Sequestro abbigliamento contraffatto Guardia di Finanza Ponte Chiasso, smantellata organizzazione con oltre 25mila capi contraffatti e realizzati con sostanze cancerogene
Le indagini, durate 18 mesi, sono state portate avanti dai militari delle fiamme Gialle del Gruppo Ponte Chiasso attraverso pedinamenti, appostamenti, intercettazioni e uso di sofisticate attrezzature tecnologiche.
L’ORGANIZZAZIONE – Secondo quanto ricostruito l’organizzazione, con base a Como, era finalizzata alla produzione, ricettazione e commercializzazione di abbigliamento e calzature recanti il marchio contraffatto delle più note griffe della moda internazionali..
LA NASCITA DELLE INDAGINI, NEL 2009 – Le indagini, coordinata dalla Procura della Repubblica comasca, erano scattate nel novembre del 2009 contestualmente al sequestro di un furgone intercettato a Rovellasca (Como), entro il quale erano stati trovati oltre 1000 capi di abbigliamento e 234 paia di scarpe, tutti con marchio falso ed in pronta consegna sulla piazza cittadina.
I 18 MESI DI ATTIVITA’ INVESTIGATIVE – Le indagini si sono sviluppate quindi per i successivi 18 mesi, individuando tutte le persone sistematicamente coinvolte nella “filiera del falso”; dai consumatori finali, infatti, i militari sono risaliti a:
- imprese produttrici,
- artigiani ricamatori,
- produttori,
- distributori.
18 SEQUESTRI ESEGUITI, PER OLTRE 25MILA CAPI CONTRAFFATTI – L’operazione, sviluppatasi su vasta parte del territorio nazionale (Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Campania), ha portato ad eseguire:
- 18 sequestri in flagranza di capi di abbigliamento, calzature ed accessori, per complessivi 25.000 articoli contraffatti.
- Tali articoli avrebbero arrecato un danno alle griffe originali pari a 1,6 milioni di euro.
LE PERSONE INDAGATE – I soggetti complessivamente indagati sono 44, di cui 28 stabilmente residenti nel comasco.
LE SOSTANZE NOCIVE E POTENZIALMENTE CANCEROGENE CON LE QUALI ERANO REALIZZATI I FALSI –
- Tramite 118 perizie tecniche e specifiche prove di laboratorio, sono stati anche individuati componenti chimici altamente nocivi, utilizzati per la colorazione dei tessuti (coloranti a base azoica-azocoloranti).
- Si tratta di coloranti che possono rilasciare ammine aromatiche espressamente vietate dalla legislazione europea e nazionale, perché riconosciute altamente dannose per la salute e potenzialmente cancerogene.
- In alcuni dei capi sequestrati è stata rilevata la presenza di tali sostanze in concentrazioni addirittura superiori di 33 volte ai limiti di Legge.
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Di Redazione