Programma carnevale Milano 2 – 4 marzo 2017, orario carri, percorso ed eventi
Giovedì 2 marzo sarà il giovedì grasso di questo Carnevale 2017 e, per due giorni, a Milano si svolgeranno tanti eventi per le strade, con il gran finale previsto per sabato 4 marzo, e la tradizionale sfilata dei carri allegorici e degli oratori.
Temi di quest’anno saranno la sorpresa e la magia e, dall’1 al 4 marzo, tornerà anche l’ormai attesissimo appuntamento con il Milano Clown Festival, giunto alla sua XII edizione.
A breve conosceremo, su diffusione del Comune di Milano, il programma per la giornata di sabato grasso, con gli orari dei carri, e non solo: eventi nelle principali piazze cittadine, e una nuova iniziativa social per condividere le immagini da ricordare.
LE MASCHERE DELLA TRADIZIONE AMBROSIANA: MENEGHINO E CECCA – Meneghino e Cecca sfilano sempre ad aprire il corteo dei carri a Milano, protagonisti del carnevale Ambrosiano. “Meneghin”, diminutivo del nome Domenico, è la maschera milanese per eccellenza, sempre affiancato dalla Cecca. Meneghin indossa un cappello a tre punte, chiamato tricorno, la parrucca con un codino, la giacca lunga rossiccia e marrone, i calzoni verdi in cima al ginocchio e in fondo le calze a righe rosse e bianche. Sotto la giacca indossa una camicia gialla con i bordi di pizzo e un fazzoletto intorno al collo. Le sue scarpe sono marroni con la fibbia davanti.
Già maschera popolare nel ‘600, fu portato al successo dal grande commediografo milanese Carlo Maria Maggi. Meneghino si presenta sui palcoscenici come servo devoto e ligio agli ordini del padrone ma anche desideroso di conservare la propria libertà e intollerante ad ogni sopruso. La simpatia che ispira è frutto della sincerità del fare, della laboriosità guidata dall’onestà e non dalla cupidigia. Così incarna perfettamente lo spirito milanese e la città lo ha volentieri adottato.
Il popolo lo ama, molti scrittori lo hanno avuto a simpatia. Meneghino fa parte della storia di Milano, specie durante alcuni episodi particolari; così nella metà dell’Ottocento diventa anche simbolo dell’animo patriottico milanese contro la dominazione asburgica.