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Estensione Ecopass Milano, tutti i dettagli per informare i cittadini ed evitare multe e ulteriori stangate

Tra soli quattro mesi tutti coloro che vorranno entrare nel centro di Milano dovranno affrontare un nuovo problema. La giunta Pisapia, dopo aver prorogato fino al 31 dicembre 2011 il sistema attuale di Ecopass in scadenza ad ottobre, sta pensando di estenderlo a tutte le categorie di veicoli facendo, di fatto, pagare un ticket all’ingresso conteggiato in 4,00 euro. Vediamone i dettagli:

 

LA PROPOSTA DELLA GIUNTA PISAPIA – 4 o 5 euro per qualsiasi veicolo che vorrà entrare nella cerchia dei Bastioni con l’idea, molto prossima e concreta, di estendere tale misura all’area delle stazioni.

  • È questo il progetto che si sta facendo largo nelle menti della giunta che, seppur  insediata da poco più di tre mesi a Palazzo Marino, ha già messo ripetutamente le mani nelle tasche dei cittadini. Il sistema attuale è da rivedere e le casse del Comune, come se non bastassero Irpef ed aumento del biglietto del trasporto pubblico locale, vanno ulteriormente rimpinguate ai danni dei cittadini.
  • E così l’introduzione di una “congestion charge” (paga chi crea traffico) sta, nemmeno poi tanto lentamente, sostituendo la “pollution charge” (paga chi inquina) in una sorta di imitazione del modello già presente in metropoli mondiali come Londra, città che però fanno della capillare, organizzata ed efficiente rete dei trasporti un vanto internazionale.
  • Se in una prima fase l’idea è quella di passare ad una congestion charge relativa alla cerchia dei bastioni, una volta terminate le questioni pratiche relative all’organizzazione si passerà ad attuare la fase II: quella che prevede l’estensione del ticket unico da 4 o 5 euro alla circolare coperta dalla 90/91.
  • Certamente, però, prima di passare all’estensione dell’area della congestion charge alla circolare della 90/91 saranno necessarie alcune modifiche: dapprima bisognerà ridurre il tempo impiegato dalla 90/91 per fare il giro della città, magari eliminando qualche fermata che dista meno di 350 dalla precedente. Dopodiché sarà necessario prevedere corsie preferenziali per rendere più efficiente il tragitto del traporto pubblico locale, ed è proprio qui che si inserisce  ad esempio il provvedimento attuato lungo viale Abruzzi: drastica riduzione dei parcheggi per realizzare la corsia preferenziale. I residenti dell zona parlano di 1.000 posti-auto in meno, mentre l’assessore alla Viabilità Pier Francesco Maran li tranquillizza: “Ne verranno eliminati soltanto 250″.

 

ECOPASS: COME FUNZIONA ORA – Secondo il principio del “chi inquina paga” stabilito nella Direttiva Europea 2004/35/CE attualmente, l’Ecopass viene applicato a quelle categorie di veicoli che maggiormente inquinano:

  • Ad oggi, secondo i dati del Comune di Milano, sono 43 i varchi elettronici muniti di telecamera che rilevano il passaggio del veicolo in ingresso e trasmettono il dato ad un elaboratore che riesce a registrare la classe di inquinamento del veicolo, il valore Ecopass applicato e verifica la disponibilità del credito a partire dalla data di attivazione.
  • All’atto dell’introduzione di questo sistema sono state distinte cinque classi, utili per definire quelle categorie alle quali va applicato l’Ecopass e quelle che invece possono entrare gratuitamente nell’area dei bastioni.


CLASSE

VEICOLI

INGRESSO

GIORNALIERO

Classe I

  • Gpl, Metano, Ibridi, Elettrici

LIBERO

Classe II

  • Auto, merci e autobus benzina Euro 3, 4 e successivi
  • Auto, merci e autobus Diesel Euro 3 e successivi con filtro antiparticolato omologato installato di serie al momento dell’acquisto
  • Auto, merci e autobus Diesel con filtro antiparticolato omologato installato successivamente all’acquisto e inquadrabili, ai fini dell’inquinamento da massa particolato, come Euro 5
  • Autoveicoli Diesel Euro 5 per trasporto persone fino a 9 posti e merci senza FAP

LIBERO

Classe III

  • Auto, merci e autobus benzina Euro 1 e 2
  • Auto e autobus diesel con filtro antiparticolato omologato installato successivamente alla vendita la cui classe di inquinamento è determinata in Euro 3

2,00 euro

Classe IV

  • Auto e merci benzina pre-Euro (Euro 0)
  • Auto diesel Euro 1, 2 e 3
  • Merci diesel Euro 3
  • Autobus benzina pre-Euro (Euro 0) e diesel Euro 4 e successivi
  • Auto e merci diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato
  • Auto e autobus diesel con filtro antiparticolato omologato installato successivamente alla vendita la cui classe di inquinamento è determinata in Euro 2

5,00 euro

Classe V

  • Auto diesel pre-Euro (Euro 0)
  • Merci diesel pre-Euro (Euro 0), Euro 1 e 2
  • Autobus diesel pre-Euro (Euro 0), Euro 1, 2 e 3
  • Auto e autobus diesel con filtro antiparticolato omologato installato successivamente alla vendita la cui classe di inquinamento è determinata in Euro 1

10,00 euro

 

LE MULTE – Multe salate per chi non rispetta tali regole:

  • circolando nella ZTL – Cerchia dei Bastioni senza aver attivato Ecopass entro il giorno successivo all’ingresso, oppure se viene attivato un Ecopass con classe di inquinamento inferiore, si viola l’articolo 7, comma 14, del Codice della Strada.
  • La Polizia Locale di Milano notificherà per posta un verbale di accertamento pari a 70,00 euro più spese pari a 11,00 euro.
  • Tale sanzione dev’essere pagata entro 60 giorni.

