Gli uccelli stanno cambiando e la colpa è del caffè
Per colpa del caffè gli uccelli stanno cambiando dieta e abitudini, soprattutto nell’America centrale
La colpa? È del caffè o, meglio, del fatto che proprio in questa macro area del mondo sia da tempo in corso una massiva sostituzione dei terreni forestali con piantagioni di caffè. Una variazione ambientale che ha privato gli uccelli dei loro alimenti preferiti, inducendoli – appunto – a modificare radicalmente sia il proprio habitat che il proprio menù.
A sostenere quanto sopra è un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università dello Utah, che sfruttando un monitoraggio della dieta degli uccelli mediante l’analisi delle loro piume e il tracciamento radio dei loro movimenti, ha scoperto che gli uccelli mangiano molti meno invertebrati nelle piantagioni di caffè rispetto alle foreste, suggerendo che il disturbo del loro ecosistema influisce significativamente sulle opzioni alimentari degli uccelli.
Insomma, ancora una volta il crescente impatto ecologico dell’uomo sul Pianeta, in particolare attraverso il degrado degli habitat e i cambiamenti climatici, sta determinando gravi effetti negativi sulla dieta degli animali: la diminuzione di risorse alimentari fondamentali come insetti e altri invertebrati può condurre a una riduzione della sopravvivenza, soprattutto dei giovani in rapida crescita.
L’esempio del Costa Rica
Tra i vari esempi che vengono citati nello studio, c’è quello – molto emblematico – del Costa Rica. Qui, il territorio intorno alla Stazione Biologica di Las Cruces, vicino al confine con Panama, è passato dall’avere un’area completamente boschiva a un 50% di piantagioni di caffè, un 20% di pascoli per il bestiame e un 10% di altri ambienti umani: solamente il 20% del territorio è ancora boschivo. Le aree agricole sono a loro volta interessate da pesticidi, fertilizzanti e fungicidi, con un impatto drastico sulle comunità di invertebrati di cui si nutrono gli uccelli locali.
Questi uccelli locali comprendono quattro specie su cui i ricercatori si sono concentrati nello studio: l’usignolo dal becco arancione, il tanager dalla gola d’argento, il tordo dalla gola bianca e il pigliamosche dal ventre ocra. Tutte e quattro le specie si trovano sia nelle foreste che in aperta campagna, dove si nutrono sia di frutta che di invertebrati, parte importante della loro dieta, fornendo nutrienti chiave come proteine e azoto.
Ebbene, i risultati dello studio hanno mostrato che l’habitat scelto dagli uccelli aveva un effetto significativo sulla loro dieta e che tre delle quattro specie studiate hanno iniziato a mangiare un numero significativamente inferiore di invertebrati nelle piantagioni di caffè rispetto alle foreste…