Controlli funghi riscaldanti bar corso Vittorio Emanuele Milano, l’indagine del pm Cerrato: “Possono essere pericolosi”
Ormai non c’è bar, ristorante o qualsiasi altro locale pubblico dotato del cosiddetto dehor, che non ne possieda almeno uno. Non mancano di far capolino, in giornate particolarmente fredde, neanche durante manifestazione o kermesse all’aperto. Stiamo parlando dei “funghi” riscaldanti, apparecchiature che, alle nostre algide latitudini, nei mesi invernali servono ad irradiare calore negli ambienti esterni.
– I funghi possono essere di due tipi, ad elettricità o a gas. E non serve di certo un mago di economia domestica per capire che proprio quelli a gas, per questioni legate al risparmio, siano i più usati, in virtù di costi di gestione più contenuti rispetto ai loro concorrenti elettrici.
L’INDAGINE DEL PM CERRATO – Peccato, però, che le bombole a Gpl adoperate per alimentare i funghi possano essere considerate delle “potenziali bombe”, a rischio esplosione in caso di incendi o altre calamità.
– A pensarla in questo modo è Nicola Cerrato, Procuratore aggiunto di Milano, che negli scorsi giorni ha dato mandato a Vigili del fuoco e agenti della Polizia locale affinché effettuassero una serie di controlli specifici in alcuni locali del centralissimo corso Vittorio Emanuele.
– Ciò che ne è emerso è sembrerebbe inquietante: nessuno dei sei esercizi controllati, infatti, si è distinto per aver rispettato la legge contenuta nel decreto sicurezza su lavoro n. 1083 del 1991. Le bombole del gas con sui sono alimentati i funghi erano purtroppo conservate alla bell’e meglio, senza tener conto delle normali misure di sicurezza e dei potenziali rischi.
POTENZIALI BOMBE? – Come ha sottolineato il procuratore Cerrato, il problema non riguarda l’utilizzo delle bombole a gas, consentito in tutte le zone adeguatamente areate, “ma la loro conservazione di sera, quando vengono tolte e messe all’interno, diventando così delle potenziali bombe”.
– I commercianti, questa volta, se la sono cavata con una multa tutto sommato abbordabile. Ma se le violazioni dovessero continuare – ha concluso il procuratore – potrebbe scattare il sequestro preventivo dei locali”.
AGGIORNAMENTO del 30 gennaio 2014: In merito agli articoli apparsi oggi sulla stampa, che riferiscono dell’indagine preposta dalla Procura di Milano per accertare il corretto stoccaggio delle bombole di GPL per l’alimentazione dei funghi nei dehor dei locali pubblici, Assogasliquidi, l’Associazione dei distributori di GPL, intende rassicurare in merito alla sicurezza intrinseca di questi prodotti:
– “Le bombole non rappresentano affatto un pericolo in sé e per sé, anzi, rappresentano un’ottima soluzione energetica per tutti gli svariati ambiti nei quali sono utilizzate : una precisazione che sembra opportuna, laddove esse vengono definite come “bombe pronte ad esplodere” o con altre simili espressioni, che potrebbero indurre ingiustificati allarmismi nei cittadini.
– La diffusione della cultura della sicurezza è tra i primi obiettivi di Assogasliquidi, che, dunque, esprime apprezzamento per ogni iniziativa messa in atto per accertare la corretta applicazione delle norme vigenti, peraltro estremamente chiare e stringenti.
– L’ attività di Assogasliquidi su questo fronte ha portato alla realizzazione di molte iniziative, anche in collaborazione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con il Comitato Italiano Gas: in particolare è stato realizzato un manuale, “Sicuro Gas” che illustra in dettaglio i comportamento da seguire per la gestione del gas in piena sicurezza e nel rispetto delle norme; per l’uso sicuro specificamente riferito alle bombole, inoltre, è stato realizzato e diffuso il “decalogo della bombola di GPL”; infine, con il Comune di Milano, Assogasliqudi ha contribuito a redigere – sempre in collaborazione con i Vigili del Fuoco – linee guida specifiche per l’utilizzo dei funghi da esterno.
Si può certamente affermare che i funghi per esterno rappresentano un’ottima soluzione per offrire un servizio al pubblico e sono intrinsecamente sicuri: occorre però rispettare norme e regole che garantiscano appieno il loro corretto utilizzo e, quindi, la tutela dei cittadini”.
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S.P.