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Inter: analisi partite, proiezioni, ipotesi; una serie positiva negativa, mentre Moratti conferma Ranieri ma pensa al futuro

Era venerdì 9 marzo 2012 quando, grazie alla vittoria ottenuta in extremis al Bentegodi di Verona contro il Chievo, tutti i tifosi interisti pregustavano una bella svolta alla stagione. Ed invece niente di tutto questo. I tre punti contro i clivensi, l’uscita dalla Champions – condita dalla vittoria – per mano del Marsiglia ed il pareggio con l’Atalanta fanno ‘esultare’ solo gli amanti delle statistiche: era dalla fine del girone d’andata che i neroazzurri non mettevano in fila tre partite senza sconfitte. Ripercorriamo quanto successo nelle ultime settimane.

 

CHIEVO – INTER: L’AUSPICATA RINASCITA – Dopo sette giornate senza vittoria, con due soli punti conquistati nel girone di ritorno, Samuel e Milito nel finale acciuffano una vittoria che, con l’arrivo del ritorno degli Ottavi di finale di Champions League, sembrava più che mai necessaria.

– I tre punti contro i gialloblu arrivano al termine di un match giocato in maniera decisamente più brillante dai neroazzurri. Già al 14’ gli uomini di Ranieri avrebbero potuto passare in vantaggio se Milito non avesse fallito il rigore.

– Poco male, tranne per i deboli di cuore: Samuel all’87’ e Milito al 90’ siglano, con due capocciate, la prima vittoria del girone di ritorno. Tre punti che fanno piangere persino Ranieri.

– Cosa si potrebbe chiedere di meglio per affrontare, con una ritrovata stima e fiducia in sé stessi, il modesto Olympique Marsiglia nel ritorno degli Ottavi di finale di Champions League? Nonostante i rientri del centrocampista M’Bia e della punta Remy, i francesi sembrano battibilissimi; tanto più che da quattro partite sono a secco di vittorie.

 

INTER – MARSIGLIA: SI E’ SPENTA GIA’ LA LUCE – L’inizio del match sembra ripercorrere quanto di buono visto contro la formazione di De Carlo.

– L’Inter chiude subito gli undici di Deschamps nella propria metà campo e con Sneijder prima e Milito poi, ha l’occasione di chiudere il discorso qualificazione. L’argentino e l’olandese falliscono due ottime occasioni da rete.

– Il pericolo occorso non sveglia il Marsiglia che, sornione, continua a giocare la propria partita. La rete neroazzurra arriva al 75’ e porta la firma di Milito (lasciato incredibilmente in panchina all’andata per far spazio a Zarate).

– I 70mila di San Siro ci credono; la qualificazione ai Quarti di finale è ad un passo. Tutti sognano la semifinale, magari con una tra Apoel e Benfica. Ma al 90’ succede l’impensabile: lancio lungo di Mandanda, Lucio si perde il neo-entrato Brandao che controlla e fulmina Julio Cesar.

– È la fine; i rimpianti, già infiniti, si moltiplicano pochi secondi dopo quando Pazzini si procura ed insacca un penalty. Non c’è più tempo: il portoghese Proenca fischia la fine. L’Inter si ritrova fuori dalla Champions League.

– Sul web si sprecano le ironie degli avversari; la più ‘forte’ è quella del Triplete al contrario. Ironica ma, alla fine, vera; l’Inter, a metà marzo, è fuori da tutto: Champions League, scudetto e Coppa Italia.

– Tutti si aspettano l’allontanamento di Ranieri. Moratti ci pensa, ma non lo concretizza. Il tecnico testaccino, più precario che mai, capisce che gli resta un unico obiettivo: far capire alla società quei giocatori che sono ancora in grado di dare qualcosa e chi invece, a fine stagione, dovrà prendere altre strade.

 

INTER – ATALANTA: L’ENNESIMA OCCASIONE SPRECATA – Con Stankovic e Sneijder ancora out, Sir Claudio torna all’amato 4-4-2 dando spazio ai giovani Poli ed Obi. L’ex Samp si dimostra all’altezza e fornisce una buona prestazione che viene puntualmente rovinata dal secondo errore consecutivo dal dischetto di Milito.

– L’argentino, dopo il penalty fallito contro il Chievo, si fa parare il tiro da Consigli. E questa volta, al contrario di quanto accaduto al Bentegodi, costa i tre punti. I neroazzurri non creano nient’altro. I bergamaschi ci provano nella ripresa con Schelotto e Gabbiadini. Julio Cesar sventa ogni pericolo e, nel finale, Gava aiuta il Biscione non concedendo un penalty  alla formazione di Colantuono.

– Lo 0 a 0 finale serve solo agli statistici: 6 punti conquistati nelle 9 partite del girone di ritorno fin qui disputate. Imbattibilità, in campionato, che dura da 180 minuti e rete inviolata da 225. Obiettivi veramente modesti per chi, un anno e mezzo fa, era sul tetto del Mondo.

