Cultura e Società

Il comune lancia il progetto “Da casa a casa”

L’iniziativa si rivolge a coloro che vivono una temporanea situazione di fragilità abitativa. Bottero: “L’obiettivo è attivare un circuito virtuoso di domanda-offerta, che permetta di dare continuità abitativa a chi è destinatario di uno sfratto o è in uscita da un servizio abitativo temporaneo”

Milano, 30 dicembre 2025 – Si chiama “Da casa a casa” il progetto sperimentale che il Comune di Milano svilupperà, in collaborazione con Milano Abitare, per sostenere i cittadini e le cittadine che si trovano in una situazione di temporanea fragilità abitativa senza soluzioni nel mercato privato.

Infatti, tra i nuclei familiari in questa condizione sta diventando sempre più rilevante il problema delle “finite locazioni”, ovvero di quei casi in cui le famiglie, pur riuscendo a pagare regolarmente l’affitto nel libero mercato ricevono da parte dei locatori la disdetta del proprio contratto e non riescono poi a trovare nel mercato cittadino una nuova locazione a condizioni per loro accessibili.

“Da casa a casa” prevede l’erogazione di un contributo integrativo per il pagamento del canone di locazione che sarà corrisposto ai proprietari che stipuleranno un contratto a canone concordato o convenzionato a favore di nuclei familiari o persone singole che necessitano di fuoriuscire da una situazione di fragilità temporanea.

“L’obiettivo – spiega l’assessore all’Edilizia Residenziale Pubblica Fabio Bottero – è attivare un circuito virtuoso di domanda-offerta di case a costi accessibili, sostenuto dall’azione dell’Amministrazione comunale con l’aiuto di Milano Abitare. Come abbiamo già fatto con le misure del progetto sperimentale ‘Salva Affitto’, l’intenzione è di intervenire per tempo, per prevenire il rischio di morosità ed evitare che famiglie o singoli cittadini si trovino senza soluzioni abitative adeguate alle proprie esigenze e possibilità di spesa. Per attuare il progetto sarà, quindi, fondamentale la risposta del mondo privato all’avviso che apriremo a inizio anno, con cui chiederemo agli enti del Terzo settore così come agli operatori dell’abitare sociale e a privati cittadini proprietari di alloggi di metterli a disposizione per l’iniziativa, attraverso la sottoscrizione di contratti di locazione a canone concordato o convenzionato. Il contributo che prevediamo di erogare loro permetterà di coprire fino al 50% del canone annuo di affitto dovuto dagli inquilini”.

Il progetto si attuerà in tre fasi distinte e consecutive

La prima riguarda il reperimento di unità abitative nel mercato privato da destinare al progetto. A inizio 2026, sarà pubblicato un avviso volto a individuare operatori privati o del privato sociale, Enti del Terzo settore, Cooperative di abitanti, altri operatori del welfare abitativo, proprietari e gestori di alloggi disponibili a mettere in affitto a canone concordato o convenzionato unità abitative per questo scopo.

La seconda fase prevede la sottoscrizione del contratto di locazione a canone concordato o convenzionato tra il proprietario che ha messo a disposizione l’alloggio e il potenziale inquilino individuato dal Comune con Milano Abitare.

Gli inquilini, infatti, saranno preselezionati dal Comune con l’Agenzia per l’affitto accessibile Milano Abitare, con caratteristiche idonee all’alloggio privato disponibile, che non siano proprietari di alloggi nella Regione Lombardia e che abbiano un ISEE non superiore a 30mila euro. I nominativi saranno quindi proposti ai proprietari.

Nella terza fase, che interviene dopo sei mesi dalla sottoscrizione del contratto e il trasferimento della residenza, l’inquilino potrà ottenere il contributo integrativo “Da casa a casa” che sarà erogato direttamente al proprietario tramite Milano Abitare.

Il contributo massimo erogabile è di 9mila euro complessivi per ogni nucleo, per un periodo massimo di tre anni. Per la pubblicazione dell’avviso, l’Amministrazione ha stanziato oltre 395mila euro, a valere su risorse regionali residue che potranno essere ulteriormente incrementate.

Milano Abitare provvederà inoltre a monitorare l’andamento del contratto e della misura attivata e a seguire i beneficiari del contributo attraverso un percorso di orientamento e supporto.

Comune di Milano

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