Rom Forlanini Milano, la rabbia di un residente: “Pisapia ci ha traditi!”
Dando ai cittadini la possibilità di parlare “senza filtri politici” (per scriverci: redazione@cronacamilano.it), si scoprono ogni giorno nuove angosce ed esasperazioni provate da chi vive nelle vicinanze degli accampamenti abusivi dei rom, subendone tutte le drammatiche conseguenze. Si seguito lo sfogo di un altro, ennesimo cittadino, il signor P.L., che porta alla luce un recente ed altrimenti sconosciuto fenomeno: l’abitudine, per molti rom, di accamparsi nei giardini condominiali “per dormire tra le fresche frasche”. Come già tanti altri cittadini hanno fatto attraverso CronacaMilano, non da ultimo inviando foto che valgono mille parole, anche il signor P.L., a questo punto, si rivolge direttamente al sindaco Pisapia: “Cosa succederebbe se gli abusivi andassero sotto la sua, di casa, a defecare sui marciapiedi, ad accamparsi con cartoni e coperte, a bivaccargli in giardino?”. La risposta a questa domanda, ovviamente, non la possiamo dare noi. Ciò che possiamo fare, invece, è continuare a dar voce a tutti i residenti i cui problemi, altrimenti, sono destinati a rimanere nel silenzio, ingoiati da comunicati stampa entusiastici, scritti da tirapiedi fedeli al politico di turno.
LA NUOVA MODA DEI ROM: DORMIRE NEI GIARDINI CONDOMINIALI –“Buongiorno, sono anch’io un cittadino della zona esasperato dalla situazione – scrive il signor P.L. – Vivo nel quartiere Forlanini dove oltre ai drappelli di nomadi in perlustrazione, ai furti scippi e furti di gomme, adesso si aggiungono sparuti gruppi che dormono nei giardini condominiali all’ombra delle fresche frasche.
LE “ANGHERIE” INFLITTE AI CITTADINI DAL SINDACO: PARLIAMONE! – “Credo che la cittadinanza di questa zona abbia già dato molto come sopportazione – aggiunge il nostro lettore, – sia rispetto alla situazione in cui si vive, sia delle ANGHERIE che il ‘nostro’ sindaco, con il suo perbenismo, sta perpetrando ai danni dei suoi cittadini. Sì: cittadini e non elettori, dato che adesso sembra che nessuno abbia partecipato alla sua salita al trono di Milano.
QUALCUNO SI RICORDA IL PROGRAMMA ELETTORALE DI PISAPIA? – “Forse gli ‘elettori’ dimenticano che nel programma di Pisapia, da loro sottoscritto conferendo il proprio voto, hanno accettato quanto riportato durante la campagna elettorale – precisa il signor P.L. – Proprio a pag. 27 del programma, infatti, il testo recita testualmente:
“Il punto essenziale è uscire dalle logiche che portano inevitabilmente alla creazione di ghetti etnici. Anche nei confronti dei Rom, come mostrano una serie di esempi positivi, è possibile fare passi avanti, innanzitutto perché nella maggioranza dei casi si tratta di cittadini italiani o comunitari. E’ del tutto evidente che vanno contrastate le forme di sfruttamento dei minori e le attività illegali. Ma questo non è in alcun modo di impedimento per politiche positive: è possibile affrontare il problema della casa – guardando per esempio alle esperienze di autocostruzione; facilitare attività legali di artigianato e intrattenimento musicale, impegnarsi per la frequenza dei bambini a scuola e preparare l’uscita dalla esperienza comunque negativa dei campi”.
“PISAPIA HA TRADITO LA BUONAFEDE DI CHI L’HA ELETTO” – “Pisapia ha mentito, ha tradito la buona fede di chi lo ha eletto – si sfoga il residente. – Qui, nel campo nomadi che si sta reinstallando nella ex Santa Barbara dell’Aeronautica, lo sfruttamento dei bambini è all’ordine del giorno, quando al collo delle madri sono partecipi di accattonaggio e quando vengono usati grazie alla loro statura per introdursi negli appartamenti dalle finestrelle lasciate aperte per il caldo soffocante.
“DOVREMMO ACCETTARE LE BARACCOPOLI DAVANTI ALLE NOSTRE CASE??” – “E cosa dire dell’autocostruzione? – prosegue P.L. al culmine dell’esasperazione. “Le foto dell’amico che ha inviato le immagini del reinsediamento delle persone sgomberate e ritornate in viale Forlanini sono la prova di cosa pensava Pisapia quando scriveva il suo programma: accettare baraccopoli davanti alle nostre case!
“FACCIAMO SOTTO LA CASA DEL SINDACO CIO’ CHE I ROM FANNO SOTTO LE NOSTRE” – “A questo punto, dato che la Consulta Rom riesce ad avere l’ascolto del ‘nostro’ Sindaco e ottenere perfino soldi nostri, immolati sull’altare di una integrazione che il popolo Rom non vuole assolutamente, l’unica cosa è fare quello che fanno loro – propone provocatoriamente P.L. – Andare in centro, davanti a palazzo Marino, al parco Sempione, ma sopratutto al domicilio privato del Sindaco con cartoni e coperte, e autocostruire le nostre strutture, bivaccare, defecare negli angoli, dormire nei giardini delle case del centro dove vivono gli intellettuali che plaudono alla nuova linea di amicizia e comprensione. Spero nella pubblicazione di questo appello – conclude il nostro lettore. – Un saluto. P.L.”
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– Il nostro Staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.
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Di Redazione