– Nonostante le due vittorie (contro Chievo e Marsiglia) ed il pareggio interno contro i neroblu, la polveriera Inter si arricchisce di nuovi casi: Moratti non segue il secondo tempo dagli spalti, Forlan si rifiuta di entrare in campo e Branca pensa a litigare con l’ex Oriali.

– E ciò che rattrista ancora di più i supporters del Biscione è che, vincendo contro l’Atalanta, ci si sarebbe potuti portare a quota 43 punti. Nella stessa giornata nella quale la Lazio viene sconfitta nuovamente ed Udinese e Napoli portano a casa un solo punto, il terzo posto sarebbe stato a soli 5 punti.

 

E IL FUTURO? TRA ANGELOMARIO E … – Ranieri è rassegnato, Branca è criticato, Ausilio è nascosto. E Moratti? Cosa sta pensando? Di mollare. Non fraintendiamoci. Vendere l’Inter no, togliersi dalla prima linea sì. Angelomario, figlio del presidente, è pronto; in estate potrebbe esserci il salto da vice a presidente. Massimo, invece, resterebbe come patron.

– Ed il resto della rivoluzione? Partiamo dai giocatori. Nessuno è incedibile; se in estate dovessero arrivare offerte serie e concrete si prenderebbero in considerazione. I soldi servono per acquistare nuovi giocatori e gente come Julio Cesar, Maicon e Sneijder sembrano i papabili per far cassa.

– Samuel dovrebbe rinnovare per un altro biennio, mentre Cordoba e Chivu lasceranno Appiano Gentile. Ranocchia e Nagatomo, nonostante la stagione opaca, dovrebbero venire riconfermati. Stesso discorso per i senatori Lucio, Zanetti, Cambiasso, Stankovic e Milito. A far da sfondo i giovani: Poli sarà riscattato. Zarate tornerà alla Lazio e Palombo alla Sampdoria.

– E Guarin? Prima di giudicarlo bisognerebbe anche vederlo. È arrivato il 31 gennaio; potrebbe esordire in campionato il 1° aprile contro il Genoa o, verosimilmente, la vigilia di Pasqua contro il Cagliari. Juan, Obi, Alvarez, Castaignos e Coutinho avranno un’altra chance, ma toccherà a loro conquistarsi la fiducia del nuovo tecnico.

– Capitolo dirigenza: Branca è sul tavolo degli imputati: negli ultimi quattro mercati sono troppi i soldi spesi per giocatori mediocri. Senza considerare che tra tutti quelli arrivati troviamo solo due, mezzi, titolari: Nagatomo e Pazzini. Domenica 18 marzo 2012 si è appreso che Pantaleo Corvino, ds della Fiorentina, non rinnoverà con i Viola; le voci parlano anche di Pierpaolo Marino. Ma forse il ruolo del ds è quello che, ad ora, meno pervade i pensieri del presidente Moratti.

 

… FRANCESCO – Ciò che invece preoccupa di più il numero uno di corso Vittorio Emanuele è il nome del nuovo tecnico. Tutti parlando di un Andre portoghese e di un Walter italiano. Sbagliato: la prossima settimana Moratti ha deciso di incontrare il tecnico di una società bianconera.

– Non stiamo parlando né di Antonio Conte, né di Giuseppe Sannino. Si tratta di Francesco Guidolin, 56enne veneto allenatore dell’Udinese dal 24 maggio del 2010.

– Le indiscrezioni che sono trapelate dall’entourage del tecnico appassionato ed intenditore di ciclismo sono queste: Massimo Moratti ha chiesto a Francesco Guidolin un incontro per sondare la sua disponibilità ad allenare l’Inter.

 

TRA UNA RIVOLUZIONE E L’ALTRA … DOMENICA 25 MARZO C’E’ LA JUVENTUS – Non avendo più alcuna possibilità di alzare qualche trofeo, nelle restanti dieci partite che condurranno al termine del campionato l’Inter si gioca la faccia. L’orgoglio neroazzurro deve uscire e, per farlo, quale occasione migliore della sfida contro la Juventus?

– Domenica 25 marzo 2012, alle ore 20.45, andrà in scena quello che Gianni Brera definì, nel lontano 1967, il ‘derby d’Italia’. All’andata, a San Siro, terminò 1 a 2 con le reti di Vucinic e Marchisio per la Vecchia Signora e di Maicon per il Biscione.

– In casa dei bianconeri i neroazzurri non vincono dal 20 aprile del 2005; in quell’occasione fu Cruz, al 25’, a dare i tre punti all’Inter. Dopo quell’occasione altre tre vittorie bianconere (l’ultima il 13 febbraio del 2011) e due pareggi.

 

Matteo Torti

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