.

 

Al 73′ Paloschi salta Abbiati e va in rete, ma la bandierina era già alzata. Il replay non chiarisce i dubbi: da valutare i millimetri, la posizione sembra essere regolare. Diavolo fortunato nella circostanza. Due minuti dopo giallo per Rigoni che “placca” Emanuelson.

 

Al 77′ doppio cambio: dentro Constant per Poli ed Acosty per Paloschi. Pochi secondi dopo il neo entrato approfitta di un’incertezza di Zapata, ma non trova la palla.

 

Sul ribaltamento di fronte palla d’oro per Robinho che supera Dainelli, ma colpisce il palo. Sulla ribattuta si avventa Kakà che spara alto. Incredibile doppia occasione per il Milan: che spreco.

 

All’83’ secondo giallo per Montolivo e conseguente rosso per il capitano rossonero. Milan che chiude in inferiorità numerica: ci sarà da soffrire per portare a casa un magro punto. Subito dopo occasione d’oro per Matri che gira a lato da ottima posizione.

 

All’85’ terzo cambio per Allegri: fuori un ottimo Kakà e dentro Cristante. Il brasiliano esce visibilmente irritato.

 

Al 90′ doppio giallo in rapida successione per Pellissier: rosso per lui. Dopo tre minuti di recupero, Orsato fischia la fine. Al Bentegodi di Verona finisce 0 a 0.

 

Inutile lasciarsi incantare da una prestazione ricca di occasioni da rete; in questa stagione il Milan non c’è: inutile sperare in qualcosa di buono. Se al posto del Chievo, squadra con il peggiore attacco della Serie A, ci fosse stata un’altra formazione, il risultato sarebbe stato ben diverso in sfavore del Milan.

 

Il Milan conquista un magro punto e sale a quota 13 punti dopo 12 partite (media di 1,08 punti a match). Lasciando perdere Roma, Juventus, Napoli, Inter e Fiorentina, è bene di parlare di altre squadre.

 

L’Atalanta vince e sale a 16, Parma e Lazio pareggiano e vanno rispettivamente a 13 e 16. Il Cagliari a 13 grazie al 2 a 1 sul Torino. Si avvicina anche il Sassuolo, a quota 10 dopo l’1 a 1 contro la Roma.

 

Lo spettro di una stagione da “side b” si fa sempre più vicino. L’anno scorso in molti ad iniziano campionato pronosticavano una stagione da zona retrocessione, ma poi la squadra si sistemò e finì come ben sappiamo.

 

Quest’anno iniziamo a pensare che in molti, soprattutto tra i tifosi, stiano sottovalutando il problema. Lo scenario di una stagione da chiudere con 50/55 punti al massimo sembra davvero il più realistico.

 

Ora Allegri avrà due settimane di tempo per raccogliere le idee e cercare di mettere in sesto un Milan che, dopo la sosta per le Nazionali, ha l’obbligo di riprendere a correre se vorrà sperare in un piazzamento europeo per la prossima stagione.

 

Il calendario, almeno fino a dicembre, è abbordabile: Genoa in casa sabato 23 novembre, poi trasferta a Celtic martedì 26 settembre e trasferta a Catania domenica 1° dicembre. Il 7 si farà visita al Livorno, poi un trittico impegnativo: mercoledì 11 a San Siro contro l’Ajax e lunedì 16 in casa contro la Roma. Domenica 22, invece, derby.

 

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Matteo Torti

 

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