 

COME FUNZIONERA’ DAL 1 GENNAIO 2012 – Ciò che entrerà in vigore dal primo gennaio 2012 sarà un modello ben diverso dalla tabella sopra esposta, poiché non ci sarà più alcuna classificazione basata sulla classe inquinante dei veicoli e, il ticket  sarà uguale per tutti.

  • L’idea della giunta Pisapia è quello di introdurre una congestion charge; questa significherebbe il pagamento di una tassa non più per l’inquinamento prodotto, bensì per il traffico generato.
  • Con tale nuova idea non sarà più necessaria la classificazione sopra esposta e quindi, il ticket di ingresso, sarà unico per tutti: verosimilmente 4,00 euro anche per coloro i quali, fino ad ora e sino al 31 dicembre 2011, sono stati considerati “non inquinanti”, e hanno magari acquistato mezzi con filtro antiparticolato proprio per non incorrere più nel ticket.
  • Per quanto riguarda invece le categorie attualmente considerate più inquinanti, quelle che hanno pagato e pagheranno fino al termine del 2011 la somma di 10,00 euro per l’ingresso in città, subentrerà il divieto assoluto di mettere le ruote all’interno della Cerchia dei Bastioni.
  • Sono infine al vaglio ipotesi di modulazione tariffaria in base alla fascia oraria: pagare prezzo pieno nelle ore di punta e sconti nelle ore meno trafficate, piuttosto che una parallelizzazione alle stagioni. Secondo questo secndo criterio,  il ticket dovrebbe essere più caro in autunno ed inverno e più abbordabile in primavera ed estate.

 

PIOVONO CRITICHE DAL CIELO – Uno dei primi a scagliarsi contro il nuovo provvedimento Ecopass, è stato l’ex vicesindaco ed ex assessore alla Sicurezza e alla Viabilità, Riccardo De Corato:

  • “Con Ecopass il traffico nell’area dei Bastioni era diminuito del 17%, con notevoli effetti  benefici nel 2010 sulla qualità dell’aria. Questi effetti saranno annullati dalla sciagurata decisione di aumentare il biglietto. Passare dalla pollution charge alla congestion charge serve solo a spremere le tasche dei milanesi, già saccheggiate dal ‘vento di cambiamento’ arancione di Pisapia”.
  • Ma che Pisapia puntasse ad estendere l’Ecopass era cosa risaputa; il 14 marzo 2011, a margine di un incontro sui referendum per l’ambiente, aveva così dichiarato: “Far pagare poco, ma tutti. Serve uscire dalla logica dell’Ecopass che fa pagare solo chi ha le macchine più vetuste, che è stato dimostrato che non incidono sullo smog, e trovare uno strumento come quello adottato a Londra (congestion charge, ndr) che ha risolto veramente il problema”.

 

ECOPASS, DA DOVE ARRIVA IL VENTO DI CAMBIAMENTO? – A dispetto delle numerose critiche avanzate nelle ultime settimane alla proposta di estensione dell’Ecopass, c’è però da ravvisare che parte degli stessi milanesi ha indirizzato la nuova giunta verso questa strategia, attraverso il Referendum sull’ambiente:

  • Il 12 e 13 giugno sono stati ben 373.997 i cittadini milanesi che si sono espressi con favore al quesito numero 1 dei referendum consultivi di Milano.
  • Il suddetto quesito recitava così: “Richiesta di referendum consultivo d’indirizzo per ridurre traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l’estensione di “ecopass” e la pedonalizzazione del centro”.
  • Se consideriamo il totale degli aventi diritto di voto nel capoluogo lombardo, cioé 997.623 persone, la percentuale di coloro che si sono dimostrati d’accordo con il quesito che, tra i diversi punti, prevedeva anche l’estensione di Ecopass, è pari al 37,50%. Una fetta di Milano non trascurante: praticamente più di un milanese su tre.
  • Ma qui viene a galla un fondamentale neo: nel quesito sopra descritto si promuoveva anche l’idea di potenziare i mezzi pubblici, pratica completamente opposta a quella messa in atto dalla giunta Pisapia, nonostante il parere favorevole della maggioranza dei milanesi.

 

ECOPASS E MEZZI PUBBLICI: LA CORRELAZIONE – In ultimo è necessario specificare che il tetto del costo del nuovo Ecopass è strettamente legato al costo dei mezzi pubblici.

  • La tassa dell’Ecopass, o ticket d’ingresso che dir si voglia, si propone di disincentivare l’utilizzo dei mezzi privati a favore di quelli pubblici.
  • Ma se una corsa andata e ritorno, in tram piuttosto che in metro, grazie agli aumenti statuiti dal Comeune viene a costare ben 3,00 euro, il ticket per i veicoli dovrà costare necessariamente di più: almeno un euro. Da qui quindi l’idea di far pagare 4 euro.

 

LA PROSSIMA PUNTATA – Nel prossimo articolo cercheremo di far chiarezza sui risultati che l’Ecopass, introdotto dalla giunta Moratti, ha portato nel corso degli ultimi anni, analizzando le diverse alternative sul piano della giunta Pisapia ed evidenziando le problematiche relative ai commercianti ed ai cittadini milanesi.


Leggi anche:

Lettera Pisapia ai milanesi, testo integrale e considerazioni: L’Italia guarda Milano, non possiamo deludere l’Italia

 

Matteo Torti

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