Legge 10/91- Relazione tecnica risparmio energetico
La legge 10 del 9 gennaio 1991, contiene le Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
Questa legge nasce con l’intento di contenere le dispersioni termiche delle pareti e dei solai delle abitazioni e non solo, ma anche al fine di restituire un notevole risparmio di energia, regolando in tal modo, il settore termotecnico.
Gli obiettivi primari, in accordo con la politica energetica della Comunità economica europea, sono:
- Risparmio energetico ed uso consapevole dell’energia;
- Salvaguardia dell’ambiente;
- Benessere degli individui all’interno dell’ambiente confinato.
La relazione di legge 10/91, viene redatta obbligatoriamente per:
- Le nuove costruzioni;
- La sostituzione dell’impianto di riscaldamento;
- La sostituzione dell’impianto per la produzione di acqua calda sanitaria;
- La sostituzione del generatore di calore;
- L’incentivazione dell’uso di fonti rinnovabili di energia;
- L’incentivazione dell’uso di sistemi impiantistici alternativi.
Qual è effettivamente lo scopo di questa legge?
Lo scopo della legge 10/91 è di accertare che un immobile abbia una prestazione energetica, che rientri nei parametri minimi, richiesti dalla normativa, determinati in base alla forma dell’abitazione, al rapporto tra la superficie esposta ed il volume.
Bisogna anche tener conto della zona in cui è ubicata, per una questione pratica, infatti, l’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, classificate anche in base alle velocità dei venti, con coefficienti di esposizione.
La legge 10/91, indica un preciso percorso da eseguire, per ottenere la valutazione del bilancio energetico invernale, di un determinato immobile; esso è il risultato della somma algebrica, tra l’apporto di calore e la dispersione del medesimo.
La relazione tecnica risparmio energetico, viene redatta da un professionista, con specifica competenza di progettazione energetica, in base alla tipologia dell’involucro edilizio e dell’impianto termico, utilizzato per il riscaldamento invernale, con allegati schemi di funzionamento ed è in grado di determinare il consumo energetico dell’abitazione, confrontandolo con il limite massimo stabilito dalle norme.
Gli elementi su cui occorre prestare maggiore attenzione
Grande importanza è data da:
- Le caratteristiche tecniche dei materiali utilizzati nella costruzione;
- L’inerzia termica;
- Componenti finestrati;
- Il rendimento degli impianti di riscaldamento;
- Lo spessore minimo dell’isolamento richiesto;
- La verifica dell’efficienza dell’isolamento di pareti e del tetto, al fine di mantenere il più possibile all’interno il calore, senza inutile dispersione.
Un ulteriore punto, in cui la legge è particolarmente rigorosa, riguarda il rendimento finale, perché al di sotto di certi valori prestabiliti, non si verifica il risparmio energetico prefissato.
La relazione dev’essere allegata al progetto edilizio da presentare al Comune, per ottenere il relativo permesso e per accedere agli incentivi, così come anche alle agevolazioni ed agli sgravi fiscali, finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche, tramite lavori di riqualificazione.