Milan frenato dalla Dea: ora Lazio ed Europa League
Dopo aver recuperato sei punti in due partite alla Juventus attualmente seconda, il Milan impatta con la Dea e viene ricacciato indietro dai bianconeri in virtù dei risultati degli ultimi due turni.
I rossoneri infatti, dopo la sconfitta in casa del Monza, non è andato oltre il pari casalingo per 1-1 contro l’Atalanta. Non è bastato un Leao, a tratti straripante e autore dell’ennesimo gol d’autore, per trovare i tre punti contro la squadra di Gasperini, che ha fatto molta fatica sul terreno del Meazza.
I rossoneri sono stati superiori in palleggio e in occasioni create, anche perché i nerazzurri bergamaschi probabilmente hanno pagato il grande sforzo fatto negli ultimi mesi per ottenere una serie impressionante di risultati utili consecutivi. Insomma, il derby lombardo è stato meno equilibrato del previsto, ma ha visto comunque il Milan perdere altri due punti dalla seconda piazza, che ora dista quattro lunghezze e che darebbe accesso alla prossima Supercoppa Italiana.
A preoccupare Pioli in queste ultime uscite, compresa la gara di ritorno di Europa League con il Rennes, è la fragilità difensiva della sua squadra: anche quando subisce poco, il Milan sembra poter prendere gol in qualsiasi momento e non è un caso che le reti incassate siano state ben 8 negli ultimi tre match ufficiali. Una rotta da invertire al più presto, anche perché ora i punti in campionato pesano come macigni e per di più arrivano gli ottavi di coppa ad infittire il calendario.
Prossimi impegni
Venerdì prossimo il Milan sarà impegnato in casa di una sempre insidiosa Lazio allo stadio Olimpico di Roma, mentre il giovedì successivo si giocherà l’andata degli ottavi di Europa League a San Siro contro lo Slavia Praga. Pioli è stato chiaro nei giorni scorsi: una volta eliminati dalla Champions League, i rossoneri hanno l’obbligo di provare a vincere la seconda competizione continentale. Si tratta pur sempre di un trofeo e inoltre vincere abitua a vincere. Ed è questo che manca molto a questo Milan, visto che dopo lo scudetto di due stagioni orsono, la squadra non è riuscita a ripetersi.
L’avvio di stagione era stato anche molto incoraggiante nonostante i numerosi cambi effettuati sul mercato, ma con il passare dei mesi e i tanti infortuni (una questione da affrontare seriamente al termine della stagione) i milanesi sono saliti su un’altalena dalla quale non sono riusciti a scendere fino ad oggi. Normale, dunque, che al momento a mancare sia la continuità, di prestazioni e risultati. Il Milan sembra essere troppo Leao dipendente e il portoghese non sempre riesce ad accendersi come vorrebbe.
Il futuro immediato prevede la ricerca della normalità, poi alla fine della stagione si tireranno le somme e si faranno ragionamenti anche sull’allenatore. Stefano Pioli è ancora l’uomo giusto per continuare il percorso intrapreso dalla nuova proprietà rossonera, oppure il suo ciclo è da considerarsi terminato? Qualcuno sostiene che tra Conte, Motta e Palladino, la dirigenza l’abbia già presa per una nuova guida tecnica.