Inter Genoa 5 a 4 Serie A 30esima giornata, quante reti nella prima di Stramaccioni
Spettacolo a San Siro dove Inter e Genoa si affrontano a viso aperto insaccando ben nove reti. Tra queste, quattro arrivano su rigore. L’Inter, in vantaggio di tre reti fino al 44’, si complica in modo assurdo la partita nella ripresa, dove il punteggio parziale è di 3 a 2 per il Grifone. Debutto per Guarin e fischi per Forlan.
Alla faccia della baby Inter neroazzurra che doveva nascere sotto l’egida di Stramaccioni. Degli undici mandati in campo dall’ex tecnico della Primavera, solamente due sono under 30; si tratta del giovane Poli e del rispolverato Zarate. Per il resto non trovano posto gli ipotizzati Nagatomo, Ranocchia, Obi, Guarin e Pazzini, tutti comodamente seduti in panchina. E se poi si confronta la formazione odierna con quella scesa in campo domenica scorsa contro la Juventus notiamo due sole novità: Chivu, a causa dell’indisponibilità di Maicon, e l’inserimento di Zarate ‘al posto di’ Obi. A dominare, in casa Inter, è sempre e solo la vecchia guardia. A questo punto una domanda sorge spontanea: ma siamo sicuri che Stramaccioni, voglia guidare l’Inter nell’auspicato ed auspicabile rinnovamento? Ad oggi non sembra proprio.
La formazione neroazzurra, per la sfida odierna contro il Genoa, è quindi la seguente; Julio Cesar in porta. Difesa formata da capitan Zanetti, Lucio, Samuel e Chivu. Trio di centrocampo con Poli, Stankovic e Cambiasso ed attacco formato da Zarate, Milito e Forlan.
Marino, alla disperata ricerca di punti, disegna il suo Genoa con il 4-3-3. Davanti a Frey trovano spazio Mesto, Carvalho, l’ex rossonero Kaladze e Moretti. A centrocampo dentro Biondini, Veloso e Belluschi. In avanti tridente con Sculli, Gilardino e Palacio.
Dopo appena centoventi secondi è il Genoa a rendersi pericoloso. Veloso regala un’assist per Palacio che, defilato sulla sinistra dell’area di rigore, va al tiro. Palla che termina alta sopra la traversa.
La risposta dell’Inter arriva due minuti dopo: Forlan, dall’out di sinistra, supera Mesto e crossa. In mezzo non c’è nessuno, palla che sfila nell’area rossoblu prima di spegnersi oltre la linea laterale. Al 7’ ci prova Zarate: dalla destra salta Moretti e Biondini e va alla conclusione; sfera che termina a lato.
Sul capovolgimento di fronte occasionissima Genoa: Palacio, lanciato ancora da Veloso, arriva al tu per tu con Julio Cesar che, in uscita, devia in angolo. Sul corner salvataggio miarcoloso di Cambiasso che, appostatato sul palo alla destra del portiere brasiliano, mette in angolo un ottimo colpo di testa di Sculli.
L’Inter torna a farsi vedere al 12’ e capitalizza: Cambiasso recupera palla e serve Zarate che serve Forlan sulla sinistra. L’uruguaiano va al cross e trova pronto Milito che non fallisce l’appuntamento con il gol. Il Principe non esulta, ma ci pensa capitan Zanetti ad abbracciare Stramaccioni.
Al 19’ i padroni di casa vanno vicini al raddoppio: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Samuel fa sponda per Cambiasso che, tutto solo, non riesce a trafiggere Frey. Sulla respinta del portiere francese si getta Milito che, però, non riesce ad inquadrare la porta.
Ancora Inter al 24’: Zarate, dalla destra, porta a spasso la retroguardia del Grifone e va al cross. La palombella, deviata da Frey, finisce sui piedi di Forlan che sbaglia a coordinarsi. Tiro debole che viene bloccato dall’estremo difensore ospite.
La supremazia degli undici di Moratti viene legittimata al 27’: Lucio lancia l’argentino che, tutto solo, arriva davanti a Frey e lo supera agevolmente. Raddoppio dell’Inter. Difesa rossoblu da incubo.
Ancora Inter al 38’: sugli sviluppi di un calcio d’angolo la sfera arriva a Samuel che, in spaccata, insacca alle spalle di uno sconsolato Frey. Spumeggiante Inter al Meazza.
Il primo tempo si chiude con il gol della bandiera del Genoa: sugli sviluppi di un corner è ancora Cambiasso a salvare il pallone sulla linea di porta. La respinta viene sfruttata alla perfezione da Sculli che, in rovesciata, spedisce il pallone addosso a Moretti prima ed alle spalle di Julio Cesar poi.
La ripresa inizia subito con un cambio per gli ospiti: Marino inserisce Jankovic al posto di Veloso. Il Grifone passa al 4-2-4 con i soli Biondini e Belluschi a fare da incontristi. Il primo squillo del secondo tempo è dell’Inter e porta la firma di Stankovic. Il serbo, dai ventidue metri, va al tiro dopo un bel colpo di tacco di Milito. Palla che termina agevolmente tra le braccia di Frey.
Pronta risposta del Genoa al 52’: cross dalla destra di Jankovic per Gilardino che, in scivolata, non arriva sul pallone. Grifone che al 58’ ottiene un penalty: il pallone colpito di testa da Sculli si infrange sul braccio di Zanetti. L’arbitro, nonostante la vicinanza dei due giocatori, indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Palacio: rete dei rossoblu.
Stramaccioni non ci sta ed esegue subito un cambio: a tre mesi dal suo sbarco a Milano, arriva il debutto di Guarin. L’ex Porto entra al posto di un furibondo Stankovic. Al 61’ giallo per Poli e Jankovic che si spintonano a gioco fermo. Un minuto dopo buona opportunità per Cambiasso che, appena dentro l’area, cerca il gol a giro. Palla che si spegne a lato.
Al 65’ azione superba di Zanetti che fa fuori quattro uomini geoani ma, una volta arrivato al limite dell’area, viene fermato da Belluschi. Al 69’ è ancora l’Inter a sfiorare il gol: dalla sinistra punizione di Chivu che trova Lucio. Il brasiliano, di testa, lambisce il palo a Frey battuto.
Poco male visto che il poker neroazzurro viene calato al 74’: Poli trova Zarate che, dalla sinistra, salta di netto Jankovic e supera Frey con un bel destro a giro. Anche l’argentino ex Lazio va ad abbracciare Stramaccioni. Il tecnico del Biscione sostituisce Forlan con Obi.
Al 78’ altro rigore, sempre giusto, in favore del Genoa: Belluschi taglia in due la difesa neroazzurra e serve Palacio che, con una finta, salta Julio Cesar. Il portiere brasiliano atterra l’argentino. Rosso per lui. Entra Castellazzi al posto di Zarate. Dal dischetto si presenta Gilardino che accorcia nuovamente.
Ma non è finita qui: la partita diventa ancora più ‘pazza’ all’83’ quando Obi serve in mezzo Guarin che viene atterrato in area da Belluschi. Valeri estrae il rosso per il centrocampista del Grifone. Penalty trasformato da Milito.
All’89’ altro rigore fischiato da Valeri; questa volta è Lucio a commettere fallo su Sculli. Dal dischetto si presenta Gilardino che, anche in questo caso, supera Castellazzi. È l’ultima scintilla di un match scoppiettante che ha regalato davvero tante emozioni a tutti gli appassionati di calcio.
L’Inter, con questa vittoria folle, si ritrova a quota 44 punti; ora la quota ‘preliminari di Champions League’ dista 7 punti.
Matteo Torti