Inter – Juventus 6 a 5 Coppa Italia semifinali di ritorno, decisivo l’errore di Palacio dal dischetto
Analizzare il match solo in virtù del fatto che la finale è stata raggiunta dalla Juventus è profondamente sbagliato. Finalmente, forse per la prima volta in tutta la stagione, questa sera si è visto il carattere e l’orgoglio dell’Inter. San Siro si riscopre in grado di battere la Juventus, di mettere paura alla Vecchia Signora, di fargli vivere 120′ minuti da incubo. I bianconeri cadono sotto i colpi di Brozovic, Perisic e ancora Brozovic, faticano a reagire nonostante qualche timido tentativo di Zaza, ma alla fine riescono ad ottenere il pass per la finale grazie all’errore di Palacio dal dischetto. L’Inter si ritrova piena di orgoglio e di fiducia e c’è da sperare che questa partita possa portare a una svolta per il finale di stagione.
Neroazzurri a trazione offensiva con Perisic e Ljajic ai lati di Eder, con Brozovic, Medel e Kondogbia a centrocampo. In difesa, davanti a Carrizo, spazio per Santon, D’Ambrosio, Juan Jesus e Nagatomo.
Di fronte mini turnover per mister Allegri che si schiera con il 4-3-3 con Cuadrado, Zaza e Morata davanti. Mediana formata da Sturaro, Hernanes e Asamoah, mentre davanti a Neto spazio per Lichtsteiner, Bonucci, Rugani ed Alex Sandro.
Inizia subito su ritmi alti il match, con l’Inter che pressa e che cerca di mettere pressione ai bianconeri. Al 5′ ci prova Ljajic con un bel rasoterra, ma la difesa juventina riesce ad allontanare. All’11’ conclusione di Perisic che termina di poco a lato.
Al 16′ l’Inter centra il suo obiettivo, ossia portarsi in vantaggio nella prima parte del match. Neto rinvia corto e mette in difficoltà Hernanes che, dal limite dell’area, si fa rubare palla da un intervento molto veemente di Medel; la palla termina sui piedi di Brozovic che angola bene ed insacca. 1 a 0 per l’Inter.
Al 18′ tenta la reazione la Juventus, ma la rovesciata di Zaza è fuori misura. Al 24′ ammonito Juan Jesus per un fallo su Zaza, poi pochi istanti dopo traversa di Ljajic, autore di una bella azione sulla fascia sinistra: sfera che scheggia il legno e termina a lato.
Al 37′ Gervasoni estrae il giallo per Sturaro, che atterra Medel; poco dopo ammonito anche Bonucci che entra in ritardo su Eder. Al 44′ ancora Ljajic protagonista e ad un passo dal 2 a 0: il serbo viene servito bene da Eder e calcia di potenza, ma la sfera lambisce il palo.
Nei tre minuti di recupero c’è spazio per una bella azione di Eder che si conclude però con un nulla di fatto. Le due squadre vanno al riposo sul risultato di 1 a 0 per l’Inter che avrà tutto il secondo tempo per provare a dar seguito alle intenzioni di ribaltare il risultato dell’andata.
La ripresa si apre con un cambio per Mancini che prova ad aumentare la trazione già offensiva: dentro Biabiany per Kondogbia. Nemmeno il tempo di iniziare il secondo tempo che arriva il 2 a 0 dell’Inter: Eder slalomeggia sulla destra e mette in mezzo per Perisic che, tutto solo, non può far altro che depositare in rete. Ora c’è solo una rete a separare i neroazzurri dai tempi supplementari.
Al 54′ la Juventus prova ad accorciare con Zaza, ma l’attaccante bianconero dopo aver superato Juan Jesus centra il palo. Non molla però l’Inter che sul ribaltamento di fronte va a un soffio dal 3 a 0 con Ljajic, autore di una bella sgroppata e di una conclusione che lambisce il palo alla destra di Neto.
Al 70′ primo cambio per Allegri che decide di aumentare la forza fisica a centrocampo inserendo Lemina al posto di Hernanes, autore di una prova insufficiente contro la sua ex squadra; ma è sempre l’Inter a farsi pericolosa: al 72′ ci prova D’Ambrosio sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma la palla termina sopra la traversa.
Al 79′ entra in area Biabiany che crea scompiglio con due cross per Eder, ma alla fine guadagna un corner. Passano pochi secondi e Perisic guadagna un calcio di rigore, eludendo l’intervento di Rugani. Dal dischetto si presenta Brozovic e batte Neto che aveva intuito: 3 a 0 e rimonta completata.
All’84’ chance per Zaza, ma l’attaccante bianconero non inquadra la porta. All’85’ fuori Asamoah e dentro Pogba, con l’obiettivo di aggiungere classe e sostanza ai titolari bianconeri.
All’86’ bella opportunità per Perisic che va via sulla sinistra e mette in mezzo per Biabiany, anticipato dall’uscita di Neto. Due minuti dopo è ancora lui a irridere Rugani e a cercare il gol di interno destro, ma la palla termina a lato.
All’90’ ancora Perisic, autentico protagonista della ripresa, vicinissimo al poker. Neto si allunga e manda in corner. E’ lo stesso esterno, due minuti dopo, ad accendere una mischia con Cuadrado: giallo per entrambi.
Al 93′ finiscono i tempi regolamentari. L’Inter riesce nell’obiettivo di ribaltare la pesante sconfitta dell’andata. Il passaggio alle semifinali si deciderà ai tempi supplementari e, eventualmente, ai calci di rigore.
Nel primo tempo supplementare subito ammonito Lemina che ferma fallosamente Eder in ripartenza, poi al 94′ bella parata di Neto che nega la gioia del gol al solito Perisic. Al 100′ grande chance per Zaza che, caparbio, ruba palla a Santon e prova il diagonale con il mancino, ma la sfera termina di poco a lato.
Il secondo tempo supplementare si apre con una girata mancina di Pogba sugli sviluppi di un corner, ma la palla termina a lato. Due minuti dopo ammonizione per Zaza che entra in modo scomposto.
Al 121′ una doppia incredibile occasione per Morata che impegna Carrizo prima di destro e poi di testa; due grandi parate per l’argentino che salva il risultato in extremis. Al 120′ Gervasoni fischia la fine dei tempi supplementari. L’accesso alla finale si deciderà dagli undici metri.Inizierà la Juventus, con Barzagli: gol. Carrizo spiazzato.
E’ la volta di Brozovic: rete.
Zaza contro Carrizo: rete.
Tocca a Palacio: traversa e palla che torna in campo.
Morata per il vantaggio: rete.
Manay contro Neto: gol
Pogba: rete.
Nagatomo: non sbaglia, gol.
Bonucci per la vittoria: Carrizo spiazzato.
Dopo 120′ di sofferenze, è la Juventus che vola in Finale battendo l’Inter ai rigori. Decisivo l’errore di Palacio. Inter che tornerà in campo domenica sera, nel posticipo casalingo contro il Palermo.
Matteo Torti