Guidare un’auto intestata ad altri: capiamo se il divieto è reale o è una fake news
Negli ultimi giorni sui social gira notizia di una nuova norma legata al codice della strada e al settore delle assicurazioni auto. In particolare si legge che qualora si venisse sorpresi dalle Forze dell’Ordine a guidare un mezzo intestato e assicurato a nome di qualcun altro, si può incorrere in una multa di 705,00 euro. In realtà la norma è stata mal interpretata e le cose non stanno proprio così.
In molti negli ultimi giorni sono corsi alla ricerca di informazioni sul web relative a tale norma e la confusione è stata immediata. Questo perché pur trattandosi di una fake news, una delle tante lanciate ultimamente, essa ha qualcosa di vero in fondo. Cerchiamo di capire meglio.
Guidare automobili altrui: come funziona con la legge?
Guidare un’automobile intestata a un altro soggetto è una cosa che può capitare. Basta pensare, per esempio, all’auto di un proprio familiare, un padre, un fratello o della propria fidanzata o, ancora, di un proprio amico. Guidare in modo episodico un mezzo intestato a qualcun altro non comporta alcun reato, ma lo diventa se questo accade in modo continuativo e per lunghi periodi di tempo. In particolare la legge, tuttavia, non è fatta tanto per i privati, quanto per le auto aziendali.
Secondo la legge, chi utilizza una vettura aziendale in comodato, se è per un periodo superiore a trenta giorni, si dovranno mettere sulla Carta di Circolazione i suoi dati. In questo modo, in caso di sinistro si potrà identificare subito la persona. Da questa disposizione, tuttavia, sono esclusi i casi in cui la macchina è proprietà di un convivente o un familiare.
Auto in prestito: come funziona con l’assicurazione
Cosa accade se si fa un sinistro con un’automobile prestata? In caso di incidente, se la persona alla guida è differente dal titolare che è indicato sulla Carta di Circolazione, non si contravviene alla legge. Ci sono tuttavia delle cose da prendere in considerazione in caso di multe o incidenti stradali.
In tutti i casi sarà la compagnia di assicurazione a garantire con l’RCAuto i danni provocati con quel mezzo, sia che fosse alla guida il proprietario, sia qualcun altro. Questo a eccezione delle polizze che specificano diversamente e che vietano la guida altrui.
Dal momento che può sempre capitare di prestare l’auto, per un motivo o per l’altro, è consigliato quindi non sottoscrivere la guida esclusiva solo per risparmiare pochi euro. Per risparmiare, piuttosto, è opportuno rivolgersi alle assicurazioni online, un esempio rinomato nel settore è per esempio Conte. Questa compagnia riesce, infatti, a dare ottime coperture garantendo comunque un prezzo molto conveniente.
Cosa accade in caso di multa o incidente
In caso di contravvenzione, indipendentemente da chi fosse alla guida in quel momento, a meno che non si venga sorpresi direttamente, la notifica arriva a casa con una raccomandata (di solito in 90 giorni), l’indirizzo di spedizione è quello di residenza del proprietario del mezzo.
Se non era lui a guidare l’auto, questi dovrà indicare entro 60 giorni il nome di chi guidava il veicolo in quel momento. La decurtazione dei punti sarà quindi a carico di chi conduceva il mezzo, mentre il pagamento della multa sarà a carico di entrambi. Ciononostante, in caso di mancato pagamento sarà il proprietario a dover rispondere per primo, pena il pignoramento del mezzo.
In caso di incidente, se ci sono responsabilità penali sarà la persona alla guida a dover rispondere. Se ci sono invece altre tipologie di responsabilità o contravvenzioni legate al sinistro, vale lo stesso detto per la multa.