Degrado via Gassman Milano quartiere Adriano, l’inchiesta di CronacaMilano un anno dopo: il Comune non ha risolto i problemi, che sono solo peggiorati
Tutto fermo a un anno fa. La situazione del quartiere Adriano, che era stata documentata in un’inchiesta-verità di CronacaMilano, purtroppo non è migliorata. Oggi come allora, a darne testimonianza è nuovamente la voce dei cittadini, che per troppo tempo sono rimasti inascoltati dalla classe politica.
IL PARCO INTERNO: PERMANE LA DESOLAZIONE – Come ci racconta il nostro lettore, a maggio 2012, poco dopo la pubblicazione del nostro primo articolo (caso fortuito o coincidenza?) sono finalmente incominciati i lavori per la realizzazione del polmone verde, sul quale, su carta, avrebbero dovuto affacciarsi i condomini del quartiere (per prendere visione del progetto originario, clicca qui).
– Il cumulo di macerie è stato rimosso, ma i lavori sono ancora ben lontani dal dirsi conclusi: “Ci hanno assicurato che lo saranno a maggio 2013, ma noi pensiamo che sia una presa in giro, perché è un parco enorme e ci sono montagne di terra che stanno ancora portando”.
ESSELUNGA: UN ACCORDO PER AVERE LA SUA TERRA? – A novembre si è interrotta anche la costruzione dell’Esselunga, il superstore che avrebbe dovuto sorgere di lì a pochi metri di distanza dal complesso abitativo.
– In molti ritengono, però, che lo stop dei lavori sia tutt’altro che casuale: “Noi crediamo che ci sia stato un accordo perché la terra che è stata tolta dalle fondamenta dove dovevano costruire l’Esselunga è stata scaricata nel parco”.
BARRIERE ARCHITETTONICHE – Non sono state rimosse le barriere architettoniche, che rendevano difficile la deambulazione dei soggetti portatori di handicap. Ancora nulla da fare, quindi, per le aiuole sopraelevate che costeggiano i parcheggi e separano il marciapiede dalla strada.
– L’attraverso pedonale è reso difficoltoso anche dalla mancanza di apposite pedane e rampe d’accesso, che consentano alle persone affette da difficoltà motorie e alle mamme con passeggino di attraversare la strada o salire sulle automobili parcheggiate lungo la carreggiata.
ACQUEDOTTO E CAVI DELL’ALTA TENSIONE A CIELO APERTO – Nell’area del cantiere – aperta dopo mesi di continui tira e molla – si staglia anche la torre dell’acquedotto che, come si può chiaramente vedere dalle foto, è facilmente accessibile.
– All’interno vi è, infatti, una scala a chiocciola pericolante, che conduce fino alla sua sommità, a una quarantina di metri di altezza.
– Sotto il cavalcavia (in via Vitipeno, angolo via Tognazzi, nel punto in cui la strada si sopraeleva), ad aggravare la situazione già di per sé allarmante vi sono anche i cavi dell’alta tensione privi di alcuna protezione (“Questo è davvero pericoloso e assurdo. Chiunque può accedervi e potrebbe capitare una strage”).
– Grovigli di cavi spuntano fuori anche da alcuni tombini, che si trovano lungo la pista ciclabile e che, a causa di presunti dissestamenti, si trovano ora scoperchiati.
FURTI DI RAME: 3 SETTIMANE SENZA LUCE – Nel quartiere scarseggiano, inoltre, i controlli e sono piuttosto frequenti i furti di rame. “Ci è capitato più volte di trovarci al buio – anche per tre settimane”.
VANDALISMO AL CALARE DEL SOLE – In assenza dell’illuminazione, cresce la pericolosità dell’intera zona, che, oltre a non essere servita dai mezzi pubblici, è priva di esercizi commerciali.
– Nel buio più totale i delinquenti si sentono “legittimati” a compiere atti di vandalismo e furti, ai danni dei residenti che si sentono sotto assedio e timorosi a rincasare quando si fa tardi.
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE MARAN TARDA AD ARRIVARE, INTANTO I PROBLEMI PERSISTONO – I residenti, che hanno anche creato un sito web e un gruppo su Facebook con più di 200 iscritti, si sono più volte rivolti all’Assessore Pierfrancesco Maran (competente giustappunto in materia di Mobilità, Ambiente e Arredo urbano), senza mai ricevere risposta.
– Esasperati dai continui problemi, i cittadini si sono quindi rivolti al Difensore Civico, che, dopo aver preso atto della gravità della situazione, ha invitato l’Assessore a intervenire con effetto immediato.
– A settembre 2012, su sollecitazione del Difensore Civico, è arrivata la tanto attesa risposta di Maran, che prometteva di risolvere al più presto il degrado e l’incuria lamentata dai residenti. A distanza ormai di sei mesi, la situazione non è, però, migliorata, se non addirittura peggiorata rispetto a come ce la ricordavamo.
– La domanda che ci sentiamo di rivolgere alle autorità politiche comunali, facendoci nuovamente portavoce degli amici del quartiere Adriano, è la seguente: Fino a quando i cittadini dovranno attendere? Bisognerà aspettare che “scappi il morto”, come spesso accade in Italia prima di prendere un serio provvedimento al riguardo? E che ne è stato delle promesse elettorali fatte dal sindaco Pisapia in persona, durante la sua campagna elettorale? In attesa di trovare risposta a questi quesiti, invitiamo tutti i lettori ad esprimere i propri commenti sulla vicenda.
INVIATECI LE VOSTRE SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni e foto circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci a redazione@cronacamilano.it
– Il nostro Staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.
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Francesco Tempesta